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Siamo concentrati nella ricerca di forme di vita extraterrestri, partendo dal presupposto che qualunque essere senziente incontreremo in futuro sarà di natura biologica. Ma come la mettiamo con una possibile forma di vita artificiale, un'intelligenza che niente ha a che fare con i parametri biologici che consideriamo vita?

 

 

Seth Shostak sostiene che il passo tra lo sviluppo di una tecnologia radio e l'intelligenza artificiale possa essere stato breve per alcune civiltà aliene. Secondo la sua opinione, pubblicata su Acta Austronautica, è più probabile scoprire tracce di intelligenza artificiale che di intelligenza biologica.

La ricerca del SETI parte dal presupposto che ET debba essere un essere vivente biologico. Qualunque chimica stia alla base del suo funzionamento, l'intelligenza extraterrestre deve necessariamente essere accompagnata da un essere "vivo" secondo in nostri parametri di valutazione della vita.

Questo restringe il nostro campo di ricerca ad alcune regole di base della biochimica: vivere per un periodo limitato di tempo, procreare, evolversi. Secondo Shostak tuttavia, la tecnologia di un'ipotetica civiltà aliena potrebbe essersi evoluta al punto tale da superare in breve tempo i limiti della biologia di questi esseri extraterrestri. "Se si guarda alla scala temporale per lo sviluppo della tecnologia, ad un certo punti si inventa la radio, si va in onda e si ha una possibilità di trovarsi. Ma nel giro di qualche centinaio di anni dall'invenzione della radio, si inventano macchine pensanti. Probabilmente noi ci arriveremo in questo secolo. A quel punto, si è inventato il nostro successore, e si rimane un'intelligenza biologica solo per poche centinaia di anni".

Il SETI sta attraversando una piccola rivoluzione nel suo metodo di ricerca: sta realizzando che osservare l'avanzamento della nostra tecnologia può darci delle idee su come una tecnologia aliena possa essersi evoluta, trovando così nuovi metodi di ricerca e di comunicazione con queste ipotetiche civiltà extraterrestri.

Scoprire e decifrare messaggi da intelligenze artificiali potrebbe tuttavia essere ancora più difficile rispetto alla ricerca di intelligenze biologiche. Una forma di vita intelligenze artificiale potrebbe essere interessata a materia ed energia, cose che si trovano in abbondanza nei pressi di stelle giovani e nei centri galattici, dove tuttavia la presenza di un'intelligenza biologica è considerata improbabile. "Penso che dovremmo trascorrere almeno parte del nostro tempo a dare un'occhiata nelle direzioni che non sono promettenti dal punto di vista biologico, ma possono avere macchine senzienti nei paraggi" conclude Shostak.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 


 

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