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Questo è il sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Studi Ufo - A.N.S.U.

 

Le interferenze degli alieni nella storia dell’umanità sono sempre oggetto di studi e analisi. Anche nell’era contemporanea si sono susseguiti interventi più o meno importanti, ma sono spesso finiti insabbiati dai governi e delle autorità militari. Rendere pubbliche queste informazioni è ovviamente molto pericoloso, ma dopo molti anni qualcuno comincia a parlare facendoci scoprire verità molto inquietanti riguardo a chi aveva in mano il nostro destino.

Quando a parlare di UFO sono ex-militari occorre sempre prestare attenzione, specialmente se le cose di cui parlando hanno molti riferimenti nelle notizie dell’epoca e se esistono dei rapporti ufficiali che riportano le stesse notizie. Purtroppo il segreto militare ostacola spesso la diffusione di tali notizie e i rapporti non vengono scritti o fatti sparire, ma per fortuna dopo molti anni è possibile rendere pubbliche molte informazioni riguardo ad diversi fatti partendo semplicemente dalla memoria.

Quello di cui andremo a parlare coinvolge quella che era la situazione internazionale negli anni ’60 e ’80, piena guerra fredda e massima diffusione delle armi atomiche strategiche. USA e Unione Sovietica erano in pratica costantemente con la pistola puntata alla tempia del nemico, pronti in ogni momento a rispondere un possibile attacco nucleare ad ampia scala. C’erano quindi da entrambe le parti numerose basi dotate di arsenale atomico pronte ad essere lanciate.




I fatti del 1966 per testimonianza di David H. Schuur.

Ricordiamo che a inizio anni ’60 ci fu la crisi dei missili di Cuba e la possibilità di una guerra nucleare sembrava molto realistica. In questo contesto, nel 1966, accadde un evento pazzesco nella base militare americana di Minot, la Minot Air Force Base. Questa era appunto una delle basi che ospitavano bombardieri strategici e armi nucleari.

I fatti ci sono arrivati attraverso le testimonianze di David H. Schuur, all’epoca tenente. In una notte del 1966 era a capo della sicurezza del sito Echo della base. La base di Minot consisteva di una serie di siti di lancio disposti a forma di C. Ogni sito disponeva di alcuni missili balistici intercontinentali a testata nucleare di tipo Minuteman e Schuur gestiva appunto la sicurezza di uno di questi.

Ad un certo punto dal sistema di comunicazione ha potuto udire gli ordini che venivano dati al sito Alpha. Si capiva che un oggetto volante luminoso e non identificato si muoveva nei pressi del sito. L’UFO è poi andato avanti nel suo procedere fino a passare anche per il sito Echo dove si trovava Schuur.

Il tenente dovette quindi affrontare una vera e propria emergenza perché tutti i sistemi impazzirono. Il computer che gestiva il missile cominciò a riportare delle indicazioni completamente confuse finché ad un certo punto partì la sequenza di lancio! Schuur ricorda ancora la sensazione di panico perché sapeva benissimo cosa voleva dire il lancio di un missile nucleare in piena guerra fredda. Fortunatamente esisteva anche un meccanismo di inibizione della sequenza utilizzabile per sospendere la procedura in caso di un errore e grazie a questo il lancio non avvenne.

L’oggetto volante passò sui vari siti e poi si allontanò. I sistemi tornarono normali e tutti tirarono un grosso sospiro di sollievo. Il fatto non venne poi riportato nelle relazioni per ordine degli ufficiali superiori.

L’opinione di Schuur è che l’UFO abbia scavalcato in pochi secondi i codici di cifratura che dovevano proteggere i sistemi dalle intrusioni e abbia esplorato le procedure finendo per attivare involontariamente quella di lancio. Dopo quella notte nessun sistema fu sostituito e quindi l’ex tenente esclude che si possa essere trattato di un guasto.




La testimonianza di Davic C. Scott.

A supporto di tale testimonianza c’è anche quella di Davic C. Scott che era in servizio come sergente al sito Alpha.della base di Minot. L’attenzione del personale fu attirata da un allarme di uno dei 10 missili Minuteman in dotazione del sito e inizialmente pensarono che si trattasse del solito coniglio che ogni tanto invadeva il perimetro. Il sergente fu comunque inviato a controllare assieme ad un certo Gray del personale di sicurezza.

Arrivati sull’area da cui era partito l’allarme, non notarono nulla di strano a terra. In cielo invece, oltre alle stelle, c’era una strana luce lampeggiante. Dovendo aspettare che l’allarme fosse annullato continuarono ad osservare lo strano fenomeno. La luce si ingrandì, cominciò a pulsare di rosso, blu e giallo. Tutte le comunicazioni si interruppero e il motore del veicolo usato per raggiungere l’area si spense.

L’UFO continuò a muoversi nell’area per altri 45 minuti, poi lampeggiò brevemente di bianco e sparì. In quel momento le comunicazioni tornarono e il veicolo ripartì. A quel punto Scott e Gray ricevettero dal sito Alpha l’ordine di tornare. Alle 3 del mattino ritornarono alla base e furono accolti dal sergente Hicks che naturalmente credette alla loro storia perché molti altri avevano visto le luci e in tutta la base Minot i sistemi di gestione dei missili erano impazziti. Alla domanda se avessero dovuto fare rapporto il sergente Hicks rispose che sarebbe stato meglio evitare, perché sarebbero stati ridicolizzati.

Qualche giorno dopo il sergente Scott udì alla radio una trasmissione di Winnipeg, in Canada, in cui si riferiva di un evento di qualche giorno prima in cui erano stati coinvolti degli aerei da guerra canadesi.



I fatti in URSS nel 1982.

Le armi nucleari non erano in possesso solo degli Stati Uniti d’America. Anche in Uniove Sovietica esistevano numerosi siti di lancio di missili nucleari e il 4 Ottobre 1982 accadde qualcosa di molto simile alla base militare sovietica di Byelokoroviche, in Ucraina.

In quella circostanza, all’ora di cena, un enorme oggetti ellittico sostò a mezz’aria a poca distanza dalla base per alcuni minuti. Anche quella volta i sistemi di protezione furono scavalcati e i sistemi di gestione impazzirono e tra le altre cose venne avviata anche la procedura di lancio. Alcuni soldati cercarono anche di avvicinarsi all’oggetto via terra, ma l’UFO si allontanava tenendo una distanza di sicurezza. Fortunatamente dopo 15 secondi tutto tornò alla normalità, ma ai tecnici di quella sera rimasero i capelli bianchi.




Gli alieni ci osservano.

Queste sono quindi le testimoniante di cui disponiamo relativamente alla manipolazione dei missili nucleari della guerra fredda. A nostro parere fatti simili possono essersi svolti in molto altri siti delle due superpotenze, ma la paura di ripercussioni legali e l’idea di poter essere ridicolizzati dall’opinione pubblica sono un freno importante che impedisce ai testimoni dei fatti di esprimersi liberamente.

I fatti sono però inconfutabili. In entrambi gli incidenti che abbiamo riportato non ci furono ripercussioni a livello militare o diplomatico tra le superpotenze. Questo perché entrambe le parti erano ben consapevoli che il nemico non possedeva una tecnologia in grado di fare quello che avevano visto e l’unica spiegazione logica era un intervento di un’intelligenza esterna.

Quali erano gli scopi di quei interventi? Sicuramente non lanciare i missili, perché altrimenti ci sarebbero sicuramente riusciti. Gli UFO hanno solo tastato il livello tecnologico di quelle armi, probabilmente per prepararsi nel caso in cui venissero lanciate. In quel caso sarebbero intervenuti per impedire a noi di autodistruggerci. Fortunatamente non siamo stati talmente folli da farlo.

I nostri fratelli maggiori dello spazio continuano quindi ad osservarci e a tenerci per mano. Chissà se un giorno si paleseranno anche.


Fonte: http://secretus.altervista.org

 


 

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