Come molti sanno è stato più volte ipotizzato da vari ricercatori che presso il pianeta Saturno sia presente la più massiccia flotta di astronavi aliene del nostro sistema solare. Il miliardario Yuri Milner ha annunciato una missione spaziale privata su Saturno per indagare su segnali radio che sarebbero stati emessi da "misteriosi oggetti".
Anche le immagini della luna Pan hanno scatenato controverse ipotesi circa una sua possibile origine artificiale.
Qualcuno ha anche sostenuto che pure la luna Giapeto presenta delle anomalie che la potrebbero farla ritenere artificiale.
Lo scrittore Robert Temple ha diffuso l'idea che gli "uomini pesce" Nommo, che lui ritiene che avrebbero contattato la tribu' africana dei Dogon, sarebbero in orbita attorno al pianeta Saturno, più precisamente nei pressi della luna Febe.
Uno strano oggetto tubolare appare in alcune foto ufficiali della Nasa, scattate nei pressi di Saturno.
Forse però il più famoso sostenitore dell'esistenza di gigantesche astronavi nei pressi del pianeta Saturno è stato l'ex ricercatore della Nasa Norman Bergrun, il quale anche se ipotizza che forse si tratti di giganteschi animali in grado di vivere nel vuoto, e manifesta anche il timore che il loro aumento di numero finirà con il costituire un pericolo per il nostro mondo. In altri casi lo stesso Bergrun ha invece sostenuto che presso Saturno ci sarebbe una concentrazioni di astronavi extraterrestri artificiali, in grado di inviare segnali misteriosi, e che i famosi "anelli" sarebbero stati costruiti da queste macchine. Impossibile per ora verificare queste teorie.
Lo scopo di questo articolo è solo di fantasticare per stimolare riflessioni e ragionamenti, e nulla più. Nessuna pretesa di scientificità, ma solo di astrazione fantascientifica. Se davvero la maggiore flotta di astronavi del nostro sistema solare è posizionata presso il pianeta Saturno, per quali fattori è stato scelto proprio questo mondo per la maggiore struttura logistica aliena?
Il primo motivo potrebbe essere l'immensa e colossale miniera di materiali che compone gli anelli di Saturno, che si tratti di una formazione naturale o artificiale poco importa, rimane un gigantesco deposito di risorse. Forse ci sono due tipologie di veicoli nell'area, ovvero sia astronavi minerarie che astronavi militari per proteggere questa ricchezza? Una rete di colonie sulle lune e di basi mobili potrebbe completare il quadro di un enorme cantiere orbitale?
Un altro vantaggio a favore della difesa di questa ipotetica miniera è la magnetosfera di Saturno, che è la più vasta di tutto il sistema solare ed è supportata molto dal vapore emesso dai geyser della luna Encelado. Questo plasma composto da elettroni e nuclei atomici ionizzati potrebbe essere utilizzato per monitorarne i comportamenti elettromagnetici e quantistici, trasformandola in una sorta di immensa rete radar e di rilevamento di astronavi estranee (anche invisibili)? Colonizzatori intelligenti potrebbero aver aumentato artificialmente la densità e la potenza di questa magnetosfera a scopi militari, per esempio rompendo la superficie di Encelado per favorirne l'emissione di vapore?
Il terzo fattore strategico potenzialmente vantaggioso è la presenza di grosse lune vicine al pianeta madre , ben all'interno delle orbite degli anelli, consentendo in caso di scontro militare di organizzare linee di difesa ed una logistica protetta dietro le flotte di difesa, basta aver avuto la preveggenza di costruire su questi satelliti naturali le opportune colonie con produzioni di cibo e depositi adeguati. Gli anelli stessi sono forse in parte utilizzabili per nascondervi dei veicoli da combattimento?
Questo è solo un esercizio di fantasia e di speculazione fantascientifica, ma utile per cominciare ad immaginarsi un'ipotetica Flotta Di Saturno impegnata sia in opere minerarie, sia nella protezione di un immenso quantitativo di minerali che lentamente vengono instradati in linee di trasporto interstellari, grazie ad immense astronavi cargo modulari.
D.D. , Ansu.