Una spedizione dell'Ansu lombardo si e' recata recentemente a Lirio , in Provincia di Pavia. Questo paesino si trova nella zona collinare dell'Oltrepò Pavese, nella valle del torrente Scuropasso, e l'8 luglio 1993 attiro' molte attenzioni per via della segnalazione dell'agricoltore Domenico Casarini circa un incontro con un umanoide.
Come si deduce anche dall'immagine questo comune e' una zona tranquilla, dove l'economia e' legata principalmente ai prodotti agricoli. Per me e' stato un ritorno (dopo anni) tra gente educata e simpatica per raccogliere eventuali informazioni sfuggitemi precedentemente. Ci facciamo raccontare di nuovo tutta la vicenda come se non l'avessimo mai ascoltata prima, ed ecco che spunta qualcosa che non mi era mai stato detto, suscitandomi dei punti interrogativi.
Secondo i nostri interlocutori anziani inizialmente l'8 luglio il testimone non aveva visto subito un umanoide, ma quello che aveva interpretato come uno strano e grande pappagallo verde e rosso tra i vigneti. Curiosamente questo particolare e' omesso dalla storiografia ufficiale del caso Lirio. Come mai? Forse prima non se ne era parlato per non aggiungere appigli alla contestazione degli scettici? Qualcuno dell'ufologia italiana ne era al corrente per caso? Casarini non lo disse agli ufologi temendo di essere preso per matto?
L'umanoide incontrato dal testimone sarebbe stato metallico, alto piu' di 2 metri, con un abito a scaglie che emetteva luci e due occhi rossi che avrebbero illuminato il viso del Casarini. Non e' la prima volta che viene descritto un alieno simile nella casistica ufologica mondiale (in Italia si legge una ricostruzione simile nell'ormai poco creduto "caso di Sturno"), la ricostruzione qui sotto viene da un sito francese del settore e puo' aiutare in modo imperfetto a farsi un'idea.
Eppure in questa pagina web possiamo leggere:
http://ufologiaroma.blogspot.it
nel 1973 a Pascagoula nel Mississippi, tre robot coperti di scaglie - la descrizione ricorda a tratti un caso verificatosi molti anni dopo a Lirio nel pavese - rapirono a bordo di un disco due pescatori che si trovavano in barca;
Ma di cosa mai stiamo parlando? Ecco qui sotto la ricostruzione dei presunti alieni di Pascaguola.
Trovate qualche similitudine descrittiva tra i due esseri? Dove sono gli occhi rossi e l'abito a scaglie? Probabilmente non e' un tentativo disinformativo di far credere che anche gli "alieni tipo Lirio" rapirebbero esseri umani (e quindi sono da tenere alla larga) ma solo un errore degli articolisti di Ufologia Roma.
La cosa che abbiamo notato a Lirio o in diversi portali web e' che molti non sanno che l'avvistamento di Casarini avvenne in concomitanza con un'ondata di eventi ufo nella zona pavese.
Umanoide metallico a Lirio: 8 luglio 1993.
Moglie e marito, al lavoro in un frutteto a pochi km. da Lirio, avvistano un umanoide metallico con luci che si allontana: 9 luglio 1993.
A San Rocco al Porto (in provincia di Piacenza) la gente vede un cerchio di luce nel cielo: luglio 1993.
Da un ristorante di Gravellona avvistano un ufo gigante nel cielo: luglio 1993.
Gigantesca luce rossa intensissima vista da Borgo Priolo (a pochi km. da Lirio): luglio 1993
Un evento inedito ci e' stato accennato dai nostri interlocutori di Lirio, e sarebbe avvenuto in un paesino vicino attorno al 15 luglio 1993. Un uomo al tramonto sarebbe uscito di casa per andare al bar ed avrebbe visto un oggetto artificiale posato su un tetto, ma subito la presunta "sonda" sarebbe prontamente decollata e sparita; questo testimone NON vuole incontrare ufologi, ma tutti in paese sanno chi e'.
A detta di alcuni abitanti di Lirio l'essere non avrebbe comunicato con Casarini usando la famosa telepatia che vediamo nei film di fantascienza, ma bensi' mediante una sorta di italiano parlato tramite un'apparecchiatura non individuata che ne distorceva il suono. Sempre secondo gli stessi interlocutori l'essere metallico non avrebbe minacciato di lanciare una "pinna" velenosa, bensi' una "pigna" (oggetto molto diffuso da quelle parti). Questo particolare ha generato il sospetto che il presunto alieno conoscesse l'ambiente locale fin troppo bene, ed una donna ha palesato il dubbio che se potessero trasformarsi in esseri umani quegli extraterrestri potrebbero perfino essere stati in paese senza essere riconosciuti.
Un altro dettaglio che ci e' stato raccontato a Lirio e' che non ci sarebbe stato solo il volo di velivoli militari italiani in quella zona dopo l'avvistamento, ma anche l'arrivo di un elicottero a doppia pala della Nasa. L'immagine qui sotto e' presa dal web senza collegamenti con l'ufologia.
Questo velivolo appare in diverse descrizioni di cosa accade nei giorni seguenti ad eventi ufo importanti in Italia, forse qualche ricercatore ha preferito non riferire questa testimonianza per evitare di aggiungere dettagli attaccabili dagli scettici? Oppure viene raccontata solo a distanza di anni perche' la paura verso le istituzioni e' nel frattempo diminuita?
Abbiamo infine mangiato molto bene in un'osteria della zona:
http://losteriadilirio.blogspot.it
Rimane un invito a tutti i ricercatori di ufologia vicini a Lirio a recarsi almeno una volta ad indagare su questo caso direttamente, perche' leggere cronistorie da me o da altri sara' sempre imperfetto, e potreste scoprire elementi che sono sfuggiti a chi e' passato prima. Non voglio dire che siamo tutti obbligati a tacere dei particolari per le minacce dei Mib, ovviamente. Una sensitiva locale afferma di "sentire" che gli alieni torneranno in zona Lirio tra non molto, per alcuni c'e' un clima di attesa intanto che si scrutano i cieli della Val Staffore con maggiore attenzione. Questo articolo vuole essere una serie di spunti di riflessione sulla vicenda ed il suo contorno umano, non la semplice ed ennesima cronistoria scientifica che non vi fa' immergere nell'atmosfera di questo mistero, che ancora si percepisce tra questa gente cordiale, simpatica ed alla mano.
12 Aprile 2012
D.D. (Ansu).