In questo articolo prenderemo in considerazione uno degli elementi più interessanti e controversi della fenomenologia ufologica ovvero la morfologia dell’entità che guidano gli UFO.
Prima di affrontare tale argomento dobbiamo premettere che lo affronteremo partendo dal presupposto che entità che guidano gli UFO possono essere considerate di tre tipi.
Se prendiamo in considerazione l’ipotesi extraterrestre dell’origine degli UFO appare evidente che tali entità sono alieni che provengono da pianeti del nostro universo.
Se invece prendiamo in considerazione la teoria parafisica dell’origine degli fo dobbiamo pensare che le entità che guidano gli ufo provengano da universi paralleli al nostro .
Secondo la teoria parafisica gli abitanti di tale universo sono costretti a entrare nella nostra dimensione per cause non strettamente dipendenti dalla loro volontà ma a causa del comportamento degli esseri umani.
Se poi prendiamo in considerazione la teoria metafisica dell’origine degli UFO il discorso diventa molto più facile dal momento che secondo tale teoria dietro gli ufo si nascondono entità demoniache.
Tali entità avrebbero lo scopo di creare o quantomeno dare maggior forza a tutte quelle idee e quei comportamenti contrari alle dottrine cristiane.
Appare evidente che soprattutto gli incontri dei contattisti con le entità che guidano gli ufo potrebbero essere spiegabili con la teoria metafisica.
In estrema sintesi quindi possiamo dire che gli esseri che guidano gli UFO possono essere alieni, entità parafisiche provenienti da universi paralleli ed entità demoniache.
Premesso ciò possiamo cominciare ad affrontare l’argomento oggetto del nostro articolo.
Per prima cosa dobbiamo mettere in evidenza che i testimoni che hanno avuto la possibilità di incontrare le entità che guidano gli ufo hanno fornito descrizioni molto diverse e contrastanti degli alieni o dei “parafasici “ .
Tale fatto se lo interpretiamo alla luce della ipotesi extraterrestre dell’origine degli ufo ci deve far pensare che molti sono pianeti dai quali provengono gli alieni che visitano la Terra mentre se prendiamo in considerazione l’ipotesi parafisica dobbiamo pensare che molte sono le razze di visitatori che provengono dagli universi paralleli.
Ballester Olmos ha condotto un interessante studio sugli atterraggi UFO nel quale ha messo in evidenza che la maggior parte degli atterraggi si verificano in zone scarsamente popolate.
Tale dato di fatto può essere interpretato in due modi totalmente opposti.
O gli UFO intendono sottrarsi o quanto meno diminuire al massimo gli incontri con esseri umani oppure scelgono di atterrare in luoghi poco popolati perché decidono per motivi non chiari quali individui devono assistere a tali atterraggi.
Se questo fosse vero anche i testimoni degli atterraggi e non solo i contattisti non sono scelti a caso , fatto questo che deve far riflettere.
Infatti, se tale interpretazione fosse vera almeno in alcuni casi si potrebbe pensare che alcune delle cose che i testimoni osservano in tali atterraggi siano delle messe in scena , delle recite organizzate per fare in modo che nella mente dei testimoni si formino determinate idee.
I sostenitori della teoria parafisica e di quella metafisica sostengono che tali atterraggi sono delle messe in scena organizzate per convincere gli esseri umani del fatto che esseri alieni stanno visitando la Terra.
Bisogna anche mettere in evidenza che a volte il comportamento degli esseri che guidano gli UFO sembra abbastanza stereotipato e non si può fare a meno di evidenziare una certa teatralità nel loro comportamento.
Per fare un esempio Benitez ha studiato un caso di atterraggio nel quale gli alieni si avvicinavano a un testimone per chiedergli dell’acqua che doveva servire per un loro compagno ferito.
Altre volte i testimoni hanno segnalato un’improvvisa apparizione e scomparsa degli esseri che guidano gli UFO.
Passiamo ora a descrivere la morfologia delle entità che guidano gli UFO premettendo che è impossibile stabilire un ritratto tipo degli alieni o delle entità parafisiche.
A nostro avviso la classificazione più accettabile riguardante la morfologia degli alieni è quella proposta da Pereira che ha suddiviso le entità osservate dai testimoni in dodici tipi .
Pereira ha inoltre individuato in questi tipi diversi sottotipi.
Vogliamo mettere in evidenza un dato di fatto molto interessante, ovvero la
grandissima differenza esistente tra la descrizione fornita delle caratteristiche fisiche degli alieni da parte dei contattisti e quella fornita dai testimoni degli incontri ravvicinati del terzo e quarto tipo.
Mentre quasi tutti i contattisti descrivono gli alieni come esseri dotati di una notevole bellezza, i testimoni descrivono gli alieni quasi sempre come esseri non certamente di aspetto gradevole ( vedasi i grigi o gli esseri totalmente pelosi) .
Tale dato di fatto deve far riflettere in quanto è senza dubbio strano che gli alieni incontrati dai contattisti siano così diversi da quelli incontrati dai testimoni.
Bisogna tener presente che gli incontri dei contattisti non sono casuali ma voluti dall’entità che si nascondono dietro la fenomenologia ufologica.
Al contrario gli incontri dei testimoni con gli alieni dovrebbero essere in gran parte casuali .
Quindi è lecito pensare che il gradevole aspetto degli alieni incontrati dai contattisti potrebbe essere una messa in scena almeno in molti casi.
A questo punto del nostro articolo riteniamo opportuno citare una interessante classificazione di Hynek che riguarda gli avvistamenti ufologici.
L’ufologo americano divide gli avvistamenti in due gruppi: osservazioni a distanza
( luci notturne, avvistamenti che avvengono di giorno e avvistamenti radar - ottici ) ed osservazioni a distanza ravvicinata.
Inoltre, l’ufologo americano stabilisce per tutte le osservazioni ufologiche due parametri : l’indice di stranezza e l’indice di probabilità.
L’indice di stranezza viene definito come la misura della singolarità dell’avvistamento in questione nel contesto della classificazione che ingloba l’intera fenomenologia ufologica.
L’indice di probabilità si riferisce al complesso di fatti che ci fanno pensare che i fatti si siano svolti così come sostiene il testimone.
Tra i dati da prendere in considerazione per stabilire il valore di tale indice vi sono la coerenza interna delle dichiarazioni del testimone, la presenza di più testimoni, il grado di concordanza esistente tra le dichiarazioni dei vari testimoni.
Inoltre, rivestono importanza per tale indice la valutazione soggettiva dell’ufologo che indaga sul fenomeno e l’opinione medica sull’equilibrio psicologico dei testimoni.
Concludiamo tale articolo formulando delle considerazioni sulla morfologia delle entità che guidano gli UFO alla luce della teoria parafisica e della teoria metafisica dell’origine degli UFO .
Secondo i sostenitori della teoria parafisica le entità parafisiche che si nascondono dietro la fenomenologia ufologica avrebbero come principale caratteristica quella di essere delle entità camaleontiche in quanto sarebbero in grado di assumere aspetti e caratteristiche differenti allo scopo di adattarsi al livello culturale scientifico raggiunto dall’uomo nei diversi periodi storici.
Se fosse vera tale teoria l’aspetto che le entità che guidano gli ufo sarebbe funzionale al desiderio di condizionare gli esseri umani per raggiungere fini da loro considerati molto importanti.
Per fare due esempi tale realtà parafisica alla fine del 19° secolo assumeva la forma di aeronavi mentre nel 20° secolo assumeva quella di veicoli spaziali.
Di conseguenza la morfologia delle entità che guidano gli ufo sarebbe ingannevole e funzionale al raggiungimento dei loro fini.
A sua volta la teoria metafisica sostiene che almeno dietro una parte della fenomenologia ufologica si nasconderebbe l’attività di entità di tipo demoniaco.
Se fosse vera tale teoria la morfologia assunta dalle entità che guidano gli UFO sarebbe assolutamente ingannevole e fuorviante perché sarebbe finalizzato a far giungere agli esseri umani informazioni e conoscenze che li allontanerebbero dalla visione del mondo proposta dalla religione cattolica.
In conclusione, possiamo dire che sia la teoria parafisica che quella metafisica sostengono che la morfologia assunta dalle entità che guidano gli ufo sia una messa in scena una recita costruita in maniera tale da adattarsi alla mentalità dell’uomo contemporaneo che vive nell’era spaziale.
Entrambe le teorie sull’origine degli UFO sostengono che gli esseri umani sono delle pedine su una scacchiera cosmica pedine che vengono manovrate da giocatori che altro non sono che le entità parafisiche e metafisiche che creano “ ad hoc” la morfologia delle entità che guidano gli UFO oltre che l’intera fenomenologia ufologica.
Prof. Giovanni Pellegrino