Movimento delle truppe che precedette la battaglia di ʿAyn Jālūt.
La battaglia di ʿAyn Jālūt (in arabo عين جالوت?, ossia della "Fonte di Golia") fu combattuta dai Mamelucchi egiziani il 3 settembre 1260 contro le forze mongole lasciate in Siria da Hulegu Khan, il quale era tornato in patria per partecipare al kuriltai che avrebbe eletto il nuovo Gran Khan dei Mongoli.
Svolgimento.
Baybars - che si dice fosse un ex-bandito e perciò conosceva bene la zona e le tattiche da applicare su quel terreno - imboscò buona parte della sua cavalleria e condusse il resto delle truppe contro i Mongoli applicando una tattica di stile "tocca e fuggi", in modo da provocare Kitbuga Noyan che, invece di sospettare di un'eventuale trappola, si lanciò all'attacco con tutte le proprie forze. Tuttavia proprio in quel momento Baybars ripiegò sulle colline attirando i Mongoli nella "trappola", in modo che la cavalleria mamelucca potesse prenderli di sorpresa sul fianco per farne strage. L'audacia e la strenua resistenza dei Mongoli venne piegata dalle numerose frecce della cavalleria leggera che diedero la vittoria ai Mamelucchi. Pochi Mongoli riuscirono a salvarsi e lo stesso Kitbuga morì decapitato. I musulmani, che avevano paventato la catastrofe finale, tirarono un sospiro di sollievo ma anche il mondo cristiano europeo fu assai sollevato perché, a frapporsi fra loro e i Mongoli, erano rimaste appunto le sole forze militari dei Mamelucchi d'Egitto e di Siria.
Data: 3 settembre 1260.
Luogo: ʿAyn Jālūt, nella Galilea orientale (Palestina).
Schieramenti: Mamelucchi egiziani contro Mongoli (Ilkhanato) ed Armeni cilici.
Comandanti: Sayf al-Din Qutuz e Baybars contro Kitbuga Noyan.
Effettivi: 20.000 tra fanti e cavalieri dei Mamelucchi contro 15-20.000 tra fanti e cavalieri delle truppe armeno-mongole.
Perdite: per i Mamelucchi non sono note, per le truppe armeno-mongole si parla di quasi tutti gli effettivi.
Fonte: https://it.wikipedia.org