L’avvio dell’uso commerciale e lo sviluppo attivo del sistema di posizionamento cinese Beidou non rappresentano nessuna minaccia al sistema russo GLONASS, ritengono molti esperti russi.
Sulle prime il sistema Beidou, sviluppato a partire dall’inizio degli anni 2000, rimaneva sensibilmente in ritardo rispetto ai concorrenti. I satelliti di prima generazione non erano dotati di orologi atomici ad alta precisione usati da GPS e GLONASS. Non solo, ma anche gli stessi satelliti erano pochi. Nel 2012 il loro numero totale è stato portato a 16, il che ha consentito a Beidou di iniziare un lavoro efficace nella regione del Pacific Rim. Stando ai progettisti cinesi, già nel 2020 il numero di satelliti spaziali raggiungerà i necessari 30-35 e il sistema coprirà tutto il globo terrestre. Gli analisti valutano altamente il potenziale del sistema di posizionamento cinese e ritengono che la Cina potrà garantire la copertura globale anche prima del 2020.
Il primo satellite GLONASS è stato messo in orbita già in URSS nell’ottobre 1982. Nel dicembre 1995 il gruppo di satelliti ha raggiunto il numero previsto, e cioè 24. Attualmente GLONASS ha una precisione di 2,8 metri e nel 2020 la sua precisione sarà di 0,6 metri. Per il momento il sistema cinese è in ritardo rispetto ai sistemi concorrenti per le sue caratteristiche tecniche. Adesso la precisione del segnale di Beidou nel territorio della Repubblica Popolare Cinese è di 10 metri e di 20 metri nei territori contigui. Il sistema Beidou non può essere, quindi, definito concorrente del GLONASS russo ma può diventare tale in futuro.
La navigazione globale consente, da una parte, di avviare una cooperazione che trascenda i confini di singoli stati ma, dall’altra parte, in tutti questi sistemi è presente anche un aspetto militare. Ciò può intralciare o impedire la cooperazione dei diversi sistemi di navigazione e o dei paesi, ritiene Petr Topyčkanov, esperto dell’organizzazione Carnegie Endowment for International Peace:
Esiste un esempio di cooperazione fruttuosa. È la cooperazione che viene avviata adesso tra Russia e India nella sfera dell’impiego del sistema GLONASS. L’India ha esaminato diverse varianti, tra cui l’uso del sistema di posizionamento americano, ma ha fatto alla fine la scelta a favore della Russia. Gli indiani temono che in caso di contrasti gli USA possano staccare l’India dal sistema GPS.
Nel 2012 Mosca e Pechino hanno approvato un nuovo programma di cooperazione spaziale negli anni 2013-2017. In particolare, i due paesi hanno avviato l’interazione sui sistemi di navigazione satellitare GLONASS e Beidou. Stando agli analisti russi, è poco probabile che si tratterà di unificazione di Beidou e GLONASS. Le parti potranno cooperare nella produzione, sulla base industriale cinese, dei ricevitori GLONASS/Beidou.
Secondo l’opinione di Petr Topyčkanov, la Russia dovrebbe seguire attentamente lo sviluppo del sistema Beidou. Non solo nel suo aspetto civile ma anche in quello militare. L’esperto dice che a suo tempo la parte cinese ha tentato di ottenere in modo illegale segreti militari e spaziali russi, ha copiato su larga scala e continua a copiare elaborati tecnico-militari russi. Ciò impone alcune restizioni sulla cooperazione russo-cinese nella navigazione globale.
Altri esperti russi sono invece del parere che il sistema di posizionamento Beidou, sviluppato dalla Cina, non rappresenta una minaccia ed è anche un alleato potenziale del sistema russo GLONASS. “Il mondo si muove verso attrezzature di navigazione multisistemiche sia sul mercato delle attrezzature professionali, sia su quello di consumo”, rileva Aleksej Kućenko, direttore tecnico di una grande compagnia russa operante sul mercato del monitoraggio satellitare. Secondo Aleksej Kućenko, quanto più sistemi supportano le attrezzature dei consumatori, tanto avvantaggiati saranno tutti i partecipanti interessati.
Fonte: http://italian.ruvr.ru