In Russia viene creato un nuovo sistema di trasmissione dell’energia elettrica nello spazio da un apparecchio spaziale all’altro. Questa tecnologia serve in primo luogo per il “rifornimento” di satelliti molto costosi e di apparecchi ad uso militare.
L'Agenzia spaziale della Russia (Roscosmos) sta organizzando un esperimento unico — trasmissione senza fili di energia nello spazio, informa il quotidiano Izvestia.
L'energia sarà trasmessa con un raggio laser, lungo il quale l'energia fluirà dal segmento russo della stazione orbitante internazionale verso una navicella cargo "Progress", che si troverà a circa 1,5 km di distanza.
L'esperimento sarà svolto da ingegneri dell'azienda aerospaziale russa "Energia".
"Al progetto partecipano i migliori centri di ricerca del nostro paese. Già oggi noi abbiamo dei convertitori fotovoltaici con rendimento di circa il 60%", — ha detto al quotidiano il responsabile dell'ufficio Sistemi di energia di nuova generazione del gruppo "Energia" Vyacheslav Tugayenko.
Secondo Tugayenko, i tecnici dell'azienda hanno già allestito un poligono per il collaudo del sistema di puntamento del laser.
Gli scienziati rilevano che la possibilità di trasmissione dell'energia elettrica con l'ausilio di potenti laser installati a bordo di apparecchi spaziali, verso altri apparecchi dotati di convertitori di energia, apre nuovi orizzonti nell'esplorazione dello spazio.
L'idea di "rifornimento" dei satelliti nello spazio è nata attorno alla metà del secolo scorso. Secondo Andrey Ionin dell'Accademia cosmonautica della Russia, il rifornimento nello spazio è indispensabile in primo luogo quando il satellite è unico o molto costoso. Inoltre, la tecnologia può interessare anche gli utenti dei satelliti ad uso militare.
Fonte: http://it.sputniknews.com