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La Russia sta lavorando ad una propulsione spaziale nucleare che consentirebbe «di raggiungere Marte in un mese e mezzo invece che negli attuali 18 mesi». Ad annunciarlo è stato mercoledì scorso il Direttore generale di Rosatom (l’agenzia statale che si occupa di gestire la tecnologia e le risorse nucleari del Paese) Sergei Kiriyenko in audizione al Consiglio della Federazione, la camera alta del Parlamento di Mosca.

 

 

In particolare Kiriyenko ha spiegato che è in corso un progetto congiunto tra Rosatom e Roscosmos (l’azienda statale che si occupa del settore spaziale) per lo sviluppo di un motore nucleare che potrebbe consentire di volare più velocemente e di «tornare indietro o effettuare manovre durante il viaggio», al contrario di quanto è possibile con la tecnologia attuale. Nello sviluppo del motore è coinvolta anche la NIKIET, una sussidiaria della Rosatom, che nel 2014 aveva annunciato di aver cominciato l’assemblaggio del primo propulsore atomico, che, secondo quando dichiarato dall’ingegnere capo del’azienda Yuri Dragunov, sarà pronto nel 2018.

In occasione del salone aerospaziale MAKS di Mosca del 2013, Roscomos e Rosatom avevano già annunciato un progetto simile, che sarebbe in fase di sviluppo almeno dal 2010. Secondo alcune fonti russe, il budget governativo per lo sviluppo del motore nucleare sarebbe pari a 17 miliardi di rubli, circa 210 milioni di euro al cambio attuale, per il decennio 2010-2020.

Tuttavia, nel gennaio scorso il progetto è stato di fatto annunciato di nuovo ed è stato inserito nel budget 2016-2025 dell’azienda spaziale russa.

Finora tutti i progetti di motore a reattore nucleare sono basati sull’idea che il calore generato dalla fissione dell’atomo possa riscaldare un liquido (generalmente idrogeno) per trasformarlo in un gas. Nel processo di vaporizzazione l’idrogeno si espande e può essere utilizzato per generare una spinta.

Non è chiaro se il motore annunciato mercoledì si basi su questo principio di funzionamento, anche perché Kiriyenko non ha fornito ulteriori dettagli sul propulsore, ma certo è che se confermato sarebbe un enorme passo avanti per i piani di esplorazione umana di Marte.

Il progetto russo è solo l’ultimo avanzato nel campo della propulsione spaziale: di recente alcuni scienziati americani hanno annunciato di star lavorando ad un motore fotonico che permetterebbe di raggiungere il pianeta rosso in soli tre giorni.

Inoltre, negli anni scorsi si sono susseguiti una serie di progetti per lo sviluppo di motori spaziali alternativi, così da abbattere le distanze di viaggio nello Spazio.

Nel 2011, ad esempio, la NASA insieme con l’Università di Washington e la MSNW, un’azienda specializzata in tecnologie nucleari e sistemi di propulsione ha iniziato a lavorare su un motore alimentato a deuterio e trizio denominato Fusion Drive Rocket che renderebbe possibile la rotta verso Marte in 90 giorni o 210 in caso di viaggio andata e ritorno. Secondo la roadmap presentata, un primo prototipo del motore potrebbe essere pronto nel 2020, con un primo volo nello spazio nel 2025.

I test dell’agenzia americana sul motore sono in corso nel NTREES (Nuclear Thermal Rocket Element Environmental Simulator) di Huntsville, in Alabama e hanno dato finora risultati definiti incoraggianti.

Fonte: http://www.flyorbitnews.it

 

 

La Russia ha rivelato di voler costruire una "futuristica navicella spaziale" che un giorno potrebbe portare gli umani su Marte. A riferirlo è il sito foxnews.com secondo il quale l'agenzia spaziale russa Roscosmos ha illustrato i concept design per un veicolo spaziale fantascientifico, anche se i tecnici impegnati nel progetto non sono ancora sicuri quando il veicolo potrebbe essere lanciato. L'astronave è attualmente in fase di sviluppo presso il Centro di ricerca russo Keldysh, che sta gareggiando con altre società per creare un motore a propulsione nucleare. "Oggi il Centro Keldysh sta lavorando allo sviluppo di un veicolo spaziale equipaggiato con motori molto più potenti, una nuova classe di unità nucleari che non ha bisogno né della luce solare né di batterie solari per il suo corretto funzionamento", ha dichiarato un portavoce di Roscosmos. Il viaggio nello spazio profondo attraverso la propulsione nucleare potrebbe rivoluzionare la ricerca su come raggiungere altri pianeti del nostro sistema solare. Gli scienziati, attualmente stanno lottando con gli attuali metodi di propulsione, come i propellenti chimici o i motori elettrici a bassa potenza che fanno affidamento sulle loro limitate batterie solari. Allo stato attuale questi metodi di viaggio nello spazio profondo risultano troppo lenti, il che crea problemi agli astronauti costretti a vivere a bordo del velivolo. "Un astronauta non dovrebbe vivere più di un anno o due nello spazio", ha affermato Vladimir Koshlakov, che dirige il Keldysh Centre. "Il veicolo spaziale a propulsione nucleare permetterà agli astronauti di fare un viaggio relativamente veloce e, soprattutto, programmare il volo di ritorno. Questa tecnologia ha un significato speciale per i futuri voli interplanetari e la ricerca di pianeti lontani". Secondo l'agenzia di stampa russa TASS, Koshlakov ritiene che un volo su Marte con motore a propulsione nucleare sia "tecnicamente fattibile nel prossimo futuro". L'esperto ritiene che ci vorrebbe poco più di mezzo anno per permettere agli umani di viaggiare verso Marte sfruttando la propulsione nucleare. "I futuri viaggi verso la Luna dureranno solo pochi giorni, mentre un volo su Marte non dovrebbe superare i sette o otto mesi", ha aggiunto Koshlakov, parlando alla Rossiiskaya Gazeta. Roscosmos ha già testato a terra il sistema di raffreddamento del motore nucleare, e che si ritiene abbia avuto grande successo. L'agenzia spaziale russa ha anche in programma di realizzare il prototipo di un motore nucleare di "classe megawatt", che verrebbe utilizzato per "voli nello spazio profondo". Questa non è la prima volta che la Russia ha sperimentato la tecnologia nucleare per i futuri viaggi spaziali. Tra il 1970 e il 1988, l'Unione Sovietica ha lanciato ben 32 veicoli spaziali muniti di reattori termoelettrici a energia nucleare. La Russia starebbe testando motori nucleari e questo già dagli anni '60 a differenza degli Stati Uniti dopo l'interruzione dei programmi Apollo e Shuttle anche se sono in corso innovativi progetti per i futuri razzi vettori destinati a surclassare la tecnologia russa.

Fonte: https://misteroufo.blogspot.com

 

 

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