C’è un altro problema che qualcuno ha notato riguardo al maggior numero di persone che transiteranno sul suolo lunare durante prossimi decenni: quando un veicolo atterra sulla superficie della Luna crea un vortice capace di far spostare non solo la polvere, ma anche detriti e sassi di ogni genere a lunga distanza e ad una velocità più che sostenuta, materiali che poi letteralmente schizzano via andando a creare problemi poi difficilmente prevedibili. Non si tratta certo di una buona notizia per tutti i dispositivi tecnologici, sonde e rover vari, molto spesso costati milioni di dollari, che si trovano in giro sul suolo del nostro satellite naturale. Secondo un articolo su The Verge, con l’affollamento di persone e soprattutto di navicelle che si troveranno sulla Luna nei prossimi anni, questo rappresenterebbe un problema da non sottovalutare, tanto che potrebbe creare anche forti tensioni internazionali qualora l’atterraggio della navicella di una nazione possa creare danni al dispositivo di un’altra. Ne consegue che già oggi i responsabili delle principali agenzie spaziali nazionali del mondo dovrebbero darsi da fare per tentare di creare un regolamento comune. Il fatto è che sulla Luna manca un’atmosfera: ciò significa che una volta che il pietrisco, la ghiaia e quant’altro schizza via a seguito dell’atterraggio di una navicella con i suoi controrazzi, questo materiale incontra un attrito molto minore di quello che potrebbe incontrare sulla Terra e può dunque schizzare a lunghe distanze e anche ad una certa velocità, rendendosi molto pericoloso. E questo senza contare che la stessa forza di gravità sul suolo lunare è molto minore rispetto alla Terra. Come afferma Phil Metzger, fisico dell’Università della Florida centrale ed esperto delle esplosioni provocate dai razzi sui corpi planetari, “c’è un potenziale per un serio conflitto internazionale a causa di questo”. Già durante le missioni Apollo la polvere lunare che schizzava via durante la fase di “allunaggio” rappresentò una sorta di incubo per gli astronauti statunitensi: durante questa fase schizzava ovunque creando nuvoloni che tra l’altro non permettevano di vedere dove si sta mandando. Fortunatamente allora non c’erano molti dispositivi elettronici nei paraggi e dunque il problema era relativamente circoscritto. È stato calcolato che la polvere e il materiale più fino presente sul suolo lunare a seguito dell’allunaggio di una navicella può accelerare fino a 1.000 metri al secondo, una velocità che permetterebbe loro di schizzare via a centinaia di chilometri di distanza o addirittura di essere distribuiti su tutta la superficie lunare. Qualunque dispositivo che si trovi sulla loro strada potrebbe subire gravi danni o addirittura esplosioni.
Fonte: https://notiziescientifiche.it