L'Agenzia Spaziale Russa ha rivelato le immagini della nuova astronave senza nome, che è stata in fase di sviluppo per circa un decennio.
La nuova navicella spaziale porterà il nome di "Federaziya", proposto da Andrey Smokotin di Kemerovo. Il nome è stato scelto al termine di un concorso, che alla finale ha visto altri nomi come "Gagarin" e "Vektor". Il nuovo veicolo spaziale con equipaggio prodotto in Russia è stato nominato "Federaziya" al termine di un concorso popolare svoltosi in tutto il Paese, ha riferito oggi l'ufficio stampa della società sviluppatrice aerospaziale "Energiya".
"Oggi 15 gennaio la giuria, presieduta dal direttore generale della compagnia statale Roscosmos Igor Komarov ha annunciato i risultati del concorso per la nuova navicella spaziale russa con equipaggio. Il vincitore è stato Andrey Smokotin di Kemerovo, che ha proposto il nome "Federaziya", — si legge nel comunicato.
Secondo la giuria, il nome "Federaziya" è risultato essere il migliore tra gli altri "finalisti" ("Gagarin" e "Vector") e sarà il nome ufficiale della nuova navicella. I nomi "Gagarin" e "Vector" possono essere utilizzati in futuro per altri progetti nel settore spaziale nazionale.
La decisione della giuria è stata preceduta da una votazione pubblica, alla quale hanno partecipato 35.105 persone che hanno proposto circa 6mila nomi, 10 dei quali il comitato organizzatore ha scelto per la votazione pubblica: "Gagarin", "Vector", "Federaziya", "Astra", "Galaxy", "Patria", "Zodiac", "Mir", "Zvezda" e "Leader".
L'ideatore del nome "Federaziya" riceverà il primo premio: un viaggio nella primavera del 2016 presso il cosmodromo di Baikonur, in occasione del lancio della navicella spaziale con equipaggio "Soyuz" verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La navicella sviluppata dalla società "Energiya" è stata progettata per trasportare persone e merci sulla Luna e sulla stazione orbitale.
La nave è riutilizzabile, per crearla sono state sfruttate le più recenti tecnologie, in alcuni casi senza eguali al mondo. In particolare la navicella è realizzato in materiale composito ed è predisposta per essere impiegata più volte..
L'apparecchiatura elettronica di bordo permetterà di facilitare i compiti dell'equipaggio e di migliorare la sicurezza durante il decollo e la discesa sulla Terra.
La navicella ha un equipaggio per 4 persone. Ha un'autonomia di volo di 30 giorni e può rimanere nell'orbita della Stazione Spaziale Internazionale fino ad 1 anno. La massa totale della navicella durante il volo verso la ISS sarà di 14,4 tonnellate (19 tonnellate durante il volo verso la Luna), mentre la massa al ritorno sarà di 9 tonnellate. La lunghezza della nave è di 6,1 metri. Durante l'ascesa può sopportare un carico di 3g. Per il lancio della navicella in orbita è previsto l'utilizzo del razzo vettore di classe pesante "Angara-A5V".
Fonte: http://it.sputniknews.com
La navicella russa è stata rivelata a "Maks-2015", il "12° International Aviation and Space Salon" a Mosca, che e' stato indetto da "RSC Energia".
La navicella spaziale è stata progettata per sostituire la Soyuz-TMA, che trasporta gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Sembra molto simile alla Orion (nella foto qui sopra), la nuova navicella spaziale della NASA progettata per trasportare l'uomo su un asteroide, ed infine su Marte.
Nella foto qui sopra l'interno del veicolo spaziale proposto della Russia, che mira a portare l'uomo sulla Luna e su Marte.
Gizmodo nota che gambe e propulsori sul modello russo sono simili quelli a quelli dello SpaceX Dragon V2 (nella foto qui sopra).
La Russia sta lavorando su un nuovo veicolo spaziale per portare cosmonauti sulla Luna e su Marte.
Ora l'Agenzia Spaziale Russa ha rivelato le immagini di un nuovo veicolo spazialw senza nome, che è stato in fase di sviluppo da circa un decennio.
Sembra molto simile ad Orion, la nuova astronave della Nasa progettata per trasportare l'uomo su un asteroide, ed infine su Marte.
È stata progettata per sostituire le Soyuz-TMA, che trasportano astronauti fino alla la Stazione Spaziale Internazionale.
"RSC Energia" dice che vuole testarlo nei prossimi mesi, ed un primo volo di prova (senza equipaggio orbitale del nuovo veicolo spaziale) e' pianificato per il 2021.
All'inizio di quest'anno, la Russia ha annunciato l'intenzione di inviare un volo con equipaggio sulla Luna entro il 2030, dopo aver riavviato il suo programma lunare con il test di una navicella spaziale senza equipaggio.
Per la prima volta Mosca aveva fissato una scadenza per i suoi piani cosmici, nella speranza di riconquistare la gloria della prima corsa allo spazio, quando hanno battuto gli Stati Uniti nell'ottenere un uomo ad orbitare intorno alla terra.
Barack Obama in precedenza voleva avere gli americani su Marte entro il 2030.
Un portavoce Roscosmos ha detto al momento: 'Vicino al 2030, il piano è quello di mandare un equipaggio sulla Luna.'
L'agenzia ha anche annunciato che continuerà a lavorare con la Nasa sulla ISS fino al 2024, quando spera di costruire una propria stazione orbitale.
Si dice che la stazione avrebbe lo scopo di fornire alla Russia un accesso garantito al cosmo.
Funzionari governativi russi avevano indicato l'anno scorso che potrebbero cessare il loro finanziamento della ISS nel 2020, per via dei rapporti tesi tra Stati Uniti e Russia dopo le sanzioni per la crisi dell'Ucraina.
La "cooperazione spaziale estesa" tra Washington e Mosca si e' trovata di nuovo sotto pressione dopo gli Stati Uniti hanno vietato le esportazioni di alta tecnologia alla Russia.
Per ora la proposta sembra essere stata respinta, a favore del mantenimento della situazione attuale per altri quattro anni, come la Nasa aveva suggerito. (..)
Traduzione del webmaster del questo sito, usando anche Google Traduttore.
Fonte estera: http://www.dailymail.co.uk
Quattro cosmonauti all’interno del mockup di Federacija durante i test del 2013.
La nuova navetta russa Federatsiya sostituirà la Soyuz ormai 50enne e, come afferma la Tass in un comunicato del 17 marzo scorso, potrà accompagnare i primi cosmonauti sulla Luna.
Federatsiya potrà portare una crew di 4 astronauti in orbita terrestre e nello spazio profondo con missioni di durata mensile. La navetta è stata studiata per poter rimanere nello spazio fino ad un anno agganciata ad una stazione spaziale, un periodo doppio rispetto a quello di una Soyuz. Il progetto potrebbe essere inserito nel programma più ampio ventilato da NASA negli ultimi tempi, ossia il posizionamento di una stazione spaziale in orbita lunare per testare le tecnologie necessarie per un futuro viaggio su Marte. In questo senso la Russia potrebbe quindi disporre di un elemento chiave.
Per il 2021 è previsto un test senza equipaggio in orbita terrestre, mentre una prima missione con equipaggio vedrà la luce nel 2023. I vettori scelti per i lanci saranno l’Angara-A5B e l’Angara-A5P.
Il CEO di Energia, Vladimir Solnstev, dichiara di essere a buon punto: “Al momento tutta la parte burocratica del progetto è stata assolta e ora stiamo producendo le singole unità che poi andranno ad assemblarsi”. Federatsiya è costruita per l’80% con materiali compositi e il veicolo di discesa sarà in alluminio: “Il punto è proprio questo: capire quale materiale sia il più adatto per la costruzione del veicolo di discesa” continua Solnstev, “Ad oggi stiamo lavorando con l’alluminio, ma dobbiamo considerare di primaria importanza anche la competitività economica”.
Tra il 2021 e il 2023 la capsula Federatsiya sarà lanciata a bordo di vettori Angara-A5B e Angara-A5P.
Mark Serov, a capo del Flight Test Center di Energia Space Rocket Corporation, aggiunge che Federatsiya avrà molte caratteristiche di livello avanzato tra cui un computer “a prova di guasti” che farà concorrenza al sistema usato sull’americana Orion. “Il computer di bordo è studiato con un sistema di ridondanza tale da rendere impensabili eventuali fallimenti. Seguendo la tradizione delle capsule Soyuz, avrà solamente pochi pulsanti e serviranno ad attivare l’alimentazione di backup e recuperare così il lavoro dei computer stessi”. L’apporto umano rimarrà comunque indispensabile, come spiega lo stesso Serov: “Supportiamo l’idea di un ‘operatore attivo’: il processo di controllo automatico dovrà procedere solo con la supervisione dell’essere umano. Il sistema informerà gli astronauti su eventuali aggiornamenti e sarà esso stesso a richiedere il completamento delle varie mansioni. Il metodo di controllo manuale è invece stato studiato per quelle attività non previste dagli algoritmi del sistema automatico”. Una manopola di comando sarà installata tra i sedili del comandante e del secondo.
Secondo Serov lo spazio di lavoro in Federatsiya è organizzato meglio rispetto ad Orion e usufruisce dei moderni metodi di comunicazione. “I nostri colleghi d’oltreoceano” afferma “hanno iniziato lo sviluppo delle loro navette molto tempo fa ed è per questo che non possono, ad esempio, utilizzare pannelli con sensori a bordo di Orion, perché la board di controllo è già stata creata. Noi abbiamo iniziato più tardi e crediamo che l’uso di questi sensori sarà la tendenza del futuro”.
Federatsiya avrà tre monitor touch screen per i cosmonauti: “All’inizio avevamo pensato di installare 5 monitor” spiega Serov, “uno principale, due per il comandante e due per il secondo, ma poi abbiamo deciso che metteremo un solo schermo per ciascuno più uno principale che potrà essere usato da tutti indistintamente. Tutti gli schermi saranno basati sulla tecnologia touch screen”. Questo tipo di touch screen in particolare potrà essere utilizzato anche con i guanti e con le tute spaziali: “Non c’è nemmeno bisogno di cucire qualche patch sensibile al tocco. Questi schermi erano stati progettati per operare in condizioni di vuoto e con pressioni diverse, incluse le condizioni di una EVA” aggiunge Serov.
Passando ai servizi igienici, la toilette di Federatsiya sarà posizionata in una cabina isolata dal resto della navetta. “Stiamo creando un’area che garantisca vera privacy, qualcosa che una tenda non è in grado di dare” scherza Serov, che spiega però l’importanza della sua affermazione: “Il comfort nello spazio è essenziale. Se sono in condizioni confortevoli i membri della crew lavorano più efficacemente e il lavoro efficace è cruciale per la sicurezza del volo. Per la cabina della toilette abbiamo pensato ad un concetto nuovo, con materiale appropriato. Al momento siamo nella fase di modellazione 3D del mock-up”.
La campagna di reclutamento per i primi cosmonauti che voleranno su Federatsiya sarà attiva per tutto il 2017.
Lo scorso mese Roscosmos ha lanciato una campagna di reclutamento per un nuovo gruppo di cosmonauti in vista di missioni lunari a bordo di Federatsiya. Il vice-responsabile di Roscosmos Aleksandr Ivanov ha dato l’annuncio durante una conferenza stampa: “La selezione durerà fino alla fine dell’anno e i risultati saranno resi noti alla fine di Dicembre. Selezioneremo da 6 a 8 praticanti”.
“Lo scopo di questa campagna è quello di trovare i migliori specialisti che già hanno una certa esperienza con il lavoro nello spazio o con le tecnologie aeree. Saranno i primi piloti della futura navetta russa. Tutto sarà gestito sotto l’ “International Space Program” e saranno i primi russi a volare sulla Luna” afferma il vice-presidente. I candidati dovranno sottostare a diverse fasi di selezione tra cui test di attitudine professionale, esami medici, qualità psicologiche e test fisici. Le candidature saranno accettate da cittadini russi fino ai 35 anni con laurea in ingegneria, ricerca o in altre specialità legate al volo e che abbiano esperienza lavorativa. “I candidati con esperienza nella costruzione di velivoli o razzi, che lavorano in industrie del settore all’interno della Federazione Russa avranno la priorità” conferma il comunicato stampa.
Il capo di Roscosmos Igor Komarov pensa però che sia indispensabile una collaborazione internazionale anche con investitori privati. Solo così si potranno raccogliere i fondi necessari per sostenere l’esplorazione umana verso la Luna e Marte. “Bisogna partire dall’orbita terrestre bassa per poi procedere verso quella lunare e solo alla fine pensare al Pianeta Rosso” affermava Komarov ad una conferenza accademica sulla cosmonautica e in effetti la corsa alla Luna sembra essere tornata sulla bocca delle agenzie spaziali e di qualche privato:
- Nella primavera del 2016 è uscita la notizia secondo cui la russa RRSC Energia e la statunitense Boeing stavano sviluppando un progetto congiunto di una stazione orbitale lunare in due versioni distinte: due piccoli moduli a sé oppure un modulo unico più grande.
- NASA sta accarezzando l’idea di progettare una stazione spaziale in orbita lunare per testare le tecnologie richieste per un volo umano verso Marte.
- Lunedì 3 aprile Boeing ha svelato i suoi studi per un Deep Space Gateway e i relativi sistemi di trasporto.
- Il direttore generale di ESA Johann-Dietrich Woerner ha promosso l’idea del Moon Village sulla superficie lunare al quale possono contribuire nazioni individuali con vari elementi.
Vedremo nel prossimo futuro se il pensiero di Komarov di utilizzare la Luna come base di partenza sarà la strategia vincente.
Fonte estera: RSC Energia
Fonte italiana: https://www.astronautinews.it