L’India sta lavorando per lanciare in volo orbitale il suo nuovo vettore pesante, il GSLV-III (Geosynchronous Satellite Launch Vehicle), nel dicembre 2016. A confermarlo è il portavoce dell’Agenzia spaziale indiana ISRO (Indian Space Research Organisation) Deviprasad Karnik in un’intervista a SpaceNews.com.
Il GSLV-III, noto anche come LVM3, è progettato per portare in orbita geostazionaria satelliti fino a 4 tonnellate di peso, il doppio del carico utile che è in grado di trasportare il GSLV-II, il vettore attualmente utilizzato dall’ISRO. La maggior capacità del razzo è determinata soprattutto dal nuovo upper stage criogenico alimentato a idrogeno liquido, il CE-20, sviluppato dall’India nel corso degli ultimi venti anni in maniera indipendente.
Finora il GLSV-III ha effettuato un solo volo suborbitale di prova il 18 dicembre del 2014. In quell’occasione, il razzo aveva trasportato un mock-up del CE-20, che ne simulava peso e dimensioni.
Le parole di Karnik, in particolare, sono arrivate dopo il terzo ed ultimo test sul CE-20, svoltosi venerdì 19 febbraio presso il Propulsion Complex dell’ISRO a Mahendragir, nello Stato del Tamil Nadu, circa 300 chilometri a sud-est di Bengalore, dove l’upper stage ha dimostrato la sua completa capacità propulsiva.
Nel frattempo, l’ISRO ha fatto sapere che sta lavorando con Antrix, l’azienda controllata che gestisce i lanci per conto dell’agenzia indiana, per privatizzare le missioni dell’altro razzo del Paese, il PSLV (Polar Satellite Launch Vehicle), così da aumentarne il tasso di lancio e il successo commerciale.
Secondo quando dichiarato dai funzionari dell’ISRO, nei prossimi 5 anni l’India lancerà almeno 12 missioni all’anno, per un totale di 60 decolli tra i diversi vettori a disposizione. Con un budget che nel 2016 ha superato il miliardo di dollari, l’ISRO si sta preparando inoltre alla sua prossima missione lunare, Chandrayan-II, attesa per il lancio tra il 2017 e il 2017 e che sarà composta da un orbiter, un lander e un rover per il recupero dei campioni.
Fonte: http://www.flyorbitnews.it