Alla conferenza sull’ingegneria del clima tenutasi dal 18 al 21 agosto 2014 a Berlino, due scienziati hanno presentato alcune proposte per modificare il clima della Terra utilizzando laser ad alta potenza sparati da diversi satelliti.
Un esempio di come la luminosità delle nuvole agisce aumentando il numero di nanodroplets in modo da riflettere più luce a una certa distanza dalla Terra.
Isabelle Dicaire propone di aumentare la potenza del laser in modo sostanziale attraverso il LIDAR in modo da generare nuove nanodroplets e persino creare la massima riflessione delle nuvole. La creazione di nanodroplets tramite il laser è stata già sperimentata in laboratorio.Aidan Cowley , professore alla Dublin City University, ha proposto il montaggio di un laser al plasma su un satellite a energia solare e sabbiatura di molecole di gas a effetto serra ad eccezione dei gas meno dannosi. Il grande problema con entrambi i progetti è che i laser richiedono enormi quantità di energia generata a terra utilizzando combustibili fossili che creano i gas a effetto serra che provocano molteplici problemi e che devono ancora essere risolti. Le molecole di acqua e di gas a effetto serra generate da un satellite richiedono una notevole precisione (vedi Star Wars). Naturalmente, i militari sono interessati a questo progetto. Immaginate di essere in grado di utilizzare il laser per creare maltempo su aree ostili o buchi nell’ozono in modo da uccidere i vostri nemici lentamente per via della formazione di tumori. Questo progetto non e’ forse più inverosimile rispetto al controllo del clima attraverso la tecnologia HAARP? Se il costo del progetto potrebbe sembrare troppo alto per gestire i satelliti, non e’ da escludere che alcuni degli aerei che vediamo tutti i giorni solcare i nostri cieli probabilmente hanno gia’ iniziato a testare questa tecnologia a nostra insaputa. Cosa succede alle emissioni laser che mancano i loro obiettivi e colpiscono la Terra? Quali SPF bloccherà quei raggi?