È in corso di studio il concept di una missione che potrebbe portare alla costruzione di una flotta di almeno 50 piccole navicelle spaziali le quali potrebbero arrivare a visitare più di 300 asteroidi nel corso di tre anni. Lo studio, portato avanti dall’Istituto meteorologico finlandese, dimostra infatti che è possibile costruire una cinquantina di veicoli spaziali alimentati da venti solari i quali possono acquisire non solo immagini ma anche raccogliere dati, ad esempio di tipo spettroscopico, sulla composizione degli asteroidi.
Questi piccoli satelliti, del peso di circa 5 kg, si servirebbero dunque di una vela solare dall’estensione massima di una ventina di km la quale potrebbe permettere uun’accelerazione iniziale di 1 mm/s. Può sembrare poco ma, dopo la spinta iniziale, la sonda potrebbe raggiungere la cintura degli asteroidi e tornare verso la Terra in circa 3,2 anni.
Questi piccoli “nanosatelliti” potrebbero vantare un piccolo telescopio di 4 cm che potrebbe arrivare a scandagliare la superficie degli asteroidi con una risoluzione di 100 metri. Oltre al piccolo telescopio, potrebbe essere presente uno spettrometro ad infrarossi che sarebbe capace di analizzare le firme spettrali emesse dall’asteroide ssotto esame, un’analisi che permetterebbe, tra l’altro, di analizzare i materiali, e in particolare i minerali, di cui l’asteroide stesso è composto.
L’intero progetto, denominato Asteroid Touring Nanosat Fleet, potrebbe costare “solo” 60 milioni di euro, incluso l’eventuale lancio, dunque un costo di circa 200.000 euro per ogni asteroide visitato: niente male considerando che una missione convenzionale che possa trasportare una sonda ad orbitare intorno ad un asteroide viene attualmente valutata, in termini di costi, in miliardi di dollari, come ci ricorda Pekka Janhunen, uno dei ricercatori dietro al progetto.
Fonte e link: http://notiziescientifiche.it