Una delle problematiche più grandi per quanto riguarda un possibile approdo umano su Marte è quello relativo al trasporto dei vari arnesi e strumentazioni, non solo scientifiche ma anche indirizzate alla sopravvivenza dello stesso equipaggio. Tali strumenti ed equipaggiamenti pesano tantissimo e occupano tantissimo spazio e, come si sa, trasportare nello spazio grossi carichi di materiale risulta, almeno ad oggi, ancora proibitivo.
È già da qualche anno, tuttavia, che diversi scienziati, non solo della NASA, stanno studiando il modo di poter costruire ciò che serve direttamente su Marte, utilizzando il terreno del pianeta rosso. Secondo vari studi, infatti, la polvere, presente in grossissima quantità sulla superficie marziana, potrebbe risultare adatta per la costruzione, tramite stampanti 3D, di arnesi e oggetti da utilizzare per rendere la vita dell’equipaggio sul suolo dello stesso pianeta rosso più agevole.
Diversi esperimenti sono stati infatti condotti con terricci e regolite, qui sulla Terra, che imitano i materiali presenti sul suolo marziano. Tuttavia i risultati non sono sempre stati molto positivi. Una nuova ricerca, però, condotta da Adam Jakus e altri colleghi della Northwestern University, università statunitense, mostra di aver sviluppato un sistema, per quanto riguarda proprio il processo di stampa, più facilitato e che può ricreare anche oggetti più morbidi, quasi simili alla gomma. Per la realizzazione di questi particolari “inchiostri” di stampa, gli scienziati hanno combinato una miscela di solventi contenenti un evaporante, un tensioattivo e un plastificante con il biopolimero polilattide-co-glicolide (PLGA), che funge da legante elastomerico.
“Quello che mi piace di questo concetto è che questo processo autonomo e meno dispendioso può fornire componenti elastici usando materiali di base che possono essere sintetizzati in situ”, dichiara Thanos Goulas, un altro scienziato della Loughborough University, Regno Unito, che sta studiando come sfruttare la regolitte della Luna per il processo di stampa 3D. L’unico problema potrebbe forse riguardare la forza di gravità di Marte, più debole di quella terrestre, una cosa che potrebbe influire e forse ostacolare il processo. In tal senso ulteriori esperimenti dovranno essere effettuati.
Fonte e link: http://notiziescientifiche.it