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L’agenzia spaziale russa Roskosmos creerà sulla Luna basi abitate. Tali stazioni possono comparire fra circa 17 anni. Per la loro costruzione saranno usati l’acqua e i materiali esistenti sulla Luna.

 

 

La spedizione verso Marte sarà realizzata solo fra decenni, ma i voli sulla Luna e la costruzione sulla stessa di una base permanente sono possibili già nei prossimi anni. Sulla Luna si potranno seguire non solo le tracce della sua evoluzione ma anche l’evoluzione di una parte del Sistema solare. In questo senso la Luna è infatti unica. È priva dell’atmosfera ed è caratterizzata da una debole attività vulcanica e tettonica. Pertanto sulla Luna sono presenti tracce dei processi avvenuti circa 4,5 miliardi di anni fa e queste tracce possono essere esplorate, rileva Vladislav Ševčenko dell’Istituto di astronomia “Štenberg”:

La Luna viene già considerata come un oggetto destinato alla soluzione di compiti applicati. Nei prossimi 10-20 anni la Luna in qualità di infrastruttura spaziale della Terra può diventare una fonte di energia e di risorse materiali. Si tratta di energia solare che verrà raccolta sulla Luna e poi trasfomata in energia elettrica su larga scala. Gli economisti parlano oggi della scarsezza delle terre rare usate nelle alte tecnologie. In un solo anno il prezzo di un chilogrammo delle stesse è salito da 10 ad oltre 100 dollari. Adesso la Cina è il monopolista in questa sfera e detta le condizioni sul mercato mondiale. E sulla Luna, come hanno dimostrato le più recenti ricerche, esistono regioni dove si possono scoprire metalli del gruppo del platino in grandi quantità che si avvicinano a proporzioni industriali.

Secondo l’opinione dello studioso, durante la prima fase di valorizzazione della Luna saranno costruite basi automatizzate e robotizzate. Verranno gestite da operatori che lavoreranno a turni. E solo dopo sarano costruite stazioni permanentemente abitate. La presenza dell’uomo è necessaria sulla Luna e, in generale, nello spazio laddove senza di essa non si può fare a meno, sottolinea Ivan Moiseev, direttore scientifico dell’Istitituto per la politica spaziale:

Se parliamo della creazione delle basi sulla Luna, è una strategia giusta. Le basi sono necessarie per produrre combustibile e materiali per la costruzione nello spazio. Visto che è molto difficile trasportarli dalla Terra, bisogna avviarne la produzione da materiali lunari.

Della progettazione immediata della prima base lunare al mondo, denominata “Stella”, si è occupato nel suo ufficio di progettazione l’eminente studioso russo Vladimir Barmin. I colleghi chiamarono persino questa base “Barmingrad”, ossia la “Città di Barmin”. Quindi, le caratteristiche particolari delle stazioni lunari sono già note. Stando a Vladislav Ševčenko, per proteggere l’equipaggio dalla caduta dei meteoridi e dalle radiazioni nocive i blocchi saranno collocati in profondità del suolo lunare. Le precedenti ricerche hanno dimostrato che ciò rappresenta un ottimo isolamento che garantisce la protezione contro le radiazioni. Insomma, la costruzione della base lunare non comincerà da zero. Elaborati tecnici in merito esistono sia in Russia che negli USA.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

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