Gli asteroidi e la spazzatura cosmica sono reali minacce per la Terra e meritano l'attenzione della comunità internazionale, ha dichiarato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolaj Patrušev.
"Lo sapete, in realtà asteroidi e meteore passano vicino la Terra costantemente, gli esperti del settore ne sono al corrente. Nel prossimo futuro non ci sono minacce concrete, ma forse più in avanti potrebbero esserci," - ha dichiarato ai giornalisti Patrušev a San Pietroburgo. Secondo Patrušev la comunità mondiale deve riflettere e capire come prevenire ed eliminare i pericoli che vengono dallo spazio.
Fonte: http://italian.ruvr.ru
A San Pietroburgo, durante una conferenza sulla sicurezza a cui hanno partecipato specialisti in materia, si è discusso per la prima volta della minaccia che proviene da comete e asteroidi. Questo è stato l’argomento della relazione dell’Agenzia Spaziale Russa.
L’espressione “pericolo di asteroidi e comete” è apparsa da non molto. Le cause sono diverse. Gli scettici sostengono che si parla di una minaccia dall’esterno per giustificare in qualche modo la necessità dello studio e della conquista dello spazio. I difensori dell’idea, invece, ritengono che nelle ultime migliaia di anni per l’umanità sia stata una grande fortuna che la Terra non si sia trovata sul cammino di un relativamente piccolo masso di pietra. Ed è assolutamente necessario prendere misure risolutive per escludere che questo possa avvenire in futuro.
L’osservazione di così tanti corpi celesti si è avuta solo in epoca di registrazione ed elaborazione automatica di dati. Con l’aiuto di potenti computer, l’uomo è riuscito a vedere quanti piccoli corpi cosmici circondano la Terra. Secondo le ultime ricerche, sono circa 20.000 gli asteroidi che si muovono vicino alla Terra. I più pericolosi sono quelli i cui cammini si incrociano con quello terrestre, rischiando la collisione. D’altra parte è piuttosto difficile predire se un asteroide colliderà o meno con la Terra. Per questo, quando si parla di potenziali asteroidi pericolosi, si hanno in mente solo i passaggi ravvicinati.
Secondo i calcoli, è sufficiente un asteroide di un centinaio di metri per causare distruzioni. Il diametro dell’asteroide Tunguska si stima in 50-55 metri e un oggetto di 1-10 km è sufficiente per una catastrofe globale.
Fortunatamente non ci sono molti di questi oggetti nelle vicinanze della Terra. Purtroppo è difficile osservarli ed anche pronosticare le loro orbite. Bisogna considerare non solo i loro movimenti, ma anche l’interazione gravitazionale con la Terra. Ad esempio, questo è importante nel caso dell’asteroide Apophis (350 m di diametro) giudicato fra i più pericolosi corpi celesti. Il primo passaggio ravvicinato di Apophis alla Terra avverrà nel 2029, il secondo nel 2036. Molto di quest’ultimo incontro dipenderà da come sarà andato il primo: Apophis si avvicinerà di nuovo alla Terra oppure toccherà cercare il modo di scansarlo?
Il problema è che fino ad ora non si testata alcuna possibilità di scampare il pericolo. Molte sono le varianti suggerite. Una teoria è quella di “far esplodere” l’asteroide. Non si tratta di un’ipotesi molto efficace in quanto prevedere la traiettoria dei frammenti è ancora più difficile rispetto a quella dello stesso asteroide. Un’altra idea è quella di colorare il corpo pericoloso così da modificarne la riflettività. In questo modo, sotto l’influenza della luce solare, l’asteroide devierà gradualmente dalla traiettoria iniziale.
Fino ad oggi tutti i progetti in ambito di sicurezza cosmica possono essere definiti “di strategia passiva” di osservazione e calcolo degli oggetti pericolosi. Ci sono al mondo una decina di progetti di diversi Paesi e organizzazioni che sono riusciti ad individuare 131 asteroidi potenzialmente pericolosi. La sigla PHO (potentially hazardous asteroids) indica asteroidi con un determinato raggio d’orbita, che incrociano la Terra molto da vicino. Partecipano al calcolo sia osservatori terrestri che spaziali, ad esempio la missione NASA WISE (Wide-Field Infrared Survey Explore). In Russia c’è oggi uno speciale gruppo di lavoro per le minacce spaziali del Consiglio dell’Accademia delle Scienze, con base nell’Istituto di astronomia. Lavorano secondo due direzioni: la spazzatura cosmica e il pericolo di asteroidi e comete. Uno dei suoi compiti è l’elaborazione di un programma per contrastare la minaccia spaziale. Presto, forse, questo tema occuperà un posto di rilievo nel programma spaziale russo, ha riferito il vice Premier Dmitrij Rogozin.
Fino ad oggi non c’è al mondo alcuna missione all’interno della quale si preveda un “attacco” agli asteroidi. La missione “Apophis” dell’Associazione scientifica S.A. Lavočkin, non ha ancora tempi precisi di realizzazione (oltre a quelli di avvicinamento di Apophis alla Terra).
Difficilmente una soluzione verrà trovata nell’incontro di San Pietroburgo. È comunque degno di nota che si sia deciso di discutere di questioni di cooperazione spaziale, anche al di fuori di un contesto militare. Ancora più importante è che tutto questo coincida con iniziative quali lo studio degli asteroidi come fonti di risorse minerarie. Si può affermare che la corsa allo spazio dopo un periodo di evidente stagnazione stia passando ad una nuova fase o si tratta solo di una moda temporanea? La seconda ipotesi sembra più realistica, ma la prima è senz’altro più interessante.
Fonte: http://italian.ruvr.ru