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Una replica che mostra come dovrebbe apparire, una volta terminato, l'M-Argo.



Si chiama Miniaturized Asteroid Remote Geophysical Observer o M-Argo ed è una “nanonavicella”, delle dimensioni di una banale valigia, al cui interno ci saranno unità cubiche standardizzate, simili ai più classici CubeSat, da 10 cm oltre a varie schede elettroniche e dispositivi. Considerabile come una grande CubeSat da 12 unità e grande 22 × 22 × 34 cm, l’M-Argo, sviluppato dalla Agenzia Spaziale Europea, avrà il compito di identificare gli asteroidi che si avvicinano alla Terra e che possono essere potenzialmente raggiungibili per un incontro ravvicinato, come spiega Roger Walker, uno dei ricercatori che sta supervisionando la tecnologia che si cela dietro il dispositivo. Una volta messo in orbita, questo CubeSat può utilizzare un proprio propulsore elettrico miniaturizzato per muoversi ed avvicinarsi agli asteroidi, qualcosa che rappresenta una novità in quanto un navicella così piccola non ha mai potuto viaggiare in maniera indipendente per andare incontro ad un oggetto spaziale, come ricorda lo stesso Walker. Proprio le dimensioni più piccole permetteranno di ridurre i costi. Quella relativa al mini propulsore elettrico non è l’unica tecnologia che caratterizzerà M-Argo: l’oggetto si avvarrà di un sistema di comunicazione a “banda X” ad alta frequenza grazie ad un apposita antenna e di un particolare meccanismo per l’orientamento dei pannelli solari in modo che siano esposti sempre verso il Sole. Proprio i pannelli accumuleranno il quantitativo di energia necessario per i sistemi elettrici per la propulsione nonché per la comunicazione. Alle missioni che dovranno far capo ad M-Argo stanno lavorando i membri di Gomspace, in Lussemburgo, e quelli del Politecnico di Milano. I tecnici hanno già identificato 148 asteroidi vicini alla Terra che potrebbero essere raggiungibili e tra questi cinque in particolare sono stati selezionati in quanto sembrano avere traiettorie promettenti per un avvicinamento. Per il lancio comunque c’è ancora tempo: fino ad aprile del prossimo anno i tecnici si concentreranno ancora sul design di M-Argo e un lancio dovrebbe essere previsto entro il 2023-2025.

Fonte: https://notiziescientifiche.it

 


 

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