Le attivita' dell'ufologia italiana richiedono l'uso della matematica, per esempio per calcolare velocita' oppure accellerazione di un velivolo si utilizzano delle formule note a tutti, come nella stima del moto rettilineo trovate su Wikipedia quello che puo' occorrere.
Per altri utilizzi invece si devono inventare formule ed algoritmi particolari, che non sono disponibili su Internet. La scheda elettronica Raspberry Pi Zero che l'Ansu utilizza per le indagini strumentali a basso costo si appoggia ANCHE su algoritmi, software, formule ed automatismi sviluppati in proprio. Un kit da 30 euro che scatta al passaggio di un oggetto in volo, lo riprende in video ed invia su Telegram il filmato non funziona certo per magia, ma deve disporre di meccanismi software ben bilanciati. Si possono comprare in rete dei sistemi simili prodotti da aziende terze, ma cosi' non si formano competenze, esperienze, capacita' di riparazione e possibilita' di ampia modifica delle risorse per adattarsi a situazioni oggi imprevedibili (la tipica "potenzialita di sviluppo").
Le formule e gli algoritmi di propria invenzione sono una risorsa strategica per la ricerca ufologica, che alcuni possono condividere ed altri tenere soltanto per sè. Quando il possesso di queste capacita' matematiche e di programmazione sono appannaggio di una sola persona ecco che quel personaggio è più indispensabile, ma se muore oppure abbandona l'ufologia gli sviluppi monopolizzati possono essere perduti.
Ne consegue che con il crescere delle capacita' operative dell'ufologia italiana, nei prossimi anni la conservazione o diffusione di formule ed algoritmi diventeranno una questione cruciale nelle strategie a lungo termine di un gruppo ufologico, capace di condizionare realizzazioni, strategie e rapporti di cooperazione. Un nodo che per alcuni diventerà cruciale?
Articolo del Webmaster dell'Ansu.