I Marines russi operano dalle navi d’assalto, infliggendo la ‘morte nera’ (come i Marines sono chiamati) sul campo di battaglia. Queste navi hanno rampe di sbarco a prua e a poppa. Truppe e materiali militari vengono caricati sulla nave attraverso la rampa di poppa, in porto, mentre la rampa a prua viene utilizzata per sbarcare truppe e attrezzature direttamente in acqua, o anche su terreno su un punto adeguato (lo scafo viene zavorrato per questa ragione). L’imbarcazione è in grado di sbarcare truppe e attrezzature con mare forza quattro. Una grande nave da assalto è in grado di imbarcare un battaglione rinforzato di marines così come 80 veicoli militari, in media una compagnia di marines e 12 veicoli blindati. Il Zubr (Bisonte in russo) è un hovercraft d’assalto in grado di coprire 1.000 miglia alla stessa velocità di un’auto e di sbarcare 360 truppe (o 10 veicoli corazzati da trasporto o 3 T-80 carri armati e 80 soldati) su quasi ogni spiaggia. La nave può fornire fuoco di copertura con salve di lanciarazzi, nonché dai sistemi d’artiglieria sei canne. La nave e le truppe sono protetti dagli attacchi aerei da quattro sistemi missilistici antiaerei Igla. Il Zubr è il più grande hovercraft del mondo e uno dei più veloci. Nei test è arrivato a 70 nodi (130 km/h), ma questa non è la sua velocità massima. La nave è propulsa da eliche azionate da turbine a gas dalla potenza combinata di 36000 hp e da quattro turbocompressori dalla potenza combinata di 24.000 hp, che sollevano la nave sulla superficie dell’acqua. Un pilota controlla il vascello con una cloche di tipo aeronautico.
Il Vena galleggiante.
A causa delle idiosincrasie delle loro operazioni, tutti i blindati della marina russa possono galleggiare. In realtà il BMP-3F (Flotta) è stato testato e ma non ha avuto l’approvazione per entrare in produzione. La MGTU Baumann (Moskovskij Gosudarstvennij Tekhnicheskij Universitet – Università Tecnica Statale di Mosca) ha vinto un concorso per compiere ricerche per creare il futuro veicolo da combattimento dei Marines. Questo veicolo dovrà soddisfare le esigenze del nuovo concetto di sbarco ‘oltre l’orizzonte’ di soldati ed equipaggiamenti: truppe e attrezzature sbarcate dalla nave a 15-40 km dalla riva. In relazione a ciò, il veicolo deve possedere ottime qualità marine. “In effetti questo deve operare come una veloce imbarcazione in mare e come veicolo corazzato a terra“, ha spiegato il capo progettista del Centro Scientifico di Produzione per l’Ingegneria Meccanica Speciale presso l’Università Baumann, Sergej Popov. “Il problema principale era che i Marines non hanno mai avuto un veicolo da combattimento proprio, e di conseguenza non c’era una chiara comprensione di come questo veicolo debba essere. Produrre un veicolo simile a una variante terrestre non aveva significato.“ I marines ancora utilizzano il BMP-3 standard. L’eccellente potenza di fuoco di questo veicolo data da un cannone da 100mm, un sistema lanciamissili, un cannone automatico da 30mm e una mitragliatrice, accompagna le sue scarse qualità marine. Dopo 30 minuti in acqua la tensione elettrica del BMP comincia a mancare. L’obice semovente galleggiante Vena fornisce una potenza di fuoco supplementare ai Marines. Il sistema di controllo del cannone da 120mm è automatizzato, e il computer è dotato di un sistema di navigazione per mappare il terreno calcolando i dati del tiro. L’alta potenza esplosiva dei colpi del Vena può essere paragonata alle munizioni da 152-155mm. Tra l’altro l’eroe di Stalingrado, il cecchino Vasilij Zaitsev, era un marine, un sergente maggiore di prima classe della Flotta del Pacifico. A 1942 Zaitsev aveva personalmente ucciso 242 camicie brune di cui 11 cecchini, nonché l’asso tedesco e capo della scuola dei cecchini Heinz Thorvald che fu inviato a Stalingrado per dargli la caccia. I cecchini sovietici addestrati da Zaitsev uccisero 1.106 soldati fascisti. Le armi letali dell’arsenale della marina sono gli stessi marines. Secondo una legge non scritta un marine deve essere pronto al combattimento in ognuno dei tre ambienti: terra, mare e aria. I marines sono il più piccolo di tutti i rami delle forze armate. Il numero totale dei raparti suddivisi in ciascuna delle flotte russe non supera i 12500 effettivi. Inoltre, una compagnia di marines è uguale a un reggimento standard. Per sottolineare il carattere elitario di questa unità, i marines hanno una propria uniforme: basco nero, giubbotto nero, camicia di marinaio, pantaloni regolari e stivali. L’obiettivo principale dei marines è stabilire una testa di ponte a terra. Inoltre, la ‘morte nera’ viene spesso chiamata a svolgere impegnative missioni di combattimento lontano dalla riva. Per esempio durante la presa di Groznij, nel 1995, un battaglione dei marines della Flotta del Nord fu inviato a prendere d’assalto il palazzo di Dudaev. La prima bandiera russa ad apparire sulla facciata del palazzo era sulla giacca da marinaio del Tenente Igor Borisevich.
Pubblicato la prima volta su Rossijskaja Gazeta.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Fonte: http://aurorasito.wordpress.com