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La Bielorussia ha ricevuto dalla Russia nuovi sistemi di difesa terra-aria. La conferma arriva dalla nuove immagini satellitari di Google Earth, aggiornate alla scorsa settimana. La consegna degli S-300 all’ultimo stato cuscinetto dell'Europa orientale, rientra nella Collective Security Treaty Organization che prevede l’unificazione delle difese aeree regionali in Russia, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.

La consegna dei sistemi S-300 rientra proprio nella prima fase del programma. La fase due prevede l'unificazione dei sistemi ed il loro adeguamento alle operazioni standard. Ciò consentirà la creazione di un sistema di difesa aerea su tutto lo spazio CSTO. Gli S-300 sono stati schierati in posizione difensiva nei pressi di Polatsk e Grodno, lungo i confini di Polonia e Lituania.

La tempistica è comunque curiosa. Da anni, la Bielorussia attendeva la consegna dei nuovi sistema da integrate nell’architettura difensiva. Le crescenti tensioni con la NATO, anche in vista del summit imminente dell’Alleanza in Polonia, hanno accelerato i tempi per la consegna.

L’S-300 è un sistema di difesa basato sull’intercettore 9M82M/9M83M, progettato per la difesa tattica contro bersagli ad ampio spettro come missili balistici, velivoli ed elicotteri. I missili si affidano ad un sistema inerziale con aggiornamento radio a metà percorso, mentre nella fase terminale ad un radar semi attivo. Gli S-300 sono ritenuti immuni alla maggior parte delle contromisure ECM occidentali. Una volta messi in linea, non richiedono manutenzione per almeno dieci anni.

Il sito di Polatsk (foto sotto), a meno di 50 miglia dal confine lettone, ospitava precedentemente batterie S-200. Oggi è invece in grado di lanciare 80 missili, anche se le foto satellitari dimostrano che le postazioni di tiro operative sono sedici. Il sito di Grodno, che ospita anche un radar di allarme precoce, ospita un singolo battaglione di sei Tels, cinque dei quali pronti al lancio. Sono in corso lavori per ospitare un secondo battaglione. Il sito di Brest, infine, dovrebbe ricevere un battaglione S-300 una volta conclusi i lavori nella struttura.

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

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