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La tecnologia dell’informazione ha già trasformato praticamente ogni aspetto della civiltà moderna. L’ascesa dell’intelligenza artificiale e della capacità dei sistemi di istruirsi anziché essere programmati, gli consente di svolgere compiti che nessun essere umano potrebbe compiere, avrebbe molta, se non più, influenza sulla proliferazione di computer e Internet. Il Wall Street Journal pubblicava un’intervista a Kai-Fu Li, ex-capo di Google in Cina e attuale CEO di Sinovation Ventures di Pechino, che confrontava le strategie di USA e Cina su ricerca, lo sviluppo e la diffusione dell’IA. L’assenza di ostacoli normativi e i monopoli istituzionali profondamente radicati in Cina le danno vantaggio sugli Stati Uniti. Mentre l’istruzione superiore statunitense produce più e migliori scienziati informatici specializzati nell’IA al momento, la Cina recupera terreno. In definitiva, per l’intelligenza artificiale, la nazione col maggior numero di dati per istruire i sistemi è la nazione che dominerà il campo. Qui, la Cina ha un vantaggio chiaro e incontestato. Dato che le aziende tecnologiche in Cina lavorano sull’intelligenza artificiale e distribuiscono le applicazioni al consumo pubblico, sensori, dati di input e complessivi in Cina per 1,3 miliardi di persone supereranno di gran lunga quelli accessibili alle società statunitensi. Li spiegava, su chi tra Stati Uniti e Cina fosse in testa sull’intelligenza artificiale: “Nell’Internet AI, algoritmo che formula raccomandazioni proficue per le persone in base alla cronologia di navigazione sul Web, Cina e Stati Uniti sono uguali. La Cina probabilmente andrà avanti perché ha più dati utenti. Nell’AI aziendale, in cui le aziende estrapolano i dati dei clienti per elaborare nuove idee su prodotti e migliorare i servizi o utilizzarli per monitorare i sistemi per renderli più efficienti o redditizi, gli Stati Uniti sono in vantaggio e probabilmente resteranno in vantaggio perché i dati aziendali sono correttamente archiviati e più utilizzabili per l’intelligenza artificiale. Nella percezione IA, o cose come riconoscimento facciale e altre interfacce biometriche, la Cina è avanti perché costruisce più sensori a basso costo e per usi più ampi, e probabilmente andrà avanti." L’intervista chiariva anche che mentre le aziende statunitensi e cinesi cercano di fare affari nei rispettivi mercati, Stati Uniti e Cina possono essere percepiti come “universi paralleli” in cui le società tecnologiche statunitensi e cinesi sono più adatte a fornire soluzioni e prodotti nei rispettivi mercati. In altre parole, a meno che le aziende cinesi non facciano ciò che le aziende nordamericane non possono fare, ci sono poche opportunità di fare affari negli USA e viceversa. Ad esempio, mentre Facebook e Google cercano di fare affari in Cina, il mercato è già saturo di aziende cinesi che fanno le stesse cose di Facebook e Google ed anche meglio. Viceversa, la sussidiaria Waymo di Google per i veicoli autonomi non ha analoghi in Cina, motivo per cui può fare affari con successo in Cina. Mentre il sistema istruttivo cinese e l’ecosistema imprenditoriale raggiungono gli Stati Uniti, sfruttare l’immenso bacino di risorse umane disponibile in Cina e l’immensa ricchezza di dati prodotti dai consumatori cinesi offrirà alle aziende cinesi un vantaggio innovativo. Considerando la rapida ascesa della Cina a potenza economica, militare e geopolitica sul proscenio globale, la sua capacità di contestare o anche più gli Stati Uniti in questa ultima corsa tecnologica non va sottovalutata. Entrambe le nazioni comprendono appieno le implicazioni economiche e persino militari dell’intelligenza artificiale ed hanno già apertamente iniziato a perseguire misure per prevalere.

La corsa agli armamenti degli Stati Uniti-Cina influenzerà il resto del mondo.
Questa corsa agli armamenti tecnologici non influenzerà solo Stati Uniti e Cina. La tecnologia che emerge da questa crescente concorrenza già influenza l’economia ben oltre Stati Uniti e Cina e continuerà a farlo man mano che l’IA maturerà. Li nell’intervista a WSJ discuteva dell’impatto che l’IA avrà su vari lavori. Spiegando quali lavori rischieranno di essere sostituiti dall’IA e quali al momento sono sicuri: “Servizio clienti, ma non di ogni tipo. Rimarrà il servizio clienti con un tocco umano di altissimo livello. Il telemarketing e le televendite spariranno. I lavastoviglie, raccolta della frutta, ispezione della linea di montaggio spariranno tutti. Anche i ragionieri, ma non 100%. Alcuni avvocati che si occupano delle compilazioni, saranno sostituiti. I lavori orientati alla creatività sono sicuri. Lavorare nelle costruzioni è sicuro. Le pulizie sono difficili per un robot e ogni casa è diversa, quindi è sicuro. Un altro esempio è l’avvento di auto e camion a guida autonoma. La logistica globale può essere trasformata con conducenti che perdono il posto e le società logistiche tradizionali sorpassate da start-up decentralizzate. Possiamo già vedere l’impatto che applicazioni come Grab e Uber hanno sui tradizionali servizi di taxi e spedizioni e possono facilmente immaginare come i veicoli senza conducente avranno un ulteriore impatto su queste industrie. Il potenziale dirompente dell’intelligenza artificiale nel trasformare l’economia del futuro è qualcosa a cui le nazioni di tutto il mondo devono prepararsi, posizionandosi per trarne vantaggio invece di esserne in svantaggio. Possiamo vedere come nel XX secolo il dominio statunitense su finanza, energia e tecnologia dell’informazione gli abbia permesso di affermarsi come unica superpotenza, uno status che viene solo contestato quando emergono nuove tecnologie e nuovi attori globali stabilendo parità o dominio sugli Stati Uniti in questi nuovi campi." Li descrive il sistema scolastico e politico di una nazione su tecnologia, innovazione e in particolare l’intelligenza artificiale, come creazione di ostacoli al progresso o accelerazione di ricerca e sviluppo. La crescente corsa agli armamenti tra Stati Uniti e Cina riguardo all’IA fornisce alle altre nazioni esempi di strategie e politiche che funzionano o che non funzionano. Come con altre tecnologie dirompenti che conferiscono alle nazioni potere immenso, se l’IA è monopolizzata da Stati Uniti o Cina, sarà inevitabilmente abusata. Ad esempio, le armi nucleari sono state prima monopolizzate dagli Stati Uniti e utilizzate liberamente sul Giappone e considerate come valide opzioni per le guerre di Corea e Vietnam fin quando emerse il deterrente nucleare sovietico e cinese. Per evitare che uno scenario simile riguardi l’intelligenza artificiale, è necessario trovare un equilibrio per evitare che le capacità crescenti vengano violate. L’intelligenza artificiale, insieme a biotecnologia e nuove tecnologie di produzione sono aree chiave che determineranno la forma del XXI secolo come finanza, energia e tecnologia dell’informazione caratterizzarono il XX secolo. Non è garantito che gli Stati Uniti dominino queste tecnologie cruciali, e quindi questo secolo come il secolo scorso. L’avanzata della Cina nell’IA è un perfetto esempio del perché.

Gunnar Ulson, analista geopolitico e autore di New York.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Fonte: http://aurorasito.altervista.org


 

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