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In Cina continua a calare il numero dei nuovi nati. Le ultime rilevazioni statistiche hanno portato alla luce dati piuttosto chiari. Nel 2018 il gigante asiatico ha infatti registrare il numero più basso di nascituri all’interno di un anno solare dal 1961.

La crisi delle nascite.
L’Ufficio Nazionale di statistica di Pechino ha stimato in 15,23 milioni i bambini nati nello scorso anno. Si tratta del terzo dato più basso dalla fondazione della Repubblica Popolare, nel 1949. Secondo solo a quello di 58 anni fa, nel bel mezzo del Grande Balzo in Avanti. Allora ci furono 11,87 milioni di nascituri ma la Cina stava attraversando una feroce carestia. Oggi, nel conclamato benessere che sta raggiungendo la Cina, le nascite calano nuovamente.

La pianificazione familiare non funziona.
Rispetto al 2017 in Cina c’è stata una contrazione della nascite pari all’11,6%: da poco più di 17 milioni agli attuali 15. La popolazione cinese ufficialmente si attesta a 1,395 miliardi di persone, ma all’appello mancano diversi cittadini delle campagne non ancora registrati per vari motivi. In passato, soprattutto in epoca maoista, fare molti figli era fondamentale nella pianificazione dello Stato. Ben presto il governo fu costretto alla retromarcia e all’imposizione, nel 1979, della politica del figlio unico. La pratica è cessata nel 2015, quando Pechino ha allentato la presa sulla pianificazione familiare.

Un futuro non roseo.
Attualmente la Cina si trova a fare i conti con l’invecchiamento della popolazione. Le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee. Per il 2029 è previsto il picco della popolazione, che raggiungerà 1,4 miliardi di persone. Ma entro il 2030 un quarto di questi avrà almeno 60 anni. Se consideriamo poi che nel 2018 il numero di individui in età lavorativa è sceso ad appena 4,7 milioni di persone, il quadro non è dei migliori. Le coppie cinesi, oggi, possono fare due bambini senza incorrere in tasse di alcun tipo. Il governo potrebbe però presto eliminare ogni limite per puntare alla crescita della popolazione.

Il motivo? Costi sempre più alti.
Ma perché la popolazione cinese continua a calare? Eppure la Cina sta crescendo economicamente. Il problema principale, escluse le errate politiche del passato, è proprio quello. Le famiglie che vivono nelle città devono fronteggiare costi sempre più alti. Mantenere un figlio è diventata un’impresa per molti genitori, figurarsi badare a due o tre bambini. Tra la formazione scolastica, vizi e spese varie, sempre più famiglie cinesi preferiscono rimandare il giorno in cui avranno un figlio. Sempre che decidano di averne uno. Il governo dovrebbe stimolare ulteriormente il mercato interno per dare respiro alla “classe media” che vive nelle megalopoli. Soltanto così, forse, la Cina può invertire una tendenza pericolosa.

Fonte: http://www.occhidellaguerra.it

 


 

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