L'interdizione aerea – in inglese: air interdicton (AI) o deep air support (DAS) –, è l'uso di attacchi aerei preventivi contro obiettivi nemici, che non costituiscono una minaccia immediata, per ritardare, disturbare o ostacolare il coinvolgimento nemico contro forze amiche. È una capacità fondamentale di praticamente tutte le forze aeree militari ed è stata condotta in conflitti fin dalla prima guerra mondiale.
Bombardamento aereo di cantieri ferroviari nazisti a Siena durante l'Operazione Strangle.
La definizione del DOD di "interdizione aerea" è:
(EN) «Air operations conducted to divert, disrupt, delay, or destroy the enemy's military surface capabilities before it can be brought to bear effectively against friendly forces, or to otherwise achieve objectives that are conducted at such distances from friendly forces that detailed integration of each air mission with the fire and movement of friendly forces is not required. Also called AI.»
(IT) «Operazioni aeree condotte per distogliere, disturbare, ritardare o distruggere le capacità militari di superficie del nemico prima che esse possano essere utilizzate efficacemente contro le forze amiche, o per raggiungere diversamente degli obiettivi che sono condotti a distanza tale dalle forze amiche che l'integrazione dettagliata di ogni missione aerea con il fuoco e il movimento di forze amiche non è necessaria. Chiamata anche AI.»
(DOD, DOD Dictionary of Military and Associated Terms)
Una distinzione è spesso fatta tra l'interdizione aerea tattica e strategica, a seconda degli obiettivi dell'operazione. Gli obiettivi tipici dell'interdizione tattica sono destinati a influenzare gli eventi rapidamente e localmente, ad esempio attraverso la distruzione diretta di forze o materiali in rotta verso l'area di battaglia attiva. Mentre gli obiettivi strategici sono spesso più ampi e più a lungo termine, con attacchi meno diretti alle capacità di combattimento del nemico, concentrandosi invece sulle infrastrutture, la logistica e altri asset di supporto del nemico. Il termine inglese "deep air support" fa riferimento al "close air support" (CAS) e indica la differenza tra i rispettivi obiettivi. Il supporto aereo ravvicinato, come il nome suggerisce, è diretto verso obiettivi vicini alle unità terrestri amiche, come attacchi aerei strettamente coordinati, a sostegno diretto dell'impegno attivo contro il nemico. Il supporto aereo profondo – o interdizione aerea – è effettuata più lontano dalla zona di combattimento attivo, basandosi più sulla pianificazione strategica e meno sul coordinamento diretto con le unità di terra. Pur essendo più strategica del supporto aereo ravvicinato, l'interdizione aerea non dovrebbe essere confusa con il bombardamento strategico, che non è correlato alle operazioni a terra.
Un A-7E della US Navy bombarda il ponte Hải Dương nel Vietnam del Nord nel 1972.
Storia.
Con l'interdizione aerea nella prima guerra mondiale, l'obiettivo era quello di isolare il campo di battaglia mitragliando e bombardando le linee di alimentazione nemiche. Gli obiettivi preferiti erano quindi linee ferroviarie, ponti e convogli di autocarri. A causa degli aeromobili e delle tecnologie delle armi ancora agli albori, ma anche della dottrina e delle tattiche aeree ancora non sufficientemente sviluppate, le missioni di interdizione aerea durante la prima guerra mondiale furono di limitata utilità. Il potenziale dell'interdizione è stato più chiaramente inquadrato e durante la seconda guerra mondiale fu una delle principali missioni delle forze aeree. Anche se le operazioni di interdizione aerea sono state condotte in tutti i teatri, le più analizzate, in particolare in lingua inglese, sono state quelle degli Stati Uniti e del Regno Unito contro l'Asse. In particolare, gli alleati hanno effettuati importanti sforzi di interdizione aerea nelle campagne in Nordafrica, Italia e Normandia. I territori di queste tre campagne erano notevolmente diversi in termini di meteo, terreno, infrastrutture di approvvigionamento e di trasporto del nemico e disponibilità di intelligence nei confronti del nemico. Come conseguenza di queste differenze, anche i risultati dell'interdizione aerea variarono. Il maggior successo è stato nel terreno desertico dell'Africa settentrionale, dove le forze dell'Asse usavano anche massivamente convogli navali vulnerabili e visibili sul mar Mediterraneo. La campagna italiana, al contrario, è stata caratterizzata da un terreno montuoso, da cattive condizioni meteorologiche e dalle corte linee di approvvigionamento tedesco. I diversi risultati di queste due campagne hanno insegnato a pianificatori delle missioni di interdizione diverse lezioni. L'interdizione aerea ha continuato a svolgere un ruolo importante nei conflitti dopo la seconda guerra mondiale. Essa è stata ampiamente utilizzata nei conflitti moderni come la Corea, il Vietnam, l'Iraq, nel bombardamento NATO della a Repubblica Federale di Jugoslavia del 1999, nonché nelle guerre tra Israele e gli Stati arabi in medio oriente. Ancora una volta le diverse condizioni locali e le restrizioni politiche hanno avuto un enorme effetto su come l'interdizione aerea è stata condotta e suo il grado di successo. In Vietnam, per esempio, la campagna di interdizione strategica nota come Rolling Thunder (1965-1968) è stata in gran parte senza successo. Il denso terreno della giungla, la scarsa conoscenza dei movimenti nemici e le restrizioni politiche sugli obiettivi colpiti hanno reso gli sforzi di interdizione largamente inutili. Il flusso di forniture e rinforzi provenienti dal Vietnam del Nord verso le loro unità nel Vietnam del Sud non è stato gravemente intaccato. Al contrario, gli sforzi di interdizione della coalizione durante la guerra del Golfo del 1991 hanno avuto un grande successo nell'isolare le unità irachene di prima linea dalle loro basi sulle retrovie. L'Intelligence, in gran parte derivata da satelliti o aerei, ha dato un quadro insolitamente chiaro alle posizioni nemiche e il terreno aperto del deserto ha facilitato le operazioni di interdizione. Gli obiettivi tipici delle operazioni di interdizione aerea sono quindi le linee di comunicazione e le infrastrutture di trasporto: strade, ferrovie, ponti, porti, aeroporti. Alcune operazioni di interdizione aerea sono state: Strangle (1943-'44), quelle in preparazione dello sbarco in Normandia (1944), Rolling Thunder (1965-'68), quelle contro il sentiero di Ho Chi Minh (1965-'72), Linebacker (1972), Desert Storm (1991), Allied Force (1999), Odyssey Dawn (2011) e Inherent Resolve (2014-in corso).
Fonte: https://it.wikipedia.org
Un aereo da interdizione, o interdittore, è un tipo di aereo da attacco che opera molto indietro rispetto alle linee nemiche, con l'esplicito intento di interdire gli obiettivi militari del nemico, in particolare quelli coinvolti nella logistica. L'interdizione aerea impedisce o ritarda le forze e le forniture nemiche dal raggiungere il fronte di battaglia.
Un Blackburn Buccaneer, esempio di aereo da interdizione.
Alcuni velivoli adatti all'interdizione:
BAC TSR-2
Blackburn Buccaneer
Dassault Mirage 2000D
English Electric Canberra
General Dynamics F-111
North American A-5 Vigilante
Panavia Tornado IDS
Saab 37 Viggen
SEPECAT Jaguar
Sukhoi Su-24
Sukhoi Su-34
Xian JH-7
Fonte: https://it.wikipedia.org