Nei mesi scorsi, la tensione accumulata tra Cina e India lungo la frontiera himalayana aveva raggiunto livelli preoccupanti. Ad un’altitudine media di 4.250 metri e per quasi 3.500 chilometri, a temperature quasi sempre al di sotto lo zero, si sono infatti registrati ripetuti scontri tra i soldati dei due Paesi stanziati nei territori contesi. L’escalation militare che per buona parte dell’estate ha impegnato Pechino e Nuova Delhi in continue provocazioni è terminata, di fatto, con l’ulteriore inasprimento del clima. I nodi non sono tuttavia ancora sciolti, e questo significa che i soldati continueranno a stanziare nella regione in vista di ulteriori ordini provenienti dall’alto. Abbiamo parlato di temperature polari. Proprio in virtù del pungente gelo, e come riportato dalla televisione di Stato cinese CCTV, alcune truppe cinesi di frontiera, in particolare quelle di stanza a Ngari, a oltre 5.000 metri sul livello del mare, hanno ricevuto una tuta esoscheletrica del tutto sui generis. Questa particolare tipologia di tuta “alla Iron Man” consente ai cinesi impegnati sul fronte di svolgere compiti che, a condizioni normali, non sarebbero in grado di adempiere. Quali? L’esempio più comune: trasportare rifornimenti pesantissimi evitando lesioni alla vita e alle gambe.
Una tuta speciale.
Ngari si trova nella regione autonoma del Tibet, nella Cina sud-occidentale. Le truppe di difesa del confine dell’Esercito popolare cinese hanno ricevuto una tuta molto simile a quella indossata dal supereroe Iron Man, la stessa che consente loro di svolgere compiti in ambienti difficili (al freddo e in alta quota) ma soprattutto in modo efficiente. Attenzione però, perché – ha aggiunto ancora la CCTV – durante una recente missione di consegna di rifornimenti, anche diversi soldati assegnati al comando militare dello Xinjiang hanno trasportato zaini carichi di acqua e cibo (20 chilogrammi) agevolati dalla suddetta tuta speciale. Come funziona? Semplice: in tal caso, ha spiegato un soldato alla tv cinese, e come evidenziato da Asia Times, il peso degli zaini viene trasferito ai telai delle tute esoscheletriche anziché alle gambe dei soldati. Il breve resoconto della televisione di Stato non ha fornito ulteriori dettagli tecnic
Le caratteristiche del kit.
Il quotidiano Global Times ha evidenziato che la tuta esoscheletro è particolarmente efficace in missioni come la consegna dei rifornimenti in aree impervie, il pattugliamento e il servizio di sentinella. A giudicare dalle immagini, dovrebbe trattarsi di tute esoscheletriche leggere e non motorizzate. Stiamo parlando di abiti utili ad alta quota. Per via della scarsità di ossigeno, infatti, il peso delle merci da trasportare “diventa” più pesante rispetto al loro peso effettivo (è solo una percezione). Il problema è che la resistenza umana diminuisce con l’aumentare dell’altitudine. Da questo punto di vista, una tuta simile può aiutare chi la indossa sia a risparmiare le energie fisiche che a proteggere le articolazioni. Sembrerebbe infatti che le truppe cinesi abbiano avuto (e abbiano) difficoltà ad adattarsi alle dure condizioni di alta quota, cosa che non ha invece sfiorato i loro rivali indiani. La Cina non è l’unico Paese che sta perseguendo sforzi nella tecnologia dell’esoscheletro. Secondo l’analista di ricerca Samuel Bendett, kit del genere verranno usati quasi sicuramente nella logistica del combattimento. D’altronde anche gli Stati Uniti stanno sperimentando, da diversi decenni, esoscheletri potenziati. Basti pensare che nel 2013 il Comando per le operazioni speciali degli Usa aveva annunciato un esoscheletro TALOS per l’assalto tattico. Una tuta, insomma, capace di garantire protezione e fornire agli operatori maggiore forza e resistenza.
Fonte: https://it.insideover.com