Nuove uniformi e computer in grado di gestire sofisticate nanotecnologie.
Sara' quasi invincibile? Di fatto sara' piu' 'letale' e preciso, in grado di sopportare condizione esterne al limite e capace di orientarsi e tenersi in contatto con la sua base costantemente
Entro il 2010 entrerà in azione il "guerriero del futuro", molto meno vulnerabile del suo predecessore, dotato di sofisticate apparecchiature satellitari per restare in contatto con il quartier generale. Sarà la nanotecnologia dunque a giocare un ruolo sempre maggiore nello sviluppo delle nuove generazioni di uniformi e equipaggiamenti dell'esercito.
Le nuove uniformi permetteranno alla pelle di respirare e saranno più leggere del 20% degli equipaggiamenti standard. La rivista Wired online dedica all'argomento una approfondita inchiesta. Da anni si parla di FFW (il Future Force Warrior), il soldato che potra' interagire con la tecnologia in modo diretto wireless e quel che piu' importa riducendo di due terzi il peso che attualmente e' costretto a portare con se.
Attualmente il bagaglio di un soldato tipo puo' arrivare a 50 chili munizionamento compreso, un bel peso in grado di rallentare i movimenti e in certe circostanze muoversi prima e con agilita' vuol dire portare la 'pelle' a casa. Oltre agli 8,7 miliardi di dollari, il Dipartimento della Difesa Usa ha di recente annunciato la sua intenzione di creare l'Istituto per la nanotecnologia militare.
E' previsto che l'istituto riceva 50 milioni di dollari. Uno dei punti piu' delicati e' creare un 'power budget', il pacchetto batterie in grado di rifornire i numerosi strumenti eletronici in dotazione, che sia contenuto in volume e peso.
Tra visori notturni, laptop collegato in Gprs, navigatori satellitari palmari, sistemi di trasmissione radio e in alcuni casi anche video, il numero degli optional alimentati a corrente e' salito negli utlimi dieci anni.
Le linee di tendenza degli eserciti occidentali prevedono un futuro contraddistinto da un numero sempre più limitato di soldati sempre più potentemente equipaggiati e con elevate possibilità di sopravvivere al combattimento. Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania già da qualche anno elaborano studi e tecnologie di questo tipo con le quali chiunque voglia continuare a garantirsi il diritto di operare al fianco degli eserciti più importanti dovrà familiarizzare.
Oggi, il prototipo di armatura più avanzato è opera del team di Homayoon Kazerooni, del laboratorio di ingegneria robotica e umana di Berkley. Il Lower Extremity Enhancer è costituito da due gambe che si attaccano alle anche e alle caviglie dell'uomo e che accompagnano il suo cammino. Questo scheletro metallico riesce a sopportare il suo peso, senza affaticare l'uomo, per 15 minuti.
Sono già previste più versioni, alcune mirate alla difesa, altre allo spostamento e al trasporto di materiale. Garcia immagina campi di battaglia dove i soldati, armati di Lower Extremity Enhancer, sono affiancati durante i combattimenti da robot totalmente autonomi.
Il futurologo Theodore J. Gordon, intervistato in America 2000, predisse: "I militari del duemila avranno a disposizione armi nucleari tattiche, della potenza di un kilotone, che saranno usate come adesso si usa la carabina. Il fucile, il revolver, la mitragliatrice sono destinati a scomparire perché ingombranti e di poca efficacia. Al loro posto verranno usati ordigni leggerissimi a energia guidata i quali spareranno onde elettromagnetiche mortali, e fasci di luce laser più potenti di qualsivoglia pallottola. La chimica fornirà speciali sostanze paralizzanti e capiterà che su un campo di battaglia intere armate potranno essere eliminate dal combattimento, trasformando i soldati in fantocci privi di forza e di volontà. Per il trasporto di uomini e armi verranno impiegati razzi, sicché si potrà trasportare una divisione dall'America all'Europa nel giro di venti-trenta minuti. L'aereo a motore nucleare, di autonomia pressoché illimitata, verrà usato sia per il trasporto che per il bombardamento e volerà a velocità ipersonica: dieci, quindici volte quella del suono".
La mimetica resiste ad agenti chimici, batteriologici e radiazioni ed inoltre impedisce la fuoriuscita del calore corporeo, rendendo invisibile il soldato ai raggi infrarossi.
Qui sopra, il sensore GPS che indica la posizione del soldato al suo comandante.
Sopra: il computer palmare in dotazione a ogni componente della squadra.
Sopra: il tablet pc con il quale il comandante coordina l'azione sul campo.
Fonte: http://www.rai.it