Di fronte al fallimento evidente dei negoziati con gli Stati Uniti sulla questione dello schieramento europeo dello scudo missilistico e dei cacciatorpediniere dotati di missili SM-3 per le forze navali della NATO e del Giappone, leader politici e militari della Russia come Dmitrij Rogozin e Leonid Ivashov, hanno citato più volte, negli ultimi mesi, la necessità per la Russia di creare un sistema navale con capacità ABM. Gli studi sono già stati avviati e l’inizio della costruzione della prima nave è prevista per il 2016. Il programma nella sua definizione attuale prevede la costruzione di sei cacciatorpediniere che saranno schierati globalmente. Come Roman Trotsenko specifica, se la configurazione del sistema antimissile non è stata decisa, si può legittimamente pensare che il missile intercettore apparterrà alla serie S-000 e sarà molto probabilmente un missile del tipo S-500. I sistemi S-000 sono stati progettati fin dall’inizio per l’uso comune da parte della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare sovietiche. Una versione navale del famoso sistema S-300, l’S-300FM Fort-M è attualmente operativa, ma con solo capacità antiaeree. I sistemi S-500 sono progettati per eseguire l’intercettazione di obiettivi balistici endoatmosferici. Oltre alla scelta del sistema antimissile, si pone la questione della piattaforma. Il sito Intelligence RusNavy ha lanciato una riflessione su questo, e perciò non ci tornerò!
Questi sono giorni cruciali per il futuro dell’industria aerospaziale russa, come a giugno, dopo le dichiarazioni del 10 e 11 giugno del primo ministro e del presidente russi sul programma PAK-DA, il bombardiere strategico russo di V° generazione. Il PAK-DA è il progetto del futuro bombardiere russo per sostituire la flotta di Tu-22M3, Tu-95MS e Tu-160. L’aviazione strategica russa è attualmente composta da 32 bombardieri Tu-95MS-6, 31 bombardieri Tu-95MS-16 e 13 Tu-160. Sono in grado di trasportare più di 850 missili da crociera a lunga gittata. Nonostante la riluttanza del Viceprimo ministro Dmitrij Rogozin, molto critico nei confronti del progetto, il presidente e il primo ministro russi hanno annunciato il lancio del programma. Di fronte alla posizione di Dmitrij Rogozin, i sostenitori del PAK-DA sottolineano il fatto che un bombardiere strategico non è anacronistico nell’era nucleare e dei droni: un bombardiere strategico può trasportare munizioni convenzionali e non-nucleari, e servire da forza di proiezione. La sua capacità di rimanere in volo per diverse ore permette di mantenere un “pattugliamento aereo nucleare armato” per garantire la deterrenza nucleare durante le tensioni diplomatiche e militari. Si tratta di un elemento complementare ai missili terrestri e navali, dimostrando a un potenziale aggressore la determinazione della Russia ad usare armi nucleari in caso di attacco: si tratta di mostrare la sua “colt nucleare sguainata“, l’ultimo passo prima del lancio effettivo di un attacco. Ovviamente, degli “esperti” occidentali [e soprattutto francesi, ce ne sono molti in tutti i settori...] hanno subito applaudito la posizione di Rogozin e criticato le decisioni del Presidente e del Primo Ministro russi, come ha fatto l’inarrivabile Pavel Felgenhauer, ma qui ci si sorprende dall’essere ancora sorpresi! “Il lavoro di progettazione di questo velivolo è cominciato in Russia. Si è già stimato che il velivolo potrebbe essere creato nel 2025, ma ora si parla già del 2020“, ha detto Aleksandr Sharavin, direttore dell’Istituto per l’analisi politiche e militari russo, nel corso di una tavola rotonda del 25 luglio sulla creazione di un futuro sistema aereo per l’aviazione a lungo raggio d’azione [PAK-DA]. I prototipi del bombardiere di quinta generazione saranno prodotti nel 2018-2020, ha stimato da parte sua Igor Korochenko, direttore della rivista nazionale di difesa. “Secondo gli esperti, la Russia costruirà diversi prototipi tra il 2018 e il 2020, per avere 35-40 bombardieri strategici operativi nel 2025 o 2030“, ha osservato Korochenko. Da molti anni, i modelli 3D del futuro PAK-DA circolano sul web, ma è difficile dire quale sarà l’aspetto del bombardiere e quali saranno le sue caratteristiche. Secondo diverse fonti, le caratteristiche e la scelta delle soluzioni tecnologiche sono già state scelte. Va notato che il costruttore certamente sarà Tupolev e sarà sviluppato a Kazan, nel Tatarstan, sottolineando il carattere strategico di questa repubblica, dove convivono cristiani e musulmani, per la Russia. I recenti attentati che hanno preso di mira i leader religiosi musulmani in Tatarstan, assumono una risonanza più forte! Il PAK ci sarà, e decollerà dal tavolo da disegno [o meglio dal suo schermo CAD] senza offesa per gli Ariel Cohen di ogni pelo; degno discendente del velivolo che può essere considerato il primo bombardiere strategico nella storia, che era russo e che celebrerà il suo centenario nel 2013: L’Ilija Murometz. Mentre l’immaginazione occidentale associa il bombardiere strategico alla Boeing e agli Stati Uniti, si può parlare di una cultura – centenaria – del bombardamento strategico del mondo russo-sovietico.

Fonte: http://aurorasito.wordpress.com

 

 

La Russia potenzia una componente aerea delle forze strategiche. Nel sistema di aviazione militare si diffondono bombardieri modernizzati e dotati di nuove armi. Questi missili aumenteranno le capacità dell'aviazione su lunghe distanze, garantendo la loro applicazione in una vasta serie di operazioni militari.

Nel febbraio 2012, l'aviazione militare russa ha ricevuto il primo bombardiere modernizzato Tu-22M3M. Questi aeroplani, equipaggiati con nuove armi e attrezzature, saranno un elemento importante della potenza aerea militare nazionale negli anni venti e trenta. Insieme al Tu-22M, in Russia continua l'aggiornamento degli aerei Tu-160 e Tu-95MC.

L'aviazione su lunghe distanze (DA) viene considerato il settore più flessibile nella triade nucleare. La possibilità di utilizzare diversi mezzi di attacco e, di conseguenza, la possibilità di distruggere i più svariati obiettivi e la capacità di mutare obiettivo anche dopo l'avviamento, fanno dell'aviazione su lunghe distanze uno strumento universale.

Oggi, alla base del sistema militare dei bombardieri pesanti Tu-95 e Tu-160 stanno il missile alato Kh-55, creato all’inizio degli anni ottanta, e i suoi prodotti derivati. Il Kh-55 basilare, con una parte termo-nucleare da combattimento e una misura di volo fino a 2500 km, è uno strumento da guerra nucleare piuttosto flessibile: la deviazione circolare possibile è minore di venti metri in combinazione con una potente carica (200 chiloton), permettendo a questi missili, verosimilmente, di distruggere obiettivi altamente protetti in maniera dettagliata al centimetro.

Per i conflitti non nucleari è stata realizzata una versione di questo missile, famosa sotto il nome di Kh-5, dotata di una parte da combattimento capace di portare 400 kg di esplosivo. La lunghezza del volo si riduce di 500-600 km a causa del grosso peso di tale parte non nucleare. Il Kh-55 sarebbe potuto diventare uno strumento universale per l’aviazione su lunghe distanze, ma con la caduta dell’Unione Sovietica la sua produzione è stata estremamente circoscritta.

Come arma da bombardamento pesante piena di opportunità è stata vista la coppia di missili Kh-101 e Kh-102. Il Kh-101 ha una parte da combattimento non nucleare, mentre il Kh-102 ha una “carica speciale”. Questi missili subsonici hanno una velocità di crociera di 200 metri al secondo, fino ad un massimo di 270. La deviazione circolare possibile del Kh-101 è di 10 metri, permettendo di annoverarla tra le armi ad alta precisione. La distanza del volo di questo missile supera i cinque mila chilometri, permettendogli di non essere visto né intercettato.

Questo missile è stato testato di recente e ancora il numero di Kh-101 in uso dall’aviazione militare è relativamente basso. Tuttavia, l’aggiornamento è in corso.



L’assassino delle portaerei.

Uno dei compiti principali dell’aviazione nazionale su lunghe distanze è sempre stata la distruzione di obiettivi marittimi di un possibile avversario, in primo luogo quelli americani. Una tale attenzione per le portaerei è evidente: le portaerei vicine ai confini russi con a bordo 30-50 aerei solo d’assalto sono un’arma strategica. La loro neutralizzazione in caso di un ipotetico conflitto sono un obiettivo di primo piano.

Una fondamentale arma contro le navi oggi è l’applicazione del missile alato Kh-22, tratto dai bombardieri Tu-22M3, creata alla fine degli anni sessanta. Avendo una velocità molto elevata, una lunga durata in volo e un carico capace, il Kh-22 sinora è stata un’arma efficace, ma nei prossimi anni tutti i missili di questo tipo saranno considerati obsoleti.

Secondo le informazioni attuali, in sostituzione del Kh-22 dovrebbe essere creato un missile, il Kh-32, molto simile al predecessore per le sue caratteristiche di base. La velocità massima dovrebbe essere intorno ai quattromila chilometri all’ora, distinguendosi leggermente dal precedente modello, mentre dovrebbe crescere la distanza di volo: da 450-600 a 800-1000 chilometri. La sua comparsa insieme alle altri armi è prevista entro il 2020.

Realizzare una tale distanza di volo è possibile solo mediante un collimatore esterno di designazione del bersaglio che automaticamente sottintende la necessità di scioglimento di insiemi di missili e/o aerei specializzati, che non sono rimasti nell’aviazione russa dopo l’esclusione del Tu-95PTs. Non resta che sperare nella soluzione di tali questioni per quando il nuovo missile entrerà negli armamenti.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

Ecco il video del test di un missile cruise russo a propulsione nucleare, si vede il missile in volo alimentato dal reattore nucleare dopo l’accelerazione impressa al sistema dal booster. La traduzione aiuta a capire le dichiarazioni di Putin.

 

 

Fonte: http://www.geopoliticalcenter.com

 

 

La Russia iniziava lo sviluppo di armi strategiche invulnerabili ai sistemi di difesa missilistica nemica, annunciava il Presidente Vladimir Putin nel messaggio annuale ad entrambe le camere dell’Assemblea Federale (Parlamento russo: Duma di Stato e Consiglio della Federazione Russa). Alcuno dei partner stranieri prese sul serio la Russia fin quando non sviluppò sistemi d’arma all’avanguardia, ma ora dovrebbero farlo e ascoltare ciò che dicono i leader russi, avvertiva il presidente. “Non abbiamo fatto mistero dei nostri piani, ne abbiamo parlato apertamente, prima di tutto per richiamare i nostri partner al dialogo. Era il 2004. Sorprendentemente, nonostante tutti i problemi che dobbiamo affrontare nell’economia, nella finanza, nell’industria della Difesa e nelle Forze Armate, la Russia è rimasta e rimane la maggiore potenza nucleare, e nessuno voleva parlare con noi, nessuno ci ascoltava, ma ora ci ascoltano“, ha detto Putin. Il presidente mostrava le immagini di nuove ed avanzate armi delle Forze Armate russe. “Questo tipo di armi non ha pari al mondo, dichiarava il presidente, osservando che quando altri Paesi avranno un simile arsenale, Mosca avrà già sviluppato “qualcosa di nuovo”.

“La Russia non minaccia nessuno“.
Allo stesso tempo, il presidente sottolineava che “il crescente potenziale militare della Russia non minaccia nessuno. Il crescente potere militare della Russia è una solida garanzia di pace sul nostro pianeta, perché questo potere mantiene e continuerà a mantenere l’equilibrio strategico e di forze nel mondo, fattore chiave della sicurezza internazionale dalla Seconda guerra mondiale ad oggi“, osservava Putin. Tutti questi compiti sono eseguiti “nell’ambito degli accordi in vigore nel campo del controllo degli armamenti. Non abbiamo violato nulla”, sottolineava il presidente.

Sistema missilistico Sarmat.
Durante il discorso, Putin mostrava le immagini del nuovo sistema missilistico Sarmat, che ha gittata illimitata e può trasportare testate nucleari, anche ipersoniche. “Nessun sistema di difesa missilistica è d’ostacolo al Sarmat“, dichiarava aggiungendo che il nuovo missile intercontinentale pesa oltre 200 tonnellate.

 

 

“Come una meteora”.
Un altro dei missili rivelato dal capo di Stato russo è l’Avangard, capace di raggiungere velocità ipersoniche e di manovrare negli strati densi dell’atmosfera terrestre. L’Avangard “sarà come una meteora“, avvertiva. 

 

 

Sistema ad energia nucleare.
È anche iniziato lo sviluppo di un piccolo sistema ad energia nucleare con cui saranno equipaggiati sottomarini e missili da crociera. Con questi motori, i missili da crociera non avranno limiti nei sistemi di difesa missilistica e avranno una gittata illimitata.

Sistema Kinzhal.
In uno dei video veniva anche mostrato il sistema Kinzhal (Daga). Putin indicava che il sistema è in servizio nelle basi aeree del distretto militare meridionale da dicembre. “Le caratteristiche tecniche e di volo del velivolo vettore consentono al missile di essere portato sul punto di lancio in pochi minuti“, dichiarava il presidente. “Allo stesso tempo, il missile che vola a velocità ipersonica superando di 10 volte quella del suono, manovra in tutte i segmenti della traiettoria di volo“, aggiungeva il presidente. “Ciò gli consente di violare tutti i sistemi di difesa antimissile e antiaerea esistenti e, credo, futuri, trasportando testate convenzionali e nucleari a 2000 chilometri di distanza“, precisava.

 

 

Sottomarino senza equipaggio.
Putin annunciava anche la creazione di un sottomarino senza equipaggio per grandi profondità e rotte intercontinentali. “La sua velocità supera più volte quella di tutti i sottomarini, siluri e navi di superficie“. “È fantastico“, notava il presidente. Ai confini della Russia, è stata creata una “area unica per la radiolocalizzazione del sistema di allarme d’attacco missilistico“, annunciava il presidente. E spiegava che 80 nuovi missili balistici intercontinentali sono entrati in servizio nei diversi rami delle Forze Armate russe. Mentre 12 divisioni di missili strategici sono state equipaggiate coi missili balistici intercontinentali Jars.

 

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

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