Le strutture mobili delle Forze Missilistiche Strategiche diventeranno ancora più difficili da scorgere per eventuali nemici. Nel 2013 entreranno in funzione delle nuove apparecchiature in grado di simulare gli impianti di lancio.
l Ministero della Difesa ha spiegato che questa nuova tecnologia permetterà di incrementare la difesa della componente personale e delle armate dagli attacchi di un presunto nemico.
I nuovi apparecchi consentiranno di tenere nascosto lo spostamento dei complessi missilistici sulle posizioni da campo. Essi sono in grado di alterare le tracce reali e crearne di false che conducono a posizioni ed obiettivi finti. In internet, nel blog delle Forze Missilistiche Strategiche, sono già comparse le foto di questa nuova tecnologia.
La “MIOM 15M69”, questo il nome della nuova macchina per il camuffamento tracce, è pensata per un equipaggio di sette uomini. Può portare a termine missioni congiunte con i complessi missilistici mobili “Jars” e “Topol-M”, oppure missioni individuali. Ogni macchina è equipaggiata con una motolivellatrice in grado di tracciare false piste, e con un container il cui scopo è imitare da un punto di vista visuale e termico i sistemi di lancio missilistici.
Una sola MIMO simula un’intera divisione missilistica con sei sistemi di lancio. Nonostante simili caratteristiche, le informazioni del Ministero della Difesa non sono state accolte con entusiasmo da tutti gli esperti. Per esempio Viktor Branec, osservatore militare del giornale Komosmolskaja Pravda, ha espresso dei dubbi sull’effettiva necessità di finanziare questo tipo di congegni:
La domanda è la seguente: quanto è importante tutto questo attualmente? Adesso bisognerebbe investire ogni centesimo in missili reali e non in “Topol’” o “Jars” gonfiabili. Abbiamo delle serie difficoltà a completare i missili che andranno a sostituire i vecchi, quei missili di cui abbiamo prolungato di tre-quattro volte il periodo di garanzia.
Probabilmente l’esperto ha i suoi motivi per nutrire dei dubbi, tuttavia è pur vero che sia necessario nascondere i missili già presenti nell’esercito. La pensa così Viktor Litovkin, redattore responsabile del giornale Nezavisimoe voennoe Obozrenije:
Nell’accordo New START è stata definita anche l’area di posizionamento per i complessi missilistici mobili, che è di 50 chilometri quadrati. Ma non sono state stabilite delle coordinate puntuali. Gli americani stanno sviluppando il “Promt Global Strike”, un sistema che gli permette di sferrare un rapido attacco verso qualunque obiettivo del pianeta Terra, e i loro missili non nucleari superano già le 4mila unità. Non si esclude che tali missili possano colpire anche le Forze Strategiche Nucleari di deterrenza. E’ necessario mascherare i nostri complessi missilistici affinchè non cadano sotto questi colpi.
Il riarmo delle formazioni missilistiche mobili procede secondo i piani, non solo per quel che concerne la tecnologia ingegneristica, che entro il 2012 fornirà alle truppe missilistiche quasi 20 unità. Secondo i dati del Ministero della Difesa a settembre erano già stati ultimati per un quarto i moderni complessi missilistici “Jars” e “Topol”, dotati di missili balistici di quinta generazione.
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Fonte: http://italian.ruvr.ru