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Venerdì scorso il ministro della Difesa russo, Sergey Shoygu, ha chiesto all’industria privata e a quella controllata dallo Stato di sostenere le tre componenti militari russe in caso di conflitto. Secondo quanto riferito dalla stampa, società quali Gazprom, LUKoil e Rosneft devono essere pronte a soddisfare le richieste emanate dal sistema di Difesa, producendo e stoccando in anticipo le quantità di carburante destinate alle unità di Forze Armate.

 

1 ottobre 2013

Nel piano di preparazione alla guerra rientrano anche le società di trasporto e i produttori di energia, come l’azienda ferroviaria RZD e quella idroelettrica RisHydro. Il ministro Shoygu, generale dell’esercito, ha inoltre parlato della costruzione di un Centro Nazionale di Difesa che dovrà sorgere a Mosca e che in caso di guerra assumerà le funzioni di quartier generale del Comando Supremo. Il Centro avrà il compito di monitorare l’intero territorio nazionale, coordinando le attività operative delle tre forze armate, delle unità di reazione rapida e delle componenti navali, aeree e terrestri che costituiscono l’arsenale nucleare russo. La Russia sta imprimendo una notevole accelerazione al processo di modernizzazione e riorganizzazione delle Forze Armate, con uno stanziamento che entro il 2020 toccherà la cifra record di oltre 660 miliardi di dollari.

Per l’Aeronautica Militare il ministero della Difesa ha previsto l’aggiornamento di tutte linee di volo ritenute strategiche e l’acquisizione di 1.500 nuovi velivoli: 350-400 caccia, 100 aerei da trasporto, 140 da addestramento e 800-900 tra elicotteri e droni; per l’Esercito, che nell’arco di qualche anno disporrà di una componente missilistica tattico-strategica distribuita in tutto il territorio (RS-24 Yars, Bulava e Iskander M), sono in cantiere 750 nuovi mezzi pesanti e corazzati ed è già in programma un piano di ristrutturazione che prevede la creazione di un parco tank fatto di soli T-72 e T-90. Infine, mentre le cinque Flotte della Marina Militare sono attesa di ricevere 24 sottomarini e 54 unità di superficie, per la difesa aerea è prevista in una rete missilistica distribuita lungo tutti i confini nazionali, sistemi d’arma a lunga, media e corta gittata composti da batterie S-350E Vityaz, S-400 Triunf e S-500 Samoderzhets.

Fonte: http://www.analisidifesa.it

 


 

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