Un materiale che tende ad imitare l’azione delle radici dei cactus per conservare l’acqua in ambienti molto aridi è stato sviluppato da un gruppo di scienziati. Lo studio, pubblicato su ACS Macro Letters, è stato analizzato in un articolo di presentazione sul sito della American Chemical Society. Le modalità con le quali i cactus, una specie di pianta del deserto che riesce a sopravvivere per molto tempo senza acqua, condizione che si verifica facilmente in questi ambienti molto aridi, conservano i liquidi all’interno delle proprie radici sono state da sempre oggetto di studio da parte di scienziati, interessati proprio alle specifiche modalità di conservazione dell’acqua per lunghi periodi. Queste piante sono in grado di assorbire rapidamente l’acqua della pioggia, anche quella che penetra solo per qualche centimetro nel suolo. Durante i periodi di siccità e di forte aridità, le radici tendono a disidratarsi e a restringersi. Queste azioni creano dei vuoti d’aria che impediscono all’acqua di disperdersi nel terreno. Nei tentativi di replicare queste caratteristiche, Sang Joon Lee, Hyejeong Kim e Junho Kim hanno utilizzato fibre di cellulosa agarosio, cyrogel e microparticelle unr costruire un gel di forma cilindrica ed una struttura che imita la composizione stratificata della parte esterna delle radici del cactus. Questo materiale ispirato alla radice del cactus (cactus root inspired material, CRIM) può essere anche “regolato” per andare incontro a particolari esigenze. Per esempio, aggiungendo un maggior numero di microparticelle idrorepellenti si può separare l’acqua dall’olio.
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