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Questo è il sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Studi Ufo - A.N.S.U.

Ecco qui una cosa molto simpatica e istruttiva:  come realizzare dei veri ologrammi senza laser né pellicola, rigorosamente "a mano"...  La tecnica è assai semplice, ma va applicata con cura.

 

 

Cosa serve.

Procuratevi una lastrina trasparente di plexiglas o perspex (ottime le custodie dei CD!) oppure, indifferentemente, una lastrina quadrata di metallo scuro di circa 10 o 15 centimetri di lato (per queste, adatte ai più esperti, suggeriamo i raschietti d'acciaio scuro acquistabili in ferramenta). Per chiarezza nelle nostre illustrazioni ambedue i tipi sono in grigio. Poi vi servirà uno di quei pezzi inclusi nei set di compassi da disegno, quello che ha le punte metalliche su ambedue i bracci (anziché l'ago da una parte e la matita dall'altra parte) e la rotellina di apertura nel mezzo. È necessario che sia di buona qualità, stabile e con le punte di acciaio dure e molto aguzze.

 

 

La tecnica.

Vicino al lato della lastrina incidete con un ago del compasso una figura semplice (nell'esempio a destra una piccola V) poi aprite il compasso tramite la rotellina ad una distanza di 5 cm fra le due punte.  Ora mettete una punta all'inizio di uno dei bracci della V, e con l'altra punta tracciate delicatamente un semicerchio sulla lastra, come nella figura. Il graffio deve essere ben visibile ma non profondo, e se esposto ad una sorgente di luce puntiforme o alla luce del sole deve avere i bordi brillanti e netti, non polverosi. Adesso, avendo cura di non modificare la distanza tra le punte del compasso, mettetelo in un punto circa un millimetro dopo il primo lungo la figura (della V, nell'esempio) e tracciate un altro arco parallelo al primo. Proseguite a fare graffi così, mettendo ogni volta la punta che fa da perno in un punto successivo, lungo tutta la figura. Le incisioni si intersecheranno: si badi a non perdere il contatto della punta che fa da perno, e a metterla ad intervalli regolari. Alla fine avrete una superfice che sembrerà "sabbiata", piena di graffi che si incrociano in molte direzioni:  questa è la figura di interferenza che contiene l'informazione olografica. Se la lastra anziché metallica fosse trasparente, sarà meglio mettervi dietro qualcosa di scuro o, meglio ancora, dipingerne il retro con vernice nera.

 

 

Vedere l'ologramma.

Per vedere il risultato osservate la lastra alla luce del sole. Tenendo la lastra all'altezza del petto con il vertice della V verso di voi, giratevi verso il sole e inclinate piano la lastra in tutte le direzioni, sinché individuerete qualcosa di luminoso nella figura. Vi appariranno come delle piccole stelline, come una costellazione di punti luminosi con la forma del disegno (la V nell'esempio). Questo è l'ologramma!  Più saranno vicini i punti lungo la figura nei quali avrete puntato il compasso per tracciare i graffi, e più l'ologramma sembrerà fatto di linee solide anziché di puntini. Se vista con entrambi gli occhi aperti, l'immagine sembrerà fluttuare in profondità nella lastra.  Potete anche tenere la lastra sottosopra (con la figura lontana e i graffi verso voi) e in tal caso l'immagine olografica fluttuerà sopra la lastra anziché al di sotto. Naturalmente il disegno della "V" è solo un esempio per iniziare: una volta padroni della tecnica potrete realizzare figure più complesse. Ed ora una precisazione importante: la profondità virtuale dell'immagine dipende dalla distanza fra le punte del compasso:  una apertura di 3 cm farà fluttuare l'immagine 3 cm sotto la superficie. Questo significa, tra l'altro, che potrete anche creare immagini complesse con parti fluttuanti a diversa altezza...
Buon divertimento!

XmX

 

Fonte: http://www.xmx.it

 


 

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