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Ormai parlare di guerra nucleare non è più un tabù, soprattutto da quando Donald Trump ha assunto la presidenza degli Stati Uniti e le tensioni con Russia e Corea del Nord hanno reso di fatto “normale” parlare di uso di testate atomiche.

Non deve quindi sorprendere che negli Usa, i media si preoccupino di capire cosa possa succedere in caso di conflitto con altre potenze nucleari. Le possibilità non sono enormi e non siamo certo di fronte al’eventualità di una guerra atomica. Tuttavia l’opinione pubblica è sempre più interessata a un problema che, fino a qualche anno fa, sembra assai più remoto.

Proprio per questo, la Cnn ha realizzato un reportage dalla base delle forze Usa da cui sarà diretto il Paese in caso di guerra nucleare. Se accade l’impensabile, scrive il sito del canale americano, “il presidente Donald Trump farà affidamento su una struttura sotterranea sicura in una base nel mezzo degli Stati Uniti“, più precisamente la base Offutt in Nebraska.

È il generale John Hyten, il comandante del comando strategico statunitense, a essere il vertice di questa struttura. “Le nostre risposte strategiche sono sempre pronte a rispondere e tutti dovrebbero saperlo”, ha detto Hyten alla Cnn in un’intervista all’interno del cosiddetto “Battle Deck“, indicando che gli Usa sono pronti a rispondere a ogni tipo di minaccia di qualunque tipo.

Hyten è responsabile dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti e sovrintende una struttura composta da oltre 184mila addetti, sia militari che civili. Tutti hanno l’obbligo di essere in allerta 24 ore al giorno, sette giorni su sette in caso di un attacco missilistico contro gli Stati Uniti. E lo stesso generale, se arriva quel momento, deve essere pronto ad entrare immediatamente in azione.

La base nel Nebraska osserva ogni missile lanciato in ogni parte del mondo. Il suo è un monitoraggio costante e universale in cui non sono solo le testate nucleare a rappresentare oggetto di studio. Tanto è vero che la stessa troupe della Cnn è stata allontanata nel momento in cui è arrivato il segnale di avvertimento di possibili lanci di missili russi in Siria. Non eravamo sull’orlo di una catastrofe nucleare, ma evidentemente per l’America quello già rappresenta un fattore di sicurezza nazionale.

Il rapporto fra Hyten e il presidente Trump è diventato, nel tempo, molto forte. Come riporta lo stesso generale che sovrintende a Stratcom, il capo della Casa Bianca fa spesso domande al comandante anche sul procedimento in caso di guerra. “Mi fa delle domande molto difficili, vuole sapere esattamente come funzionerebbe“, ha detto Hyten. “L’impiego della forza militare è sempre una decisione difficile per qualsiasi Presidente e non vi è alcuna decisione più difficile dell’impiego di armi nucleari, ecco perché pone così tante domande”. E non a caso il Comando strategico ha un aereo sempre disponibile su una pista vicino a dove si trova Hyten proprio per essere condotto il più velocemente dove è richiesto e consigliare il Presidente sulle opzioni di attacco nucleare qualora gli Usa fossero sotto attacco.

L’intervista rilasciata da Hyten alla Cnn ricorda a tutti che la guerra nucleare, per quanto di difficile (e si spera improbabile) realizzazione, è un rischio estremamente serio. La retorica bellica degli attuali leader coinvolti in questa corsa alla bomba atomica è pericoloso e deve far riflettere. Tutte le superpotenze hanno aumentato il livello dei propri arsenali, migliorandoli e ottimizzandoli. Altri Paesi sperano di raggiungere presto la capacità di poter arricchire il materiale per creare un proprio arsenale. Ed esistono aree del mondo, soprattutto in Asia, dove il rischio di utilizzo di queste armi non è stato remotissimo.

E ci sono Stati che hanno ormai messo in serio dubbio la supremazia americana sull’uso dell’atomica e che nei prossimi decenni potrebbero anche superare Washington. ”Siamo sempre stati in testa al mondo quando si è trattato di tecnologie critiche, lo siamo ancora oggi e tutti dovrebbero saperlo”, ha affermato il generale. “Ma la domanda è se tra 10 anni saremo ancora in vantaggio, ed è quello che mi preoccupa”. Il gioco delle potenze atomiche sta cambiando.

Fonte: http://www.occhidellaguerra.it

 

 

 

 

 

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