CINA - Ieri è stato riferito che la Cina, che al momento non soffre di mancanza di cibo, stà accumulando enormi scorte di riso. Lo scorso anno, il paese ha misteriosamente importato una quantita' di riso quattro volte superiore rispetto agli acquisti del 2011: esperti delle Nazioni Unite non comprendono il motivo, dopo che i dati mostrano che la Cina ha importato 2,6 milioni di tonnellate di riso nel 2012, rispetto alle 575 mila tonnellate importate nel 2011.
La confusione nasce dal fatto che non vi è alcuna ragione evidente per questo incremento delle importazioni, dal momento che non vi è stata alcuna carenza di riso nel paese. Perché la Cina improvvisamente fa scorte di milioni di tonnellate di riso senza motivo apparente? Che sia legato ai preparativi di guerra nel Pacifico e in Asia centrale? La rivelazione di ieri segue dopo altri rapporti che evidenziavano il fatto che la Cina nel corso degli ultimi anni sta stoccando enormi quantita' di materie prime nei magazzini. Per esempio, Reuters riferi' l'anno scorso che A Qingdao, sede di uno dei terminali più grandi della Cina per l'estrazione di minerali di ferro, centinaia di cumuli di minerale di ferro, ciascuno alto come un edificio di tre piani, sconfinano in una zona segnalata come "stoccaggio cereali". Più a sud, in alcuni depositi doganali di Shanghai stanno utilizzando parcheggi per immagazzinare scorte di rame - un altro fenomeno insolito che è di cattivo augurio per i prezzi dei metalli a livello mondiale, e solleva interrogativi circa la capacità della Cina di sostenere la sua crescita economica, quando il resto del mondo vacillera'. Diversi mesi fa, almeno un analista ha ipotizzato che un'acquisto forsennato di materie prime di circa 300.000 tonnellate di metalli in un'altra provincia cinese era stata motivata per mantenere le locali fonderie a pieno regime, garantendo in tal modo il gettito fiscale continuo al governo. Ma questo non spiega il riso acquistato. Quello che sappiamo è che il mondo può essere diretto - guidata dagli Stati Uniti - verso un periodo di inflazione significativo se la crisi del debito sovrano porterà a ulteriori espansioni della massa monetaria.
Fonte estera: http://joemiller.us
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