Dome C è un’altura appena percettibile sulla calotta glaciale dell’Antartide, situata a 75° 06’ sud, 123°20’ est. E’ distante circa 1200 km dalla costa, a 3.230 m di altezza. E’ qui che italiani e francesi hanno portato a termine un’attività scientifica di prim’ordine: la trivellazione profonda del ghiaccio e il recupero delle “carote” estratte, nell’ambito di European Project for Ice Coring in Antarctica (EPICA). Concordia dal 2005 è una stazione scientifica permanente, gestita in collaborazione con i francesi (IPEV), aperta anche durante il gelido inverno australe quando le temperature raggiungono anche i -80° C. L’attività di trivellazione e, in parallelo, la costruzione della Stazione Concordia è stata supportata da un campo, solo estivo, composto da un insieme di prefabbricati funzionali, containers e tende.
L’area totale del campo è 1500 m2; esso può fornire l’alloggio e gli ambienti di lavoro ad una piccola comunità, per lo più multinazionale, di circa 50 persone. L’energia elettrica è prodotta da due generatori diesel da 174 kW ciascuno.
L’acqua è ottenuta mediante fusione della neve. Le comunicazioni a grande distanza di voce e dati avvengono per mezzo di terminali satellitari. Ai margini del campo è stata costruita la Stazione Concordia. Essa è permanente, nel senso che è rimasta aperta estate ed inverno ininterrottamente dal 2004.
E’ essenzialmente costituita da due edifici cilindrici (più esattamente prismatici con 18 lati) comunicanti per mezzo di un passaggio coperto.
I cilindri hanno diametro di 18.5 metri, altezza 11 metri. L’altezza totale rispetto al suolo (ghiaccio) supera i 14 metri perché ogni struttura, di 200 tonnellate complessive, poggia su sei grandi e robusti piedi di ferro. La lunghezza delle zampe è regolabile per compensare il lento sprofondamento nel ghiaccio. Uno dei cilindri è chiamato silenzioso.
Lo scopo principale della Stazione Concordia è quello di fornire alla comunità scientifica internazionale il supporto al fine di sviluppare la ricerca nei molti campi scientifici che coinvolgono il continente, come l’astronomia, l’astrofisica, la sismologia, la fisica dell’atmosfera e la climatologia, nonché le ricerche di biologia e medicina volte a comprendere i meccanismi di adattamento dell’uomo alle condizioni ostili.
Fonte: http://www.italiantartide.it
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