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Questo è il sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Studi Ufo - A.N.S.U.

Cortesia NASA/JPL-Caltec
 
La presenza di una lacuna nel disco protoplanetario che circonda una giovane stella situata a 450 anni luce da noi ha permesso di osservare direttamente per la prima volta un pianeta extrasolare ancora in formazione.

VAI AL VIDEO: La formazione di un pianeta.

Le prime immagini mai ottenute di un pianeta in formazione sono state riprese da un gruppo di ricercatori dell'Università del Texas a Tucson e della Carnegie Institution  a Washington, che ne danno notizia in un articolo pubblicato su “Nature”. La giovane stella che sta dando origine a questo nuovo sistema planetario, LkCa15, si trova a 450 anni luce dalla Terra, ha circa due milioni di anni ed è circondata da un ampio disco protoplanetario di polveri e gas.

Attualmente sono noti circa 2.000 esopianeti – pianeti, cioè che orbitano attorno a una stella diversa nostro Sole – ma solo di una decina di essi sono state delle foto, tutte però quando erano già perfettamente formati. La tecnica attualmente usata per individuare gli esopianeti, infatti, che è basata sulla luminosità delle stelle intorno a cui orbitano, non permette di scovare pianeti in formazione, dato che le stelle giovani sono molto attive e hanno una luminosità molto variabile.

 

Immagine composita delle osservazioni del pianeta  fatte con il LBT (verde e rosso) e con MagAO (blu). (Cortesia Stephanie Sallum).

 


La ricerca dei pianeti in formazione si serve quindi dei grandi telescopi ottici, puntati sulle stelle che appaiono circondate da nubi di polveri che potrebbero essere dischi protoplanetari, anche se proprio la presenza di queste nubi rende molto difficile l'individuazione di eventuali pianeti.


Stephanie Sallum, Kate Follette e colleghi ci sono riusciti grazie al Large Binocular Telescope (LBT), il più grande telescopio del mondo. situato a Mount Graham, in Arizona, e al fatto che al centro del disco di polveri che circonda LkCa15 c'è una grande lacuna.

Secondo la teoria sulla formazione dei pianeti, lacune di questo tipo dovrebbero indicare che sta nascendo un sistema planetario: via via che i pianeti si formano dall'aggregazione dei detriti che circondano la stella, spazzano via le polveri, che cadono su di essi, e creano lacune progressivamente più ampie.

La scoperta – confermata e approfondita poi dall'osservazione con il sistema di ottica adattativa (MagAO) del Magellan Telecope a Las Campanas, in Cile – permette di porre limiti più stringenti alle teorie sulla formazione dei sistemi planetari.
 
FONTE: REDAZIONE LE SCIENZE

Link: http://www.lescienze.it

 


 

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