A 137 anni luce dal nostro Sistema Solare, in direzione della costellazione del Leone, c’è un pianeta ricco d’acqua e dotato di una atmosfera simile a quella presente sulla Terra. La scoperta, ottenuta incrociando i dati della missione K2 della Nasa, con quelli ottenuti da alcuni telescopi terrestri, porta la firma di un team di astronomi giapponesi che hanno confermato anche l’esistenza di altri 14 nuovi esopianeti. Il corpo celeste che ha attirato l’attenzione dei ricercatori ha dimensioni pari a 1,6 volte quelle del nostro pianeta, e non a caso è stato ribattezzato Super Terra, e orbita nella cosiddetta fascia abitabile, cioè a quella distanza dalla stella che potrebbe permettere l'esistenza di acqua allo stato liquido sulla superficie, e dunque potenzialmente in grado di ospitare vita aliena. K2-155d, questo il nome dell'esopianeta roccioso, individuato assieme ad altri 14 mondi le cui “tracce” erano state notate precedentemente da un team di ricerca del Dipartimento di Scienze della Terra e Planetarie del Tokyo Institute of Technology. Gli studiosi, coordinati dal professor Teruyuki Hirano, si sono concentrati sull'analisi delle nane rosse, le stelle più comuni dell'Universo (sono tra il 70 e l'80 percento di quelle presenti nella Via Lattea). Queste piccole stelle, fra le quali c'è anche la celebre Trappist-1 dell'omonimo sistema, sono caratterizzate da una temperatura relativamente bassa e hanno una massa significativamente inferiore a quella del Sole, in molti casi appena sufficiente ad avviare le reazioni nucleari. La più interessante fra le 12 analizzate da Hirano e colleghi è K2-155, sita a poco più di 130 anni luce dal Sistema Solare. Attorno ad essa orbitano tre Super Terre, fra le quali c'è anche l'esopianeta potenzialmente abitabile. "Secondo i nostri calcoli - afferma l'astronomo Hirano - questo pianeta deve avere un'atmosfera terrestre ed una struttura simile del sottosuolo, ma finora, non abbiamo la certezza che queste ipotesi corrispondano effettivamente alla realtà. Non sappiamo quasi nulla dei pianeti che orbitano attorno alle nane rosse, dato che il loro numero è notevolmente inferiore rispetto a quello dei pianeti ruotanti alle stelle simili al Sole".
Quasi 4mila gli esopianeti scoperti.
Le nane rosse hanno solitamente meno pianeti rispetto alle stelle di altro tipo, come quelle solari, e il numero di quelli individuati dagli scienziati giapponesi (16 esopianeti per 12 stelle) lo conferma. Un altro dato interessante è legato al fatto che i pianeti di dimensioni maggiori sono sempre legati a stelle che contengono parecchi metalli; i pianeti appena scoperti confermano anche questo dato. Quelli con diametro di circa tre volte quello terrestre sono stati tutti individuati attorno alle stelle più “metalliche”. Ad oggi è confermata l'esistenza di circa 3.700 esopianeti, la maggior parte dei quali individuata col metodo del transito osservato col Telescopio Spaziale Kepler. Grazie alla missione K2, avviata nel 2013, continuano a esser individuati nuovi corpi celesti e diverse decine sono potenzialmente gemelli della Terra, posizionati nella cosiddetta "zona abitabile". I dettagli della ricerca giapponese sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Astronomical Journal.
Fonte: http://notizie.tiscali.it