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Helen Smith sostiene di aver effettuato molti viaggi astrali sul pianeta Marte utilizzando le sue capacità medianiche.
Dobbiamo dire che nei racconti della medium svizzera troviamo una interessante descrizione del pianeta Marte e dei suoi abitanti.
Marte era per i teosofi uno dei pianeti su cui doveva continuare il processo di reincarnazione di tutta l’umanità nell’evoluzione spirituale verso la Perfezione.
Helen Smith incontra su Marte per primo Astanè definito dalla donna svizzera un uomo illustre.
Astanè usa i suoi poteri magici per entrare in rapporto con la medium attraverso  lo spazio e il tempo .
Helen è influenzata particolarmente dalle concezioni della teosofia che era condizionata da una logica evolutiva che prendeva in prestito dalla teoria darwiniana.
Infiniti cicli di reincarnazione mutuali dal buddismo si fondevano con le istanze del moderno positivismo della scienza ufficiale di fine 800 .
Ma in che modo Helen descrive il pianeta Marte?
Secondo la medium è un mondo attraente e più progredito della Terra in cui circolano avveniristiche carrozze senza ruote ne cavalli .
Helen oltre a descrivere il pianeta Marte nei minimi particolari sostenne di essere anche in grado di parlare la lingua marziana.
Flournoy lo psicologo dell’università di Ginevra che studiò il linguaggio marziano utilizzato da Helen durante le sedute medianiche sostenne che tale lingua presunta marziana era stata partorita dalla sensitiva grazie a una elaborazione inconscia che gli prendeva in un certo modo l’infanzia delle lingue considerati dal punto di vista evolutivo.
Tuttavia altri studiosi non sono d’accordo con Flournoy .
Tali studiosi sostengono che una lingua strutturata come il marziano con una grafia codificata e tutto sommato coerente desinenze verbali sostantivi e aggettivi provvisti di genere maschile e femminile numero singolare e plurale verbi regolarmente coniugati e altro ancora non può essere una elaborazione inconscia.
Inoltre dal marziano ultra-marziano e uraniano spuntano di tanto in tanto elementi tratti da lingue orientali se non sempre dal sanscrito.
Molti studiosi fanno notare che Helen aveva un forte interesse per le lingue e non a caso cosa ben insolita per una commessa dell’800 prendeva regolarmente lezioni di inglese e tedesco.
Altri studiosi che hanno preso in considerazione la lingua marziana di Helen hanno fatto osservare che tale lingua è un po' incoerente e pasticciata cosa che non deve sorprendere più di tanto dato che Helen parlava il marziano in trans.
Ora dedicheremo un po' di spazio alle visioni extraterrestri della medium svizzera.
Ma come cominciarono queste visioni del pianeta Marte provenienti da Helen ?
Tutto inizia senza preavviso quando in una seduta del 28 ottobre 1894 la medium conosce una vedova che da poco aveva perduto il figlio .
Naturalmente tale vedova sperava che la medium le potesse dare qualche messaggio del figlio.
Il mese successivo dopo le consuete crisi di nausea e la sensazione di galleggiamento Helen vede una stella che cresce sino a sovrastare la casa in cui avviene la seduta.
Ella disse di vedere tre pianeti cosicché chiese al tavolino dove mai si trovava e questo rispose: “Su Marte “.
La medium vide veicoli senza ruote ne cavalli che scivolavano veloci seminando scintille .
Inoltre sui tetti delle case zampillavano giochi d’acqua .
Helen vide che all’interno di un abitazione c’era una bellissima culla che al posto della tendina aveva un angelo metallico ad ali aperte.
C’è da dire che i marziani non differivano nell’aspetto dai terrestri salvo che erano vestiti in maniera unisex con ampi pantaloni e una blusa molto stretta In vita richiamata all’orientale .
Il 2 febbraio 1896 durante una trans medianica Helen parlò a lungo con una donna che voleva farla salire a bordo di una piccola e strana carrozza come al solito senza ruote e cavalli .
Helen si innervosì perché la donna che prima le si era rivolta in francese parlò poi una lingua incomprensibile .
Poi la medium si rese conto che la lingua sconosciuta utilizzata dalla donna era proprio la lingua marziana .
Di lì a poco nel corso della seduta medianica anche Helen cominciò a parlare la lingua marziana .
Dopo ciò la medium cominciò a mimare gesti di cortesia marziana ampi e complessi movimenti con le mani e le dita accompagnati da inchini di riverenza di vario tipo.
La medium poi cominciò a sospirare fra i singhiozzi e infine si addormentò profondamente pronunciando parole in lingua marziana .
Flournoy che assisteva alla seduta medianica la invitò con gentilezza a parlare francese ma ella infastidita da tale richiesta continuò a parlare in lingua marziana.
Poi il 5 settembre 1896 Helen si alzò alle 03.15 del mattino preoccupata dal fatto che stava scoppiando un temporale .
La medium si sedette in fondo al letto e improvvisamente ebbe la visione di un paesaggio certamente strano pieno di personaggi particolari .
Ella raccontò che si trovava sulla riva di un bel lago marziano di colore rosa blu sul quale c’era un ponte giallo di materiale trasparente costituito di canne d’organo.
Il suolo marziano era di color rosa pesca e le donne presenti sul luogo indossavano cappelli piattti simili a stoviglie da tavola.
Su tale ponte stava in piedi un uomo scuro di pelle ovvero Astanè che assunse il ruolo di accompagnatore di Helen sul pianeta Marte.
Nella seduta del 2 novembre 1896 Helen Smith si trovava in trance medianica ,all’improvviso ella incominciò a parlare e disse di trovarsi su Marte .
Su tale pianeta ella udì persone parlare in lingua marziana riuscendo a capire tutto quello che i marziani dicevano .
Sempre in tale seduta medianica Helen vide e descrisse da fuori la casa di Astanè  poi piante con foglie  : Suolo montagne muri rossi ( il colore tipico di Marte) e poi piante con foglie color porpora .
La casa di Astanè aveva finestre provviste di stipiti a forma di tromba colorati di rosso scuro nonché finestre con tende turchesi e un insolito tetto giallo.
Astanè si fece avanti ed appariva come un uomo di pelle gialla tutto vestito di bianco.
A loro volta le case intorno erano dipinte in molti e contrastanti colori mentre le tende erano di un blu acceso .
Sempre in tale seduta medianica Helen vide e descrisse un'altra scenografia marziana ovvero color giallo lago verde rive colorate di grigio .
Alti campanili gialli svettavano dotati di angoli e di cime ornati di sfere rosa e blu .
le colline intorno erano rose mentre nella vegetazione simile a quella terrestre predominava il verde .
Gli edifici avevano spigoli e pennacchi rossi mentre le tende alle finestre erano turchine.
Sui tetti campeggiavano guglie gialle e si scorgevano anche bellissime merlature rosse.
In questo scenario si aggiravano marziani che indossavano larghi cappelli bianchi e abiti rossi o scuri .
All’accompagnatore di Helen Astanè si affiancava spesso una bestiola antipatica e molto dispettosa che incuteva paura ad Helen .
Agli occhi della medium comparivano anche orrende bestie acquatiche simili a enormi lumache che Astanè pescava con lenze di ferro nella seduta medianica del 28 novembre 1897 si manifestò il consueto alone rosso che introduceva le visioni marziane .
La medium svizzera vide in quell’occasione una strada del pianeta Marte illuminata da lampioni murati sugli edifici.
All’interno di una casa Helen vide un ampia e bellissima sala quadrata assai illuminata adorna di piante bellissime .
Nel salone si aggiravano moltissimi alieni vestiti alla marziana belle ragazze dalle lunghe trecce che ricadevano sulla schiena con una farfalla rosa sulla testa .
I marziani andavano a mangiare e Helen notò che i piatti sulla tavola erano quadrati ed inoltre che i calici sembravano tazze da the .
Un cameriere portava in tavola in un grande vassoio un animale debitamente cucinato che somigliava a un gatto .
La visione del pranzo marziano s’interruppe bruscamente anche se Helen fece in tempo a vedere Astanè fare gli onori di casa tagliare l’arrosto per i suoi ospiti .
Come interpretare i viaggi astrali su Marte di Helen Smith alla luce della teosofia e dell’atmosfera sociale esistente a Ginevra a fine 800?
Dobbiamo dire che la teosofia sosteneva che il cammino verso la perfezione spirituale dovesse proseguire su altri pianeti del sistema solare .Secondo una logica pseudo darwiniana.
D’altra parte Helen Smith era interessata alla teosofia .
Ma cosa dire della lingua marziana utilizzata da Helen in alcune delle sue sedute medianiche?
Flournoy fa giustamente notare che il marziano di Helen era una vera e propria lingua fatta di suoni nettamente articolati di parole ben definite e dotate di un significato stabile e costante come avviene nelle lingue terrestri.
Inoltre Flournoy mette in evidenza che a volte nel marziano utilizzato dalla medium una stessa lettera esprime più suoni o allo stesso suono corrispondevano grafie diverse .
A dire il vero questo accade anche in alcune lingue terrestri basti pensare alla lingua inglese .
Infine lo psicologo ginevrino faceva notare che l’intonazione con la quale la medium pronunciava le parole in lingua marziana non era la stessa delle lingue europee a cui siamo abituati .
Flournoy parlava di un tono alto come quello della lingua cinese .
Si tratta della tendenza comune a varie lingue orientali a essere tonali alzare cioè toni alti e bassi che si alternano per realizzare differenze di significato delle parole che noi europei affidiamo ai suoni in quanto tali e non all’intonazione .
Concludiamo il nostro discorso mettendo in evidenza che la lingua marziana utilizzata da Helen era anche dotata di una grammatica dotata di senso .

Prof. Giovanni Pellegrino.

 

 

Helen non si limitò a compiere viaggi astrali solo su Marte ma affermò di aver visitato altri pianeti del nostro sistema solare ovvero Ultra-Marte ed Urano, pertanto non esiste solo un ciclo marziano ma anche un ciclo ultra-marziano e uraniano.
Il ciclo ultra-marziano iniziò molto sporadicamente già nell’autunno 1898 e possiamo dire che si saldò con la coda di quel marziano del quale ed altra parte la naturale continuazione .
Ma il pieno dispiegamento di ultra-Marte e della sua lingua avvenne nel corso del 1900 appena prima che la Smith profondamente offesa dalla pubblicazione del libro di Flournoy “ Dall’India al pianeta Marte” ripudiasse pubblicamente Flournoy che in precedenza aveva idealizzato e amato come un vice padre .
Helen ripudiò Flournoy perché dopo aver letto il cui libro si accorse che lo psicologo ginevrino l’aveva considerata un caso clinico da studiare .
Di conseguenza se Flournoy può ancora fornirci molte informazioni sui viaggi di Helen su Ultra-Marte ed anche su Urano quanto ai viaggi sulla Luna effettuati da Helen non può dirci nulla perché ella non fidandosi più di lui aveva rotto i rapporti con lo psicologo ginevrino.
Durante il ciclo marziano apparve all’improvviso una nuova guida che si chiamava Raniè che annunciò il trasferimento della medium su un altro pianeta.
Il 22 ottobre 1898 Helen si svegliò verso le 6 del mattino e si mise a fare lavori di cucito.
La luce si abbassò di colpo e poi si verificò il buio totale.
mentre un braccio invisibile l’afferrò per la vita apparve una luce rosa .
Tale luce era di solito il preludio delle visioni ,marziane e allora Helen prese subito carta e penna .
Allora apparve accanto a lei un individuo di aspetto e abbigliamento marziani .
Tale individuo era Rainè che poco prima ancora invisibile le cingeva la vita .
In quel momento l’alieno le indicò un pannello che però non era perfettamente chiaro e visibile.
L’uomo le rivolse frasi in una lingua che ella non comprese subito .
Tuttavia Helen trascrisse fedelmente le parole che aveva udito.
Questo era il preannuncio dell’arrivo su Ultra-Marte.
Helen vide in quel  momento un fazzoletto di terra in cui erano presenti numerosi alieni.
Di statura molto bassa dal momento che l’altezza di tali alieni era di circa 80 cm.
tali alieni avevano dita provviste di unghie nere mentre i piedi erano grandissimi ed Inoltre gli ultra marziani portavano le scarpe.
Helen non vide nessun tipo di vegetazione almeno nello spazio ristretto che la donna riuscì a vedere.
Al posto delle case la medium vide delle strane capanne basse e lunghe senza porte e finestre.
Le capanne ultra marziane erano dotate di una piccola galleria coperta che aveva la funzione di un ingresso.
A loro volta i tetti erano piatti e sopra di essi vi erano camini e sfiatatoi .
Il suolo era brullo quasi nero senza strade né marciapiedi.
In definitiva tutto ciò che Helen vedeva aveva un aspetto rozzo e primitivo .
Gli ultra marziani erano a torso e braccia nudi e indossavano tutti una specie di sottana stretta in vita sostenuta da bretelle molto particolari.
Tali alieni avevano la testa piccolissima e completamente rasa collo corto occhi microscopici bocca molto larga e naso dalla forma strana .
Gli ultra marziani parlavano tra loro utilizzando una lingua misteriosa  con la testa larga il doppio della statura del corpo.
Dopo poco tempo la visione in questione sparì ed Helen si sentì la mano destra controllata da una forza esterna che la spingeva a disegnare strani caratteri a lei sconosciuti .
Ma quali erano le caratteristiche di Ultra-Marte?
Tale nuovo pianeta era un mondo strano abitato da creature grossolane quasi animali.
nani con la testa larga  il doppio della statura del corpo .
In definitiva Ultra-Marte era un pianeta arretrato nella scala evolutiva  .
Di conseguenza Ultra-Marte e la sua lingua risentivano di tale dato di fatto .
A differenza di Marte Ultra-Marte non somigliava per niente alla Terra e nella lingua ultra-marziana  erano solo parole che finivano in consonante.
Un giorno che la medium si era presa un giorno di ferie accadde che si verificò un’altra visione senza dubbio molto significativa.
All’improvviso giunsero nella casa di Helen dei raggi rosati che tendevano poi ad assumere un colore più scuro .
La medium vide di nuovo apparire un ambiente naturale desolato e alieni dall’aria primitiva.
Due di tali alieni erano impegnati in una conversazione molto fitta .
Helen mentre era impegnata ad ascoltare tale conversazione si trovò dentro una casa trascurata e rozza nella quale c’era uno strano ripiano sospeso in aria che arrivava fino al soffitto simile a un letto .
A conferma di tale idea della medium svizzera un abitante di Ultra-Marte si distese a riposare su tale letto .
Ma la visione di Helen non finì qui dal momento che sul muro lì accanto la medium vide un arcaico basso rilievo di fango essiccato raffigurante un viso brutto e minaccioso .
Si trattava di una divinità del pianeta Ultra-Marte che Helen disegnò .
tale divinità somigliava moltissimo al viso minaccioso degli idoli Incas e Aztechi .
In una seduta medianica pochi giorni dopo la medium disegnò di nuovo ciò che vedeva ovvero insetti ultra-marziani .
Tali insetti erano moltissimi tanto da far pensare a un autentica invasione .
Helen ebbe un’altra visione in pieno giorno mentre era al lavoro .
Nel corso di tale visione le apparvero davanti agli occhi lettere dell’alfabeto ultra- marziano anche se non riuscì a scrivere niente delle parole che le erano apparse.
ma la sera del giorno dopo udì all’improvviso pronunciare una frase in lingua ultra- marziana .
il 27 maggio 1900 durante una seduta medianica in casa la medium in trance viaggiò verso un altro  pianeta e  vide segni grafici marziani sotto forma di lampi improvvisi .
Ella cadde  in trance e scrisse dei geroglifici ultra marziani che poi tradusse  in parole marziane.
Non molto tempo dopo il 17 giugno 1900 la medium viaggiò in trance verso un altro pianeta  ovvero Urano .
Una volta giunta su Urano descrisse nel dormiveglia ciò che vedeva ovvero tre Soli uno dietro l’altro bellissimi da guardare che le provocarono estasi e stupore .  
Le case uraniane erano davvero singolari e avevano l’aspetto di lunghissimi camini collegati da ponticelli che salivano da una parte e scendevano dall’altra.
Gli alieni uraniani che Helen riusciva a vedere erano solo maschi ed avevano la testa quasi calva ed erano bassi di statura ,le mani degli uraniani avevano dita cortissime .
Molto particolare era anche l’abbigliamento degli uraniani : maniche strettissime e aderenti e un ampio corpetto che cadeva a piombo fino alle ginocchia .
Cercheremo ora di dire qualcosa sulla lingua ultra-marziana ed uraniana .
La stessa Helen disse che l’ultra marziano era la lingua di una popolazione rimasta primitiva che ancora non si era dotata di un vero e proprio alfabeto.
Come alcuni popoli della terra delle fasi antichissime della loro storia gli ultra-marziani scrivevano la propria lingua utilizzando ideogrammi .
Tuttavia la medium ginevrina era convinta che gli ultra-marziani avessero raggiunto un certo grado di evoluzione culturale dal momento che i loro ideogrammi non erano già più pittografici ma avevano avuto una certa sublimazione simbolica come del resto era accaduto ad alcune lingue terrestri a cominciare dall’egiziano .
Secondo Helen l’ultra-marziano era costituito da circa 100 parole mentre l’intonazione come accadeva anche per il marziano era alta ragioni per cui era diversa da quelle delle lingue europee .
Flournoy definì la lingua ultra-marziana una lingua cupa .
Secondo alcuni autori anche nell’ultra-marziano non mancavano brani di tono poetico come quelli che abbiamo visto anche nella lingua marziana .
Dobbiamo anche mettere in evidenza che la medium tradusse l’ultra-marziano in marziano .
Gli autori che non credono alle capacità paranormali della medium svizzera sono convinti che la creazione del marziano e dell’ultra-marziano trovi la sua origine in fenomeni di autosuggestione .
In definitiva possiamo dire che gli autori scettici sono convinti che il marziano l’ultra-marziano e l’uraniano siano stati creati a tavolino dalla medium svizzera utilizzando il francese e pescando in altre lingue antiche e moderne che Helen conosceva .
Al contrario gli autori che credono nelle capacità paranormali della medium svizzera mettono in evidenza che non era assolutamente facile creare a tavolino lingue come il marziano l’ultra-marziano e l’uraniano.
Infine tali autori fanno notare che anche se tali lingue aliene non erano sempre coerenti e altrettanto veri non esistono lingue perfette sulla terra.

Prof. Giovanni Pellegrino.

 

 

 

 

 

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