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Un esempio di come la fiducia nelle istituzioni viene meno lo si ravvisa nel famoso black-out elettrico in Italia del 28 settembre 2003, che per molti e' ancora un mistero nonostante le spiegazioni ufficiali. Nello stesso periodo ci furono interruzioni di energia molto estese anche in altri stati. Tra ironie, dati e domande, ecco un'antologia su questa storia con immagini apparse allora in rete. Quale sara' la verita'?

 

 

Detto tra noi: a me, che nel giro di sei (6) settimane si verifichino blackout pressoché totali in sei (6) paesi (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Danimarca, Svezia, Italia), nel momento in cui il presidente degli USA è uno che da tempo la mena con la “battaglia per l’energia”, difeso da un amichetto conservatore capace di dichiarare che «…deve risultare chiaro, e io penso che Bush si stia sforzando per farlo capire, che la politica del presidente si basa su una tecnologia del ventunesimo secolo. Gli ambientalisti fanatici che sono contro il petrolio sono rimasti agli anni ’70. E pensano che l’unico posto in cui si possa trapanare sia lo studio di un dentista», insospettisce. Un pochino.

Fonte: http://www.macchianera.net

 

 

Black-out del sistema elettrico italiano del 28 settembre 2003.
Il black-out del sistema elettrico italiano nella domenica del 28 settembre 2003 è stato il più importante black out della rete elettrica italiana. Ha avuto inizio alle 3.30 del 28 settembre 2003 e ha lasciato al buio per diverse ore l'intero territorio italiano, con l'eccezione della Sardegna e delle isole minori.

L'incidente fu dovuto ad una serie di eventi scatenati dalla caduta di un albero finito su un traliccio della linea svizzera ad altissima tensione Lavorgo-Mettlen alle ore 03.01 e dall'allungamento dei conduttori per dilatazione termica causata da correnti elevate: la linea si aprì in protezione e non risultò possibile reinserirla. Il carico si redistribuì automaticamente sulle altre linee, che a loro volta andarono oltre i limiti di sicurezza e si aprirono.

In quel momento, l'Italia stava importando dall'estero il 25% del carico totale.

Alle 3.11 gli operatori svizzeri ETRANS chiesero agli italiani di rientrare nei carichi contrattualizzati, rimuovendo i circa 300 MW di sovraconsumo. L'operazione venne eseguita dal gestore della rete italiana GRTN alle 3.21, ma sarebbero serviti almeno altri 2000 MW di disponibilità per rientrare nei limiti di sicurezza.

A partire dalle 3.25, tutte le linee ad alta portata Svizzera-Italia si aprirono in successione, alcune per sovraccarico, altre per scarica a terra. Il transito proveniente dall'Europa venne ripartito pertanto sulle linee di collegamento con la Francia, che però anch'esse a loro volta andarono in sovraccarico e si aprirono.

In seguito a questo calo della potenza disponibile, nel sistema elettrico italiano iniziarono forti instabilità di tensione, seguite da progressiva perdita di passo: la frequenza nominale di rete di 50 Hz prese a scendere, attivando le diverse protezioni previste dal Piano Difesa del GRTN:

tra 50 e 49 Hz: distacco di tutti i gruppi di pompaggio (non effettuato a dovere da tutti), distacco prematuro di molti autoproduttori, distacco delle linee verso Austria e Slovenia per perdita di sincronismo.

tra 49 e 48,3 Hz: alleggerimento dei carichi (non effettuato a dovere da tutti gli operatori) e richiesta di aumento di produzione alle centrali italiane, al fine di sostenere la rete.

tra 48,2 e 47,6 Hz: distacco prematuro di gran parte delle centrali idroelettriche e termoelettriche, che non riuscirono ad aumentare la produzione nei termini richiesti (riserva primaria) e si isolarono dalla rete.

sotto 47,6 Hz: distacco per protezione di tutte le centrali e collasso generale della rete.

Si innescò così una reazione a catena che nel giro di circa 2 minuti e 30 secondi mandò fuori uso l'intero sistema elettrico italiano, ad eccezione delle isole minori, dotate di sistemi elettrici autonomi, e della Sardegna, all'epoca dotata di rete autonoma (mentre attualmente è collegata al continente tramite il collegamento in c.c. SAPEI)

La riattivazione fu assai più veloce al nord, con il ripristino dei collegamenti internazionali:

20% della rete alle ore 5:00
100% alle ore 9:00

Molto più lento il ripristino del 100% al centro (ore 16:30), sud (ore 19:00) e Sicilia (ore 22:00).

Quella notte, il 27 settembre 2003, la città di Roma era nel culmine della prima edizione della notte bianca. Alle 3.30 migliaia di persone erano nelle strade, e molte rimasero bloccate nelle metropolitane o nelle stazioni.

Fonte: https://it.wikipedia.org

 

 

 

 

Le affermazioni qui sotto tratte da una discussione nel forum "Ipotesi di complotto": http://freeforumzone.leonardo.it




piccola curiosità
-14 agosto giovedì: un esteso blackout mette in ginocchio gran parte degli Usa settentrionali e del Canada. Per ore restano al buio circa 50 milioni di persone nella regione dei Grandi Laghi, a New York, Detroit, Pittsburgh, Toronto e Ottawa. I due Paesi si palleggiano le responsabilità, le autorità ancora cercano di capire le cause.
-28 agosto giovedì: Londra va in tilt. Il blackout dura in tutto 34 minuti, ma la città precipita nel caos anche perchè l'interruzione avviene nell'ora di punta, alle 18:00 del pomeriggio: i semafori si bloccano e migliaia di passeggeri restano intrappolati negli ascensori e in metropolitane; si fermano anche i treni per un raggio di decine di km attorno alla capitale. All'origine del blackout un probabile guasto tecnico di entità minima.
-23 settembre martedì: un blackout lascia per quattro ore al buio 4 milioni di persone a Copenaghen e nella Svezia meridionale. La responsabilità sembra sia da addebitare a una tempesta che aveva colpito la regione al confine tra i due Paesi.
-28 settembre 2003 domenica: Il blackout italiano è solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti analoghi accaduti nel corso dell'estate.
in usa e regno unito lo stesso giorno giovedì distante 2 settimane e tra regno unito e italia lo stesso giorno numerico il 28


IERI SERA SU STRISCIA LA NOTIZIA HANNO RIMANDATO IN ONDA I FILMATI DI RAIUNO E CANALE5 RIGUARDO IL PRESUNTO ALBERO CADUTO IN SVIZZERA......
SU RAIUNO HANNO FATTO VEDERE UN ALBERELLO SPEEZATO IN DUE IN MEZZO ALLA BOSCAGLIA (SINCERAMENTE NN HO VISTO NESSUN TRALICCIO DELL'ALTA TENSIONE CADUTO A TERRA) MENTRE SU CANALE5 NON VI ERA TRACCIA DI ALBERO....A DETTA LORO SI è CARBONIZZATO CON L'IMPATTO DEI CAVI AD ALTA TENSIONE PRENDENDO FUOCO!!!!!!
MA CI PRENDONO PER LE CIAPETTE??????


news appena data al tg.....gli alberi caduti in Svizeera, colpevoli del black-out italiano, ora sono diventati due!!!! Svizzera e Italia si danno battaglia per la colpa!!!!
e la francia che era la prima imputata??? SPARITA.....




Black out 2: la vendetta!

Di Tom Bosco

Una notizia rilanciata il giorno 8 ottobre dalla AFP comunica che lunedi 6 vaste zone occidentali della Repubblica Ceca sono rimaste al buio a causa di un grosso black-out, lasciando senza elettricità decine di migliaia di persone per più di mezzora. Malgrado le dimensioni più ridotte rispetto a quello italiano, si è trattato comunque di un evento notevole. Il prossimo a chi toccherà? E soprattutto, siamo soddisfatti delle spiegazioni ufficiali che ci sono state ammannite di recente?
Ho ricevuto diverse testimonianze interessanti in proposito:

"Tre giorni prima del black-out totale abbiamo avuto qui a Mantova un black-out sempre verso le 3 di notte, ma non èstato segnalato da nessun quotidiano locale il giorno dopo. Ho pensato che fosse stata una interruzione per manutenzione. Altro fatto strano: due giorni prima ero al telefono con una mia amica che abita a Costanza (Romania); in quel momento mi dice che è andata via la luce in tutta la città. Due giorni dopo succede anche nella mia città (Mantova), non so nelle altre, poi dopo qualche giorno ecco il grande black-out. Altra cosa che mi sembra importante, ho assistito in diretta al black-out di sabato notte alle ore 3.25 in quanto stavo navigando al computer, lo strano è che l'interruzione non è stata rapida ed improvvisa ma è scemata pian piano come quando si sta scaricando una batteria."

"Persone residenti a Rovigo mi hanno riferito che da loro la corrente è mancata verso le 1.15-1.30 circa (erano appena rientrati a casa, e la sveglia elettronica si è bloccata), con qualche brevissimo tentativo di ripristino, per poi subito spegnersi definitivamente fino al mattino. Questo fatto, non so se isolato, smentisce clamorosamente la versione ufficiale di un guasto accidentale verificatosi in Svizzera alle 3.25, e potrebbe invece avvalorare il carattere non casuale del problema verificatosi e la tesi che qualcuno abbia in realtà cominciato ben prima le "prove generali" di black-out."

"Dal punto di vista tecnico mi insospettisce il motivo del fuori servizio a Ginevra... parlano di sovratensione. Se le linee fossero state sovraccariche o ci fosse stato un'apertura dei loro interruttori, non fornendo loro energia in grande quantità, non ci dovrebbe essere stato un "colpo di ariete" tale da mettere fuori servizio per sovratensione quella regione. La sequenza dicono sia stata: guasto in Svizzera, guasto sulle linee Francesi, caduta del sistema italiano....che sfiga! Non mi corrisponde... oltretutto un amico che lavorava al PC a quell'ora ha riscontrato un abbassamento di tensione almeno 5-10 minuti prima del collasso."

 


 

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