Accade a Tama, ridente località giapponese a ovest di Tokyo, dove sarebbe stata accolta la candidatura di un robot come Sindaco. In Occidente diamo per scontato che ancora nessun robot potrebbe candidarsi, non essendo previsto per legge che gli sia riconosciuto alcun diritto, mentre in un paese così lontano come il Giappone, rinomato per essere all’avanguardia nella robotica, questà fantasia tecnologià sta già diventando realtà, con una particolare candidatura alle elezioni amministrative da parte di una IA (intelligenza artificiale).
L’idea nasce da un tale Michihito Matsuda, di presentare la candidatura di IA, il primo sindaco-robot. L’esemplare compariva sui manifesti elettorali e aveva forme femminili, corpo argentato e un programma elettorale conciso e chiaro, che recitava: «Per la prima volta nel mondo, un robot sbarca alle elezioni. L’intelligenza artificiale cambierà Tama. Con la nascita di un “sindaco-robot”, condurremo finalmente una politica imparziale e obiettiva. Scriveremo rapidamente leggi giuste e accumuleremo know-how tecnico per guidare le nuove generazioni». Tutto questo eco mediatico sicuramente è servito allo stesso Michito Matsuda, che ha potuto subentrare presentando la propria candidatura, affermando di un avere il miglior braccio politico che si possa desiderare, proprio IA.
Dobbiamo anche dire che in realtà, non si tratta del primo esperimento di un robot in politica. La Nuova Zelanda sta mettendo a punto SAM. La Victoria University di Wellington e due organizzazioni neozelandesi hanno creato un robot che potrebbe rivoluzionare il modo di fare politica. SAM, infatti, intavola delle discussioni politiche con i cittadini. L’intento degli sviluppatori è quello di creare un programma politico nato dall’interazione diretta con gli elettori.
Quali sono i vantaggi per i neozelandesi? SAM è un politico che ascolta tutti, ovunque e in qualsiasi momento, SAM non dimentica nessuna informazione ricevuta, SAM è capace di colmare il divario esistente tra ciò che i politici promettono e cioè che i politici mettono in pratica.
Fonte: http://www.claudiolauretti.it