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Mai come in questi anni i ministeri della difesa delle principali potenze mondiali, dalla Cina agli USA, dalla Francia all’India, stanno adeguando le capacità operative alle sfide del XXI secolo. L’impatto delle nuove tecnologie sulle strategie militari e sull’industria degli armamenti è paragonabile all’invenzione della polvere da sparo. Alcuni temi come la digital transformation, sicurezza cibernetica, data driven approach, intelligenza artificiale e realtà aumentata hanno fissato le priorità per l’industria della difesa mondiale.

Recentemente il generale Vecciarelli - capo di stato maggiore della difesa - che è il responsabile della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle forze armate, ospite di Confindustria, riferendosi a questi temi ha dichiarato "ho la sensazione che stiamo andando verso il baratro". Se lo dice lui, c’è da crederci.

Le grandi aziende dell’industria nazionale hanno parlato di questi temi poche settimane addietro alla quarta edizione della Cybertech Europe. Tutti argomenti importanti che comportano rilevanti minacce per la sicurezza nazionale e che inevitabilmente gli organismi di difesa e sicurezza nazionali devono fronteggiare quotidianamente.

Purtroppo il ritardo culturale nell’affrontare questi argomenti fa sì che difficilmente si vada oltre i convegni e le dichiarazioni d’intenti.

Negli Stati Uniti, invece, oltre alle grandi aziende operanti nel mondo della difesa, si sta facendo rapidamente strada una "startup" fondata nel 2015 da un italiano e da due scienziati del CERN di Ginevra, a riprova del fatto che i "nostri cervelli" fuori dalla povera Italia fanno grandi cose.

Neuro-Data, questo è il nome della startup, ha sviluppato un algoritmo per l’analisi predittiva dei big data che utilizza intelligenza artificiale e machine learning. A differenza della maggior parte dei motori AI, Neuro-Data ha scelto di sostituire i neural network (reti neurali) con una serie di algoritmi di origine matematica. Questo approccio, sviluppato durante esperimenti avanzati al CERN di Ginevra, consente all’operatore di monitorare "come" e "dove" l’intelligenza artificiale genera i risultati output, consegnando un livello di trasparenza del processo fino ad ora impossibile.

Il software sviluppato può essere adattato ai più diversi campi di applicazione, da quello economico, a quello industriale, dalla sicurezza alimentare alla difesa nazionale, dalla logistica all’intelligence, dal contrasto delle crisi sanitarie al traffico di immigrati, dall’economic warfare all’emergenza alimentare, dal narcotraffico alla predizione ed intervento in caso di malattie virali o infezioni batteriche, come ad esempio la ricerca rapida del paziente zero.

Per comprendere le applicazioni di questo software basta pensare che nel maggio 2011 un tornado si è abbattuto sulla città di Joplin  (foto) in Missouri con venti oltre le 200 miglia orarie, uccidendo 161 persone e ferendone 1150. Quello di Joplin è considerato uno dei tornado che ha causato maggiori danni economici nella storia degli Stati Uniti: la stima dei danni ammonta a 2.8 miliardi di dollari. Nel 2018 Neuro-Data ha iniziato a lavorare per la città di Joplin per ottimizzare le risorse destinate dal governo federale, e grazie all’utilizzo di un avanzato algoritmo (piattaforma proprietaria Ultra) le autorità locali possono effettuare una valutazione economica preventiva tenendo conto dell’analisi predittiva e delle relative implicazioni socio-economiche.

Qualcosa di simile sta avvenendo anche nello stato di Porto Rico, dove il governo sta impiegando questo software per programmare le politiche d’incentivo fiscale avendo la capacità di predire, con il 99% di accuratezza, l'impatto di specifiche iniziative sul PIL, sul mercato del lavoro e sulla bilancia commerciale. Tale analisi predittiva consente un’ottimale pianificazione della ricostruzione infrastrutturale, dopo le devastazioni provocate dall'uragano che nel 2017 ha colpito l’isola caraibica.

Lo stesso software, con i dovuti adattamenti, può rivoluzionare il supporto logistico di un qualsiasi sistema d’arma. Infatti, l’analisi predittiva applicata alla logistica militare di un dato assetto (JFS – F35 ad esempio) impiegato in un determinato teatro d’operazione, consente di predire dove e quando intervenire con attività di manutenzione, riducendo al minimo il rischio di guasti e massimizzando l’efficacia operativa dello strumento.

Ma è nella componente operativa del comparto difesa/sicurezza/intelligence che l’interpolazione di dati finanziari, tracce di movimenti, informazioni HUMINT, social media e big data in generale consente ad Ultra di raggruppare le minacce per categoria e priorità, dotando l’operatore di una incredibile capacità di elaborare informazioni in contesti multi-ambiente in tempi rapidissimi.

Questa tecnologia consente la visualizzazione ed identificazione in real time di "mega e micro trend" che, anche nel settore della sicurezza e della difesa, consentono una lettura delle realtà complesse con una chiarezza e rapidità che non sono paragonabili all’analisi dell’uomo.

Applicazioni di questo tipo sono all’avanguardia in tema di "threat detections and predictions" in campi di primario interesse come narcotraffico, contrabbando e contraffazione e riciclaggio di denaro sporco perché consentono all’analista di disporre di una link analysis elaborata con rapidità ed accuratezza scientifica.

Nella nostra cara Europa periodicamente colpita da atti di terrorismo, dove la sicurezza e la difesa comune sono più un miraggio in cui illudersi che un sogno da realizzare, questi temi faticano a trovare un’applicazione concreta a differenza di quanto già avviene nel settore bancario. Infatti, Neuro Data ha sviluppato per un cliente bancario, la capacità di predire con 99% di accuratezza, la solvibilità dei clienti che contraggono mutui immobiliari, sviluppando per la prima volta nella storia, una funzionalità predittiva che può mitigare significativamente l'impatto di una crisi dei mutui come quella del 2008.

Le capacità predittive dell’algoritmo possono salvare vite, possono garantire la sicurezza dei cittadini, contrastare traffici illegali e migliorare il futuro delle comunità ma solo il cambio di mentalità dei decisori politico-istituzionali o l’intelligenza umana potrà creare le condizioni per l’applicazione di tali tecnologie.

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

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