App per emergenze, app per situazioni da Protezione Civile, app per continuare a scambiarsi messaggi anche se non c’è rete, app per aiutare gli oppositori a tenersi in contatto dove ci sono regimi polizieschi. FireChat per iPhone agisce anche senza copertura 3G né Wi-Fi. È infatti tra le prime nel mondo Apple a usare il Multipeer Connectivity Framework. Introdotta con iOS7, questa funzione permette di creare una catena con diversi dispositivi portando i dati anche là dove non potrebbero arrivare.
Il potenziale di questo approccio, finora inespresso, è senz’altro notevole. Apple lo usa per Airdrop ma si possono immaginare applicazioni ben più impegnative. Una rete di smartphone potrebbe, per esempio, rendere possibile l’uso di Twitter in Turchia; o ancora sarebbe possibile lo scambio di dati e la navigazione in modo anonimo e difficilmente tracciabile, perché di fatto stiamo parlando di una rete P2P. Non sarebbe una soluzione blindata e a prova di spia, ma senz’altro molto solida.
Basterebbe una catena di iPhone, iPod e iPad, che si parlerebbero tra loro tramite Bluetooth o Wi-Fi. Condizione necessaria è che ci siano altri utenti in zona che usano l’applicazione, senza che siano necessariamente tra i nostri contatti: i dispositivi “parlano” tra di loro e rendono possibile il trasferimento dati. Pensate a un disastro naturale che abbia danneggiato la rete di telecomunicazioni. Sarebbe un’opportunità in più per lanciare messaggi di aiuto.
Con FireChat non si parla. L’app serve per scambiarsi messaggi e fotografie, ma rende palese un potenziale finora poco o per nulla sfruttato nel mondo Apple. E infatti ci ha pensato una società che conosce l’argomento: Open Garden offre dal mese scorso su Android un’applicazione simile ma più potente, perché va oltre la chat e permette anche la navigazione. L’applicazione Android, tuttavia, non funziona con la versione 4.4 perché questa release del sistema operativo ha “diversi bug nella VPN”, o almeno questo è quanto riporta la descrizione ufficiale.
L’azienda è di fatto specializzata in ciò che si chiama in inglese “wireless mesh networking“, vale a dire la creazione di una rete che sfrutti tutti i possibili punti di aggancio e li unisca in una sola connessione agli occhi dell’utente finale, vale a dire chi sta usando il telefono o il computer.
FireChat è una di quelle app che potrebbero rivelarsi davvero utili.
Twitter: @pinobruno
Fonte: http://www.pinobruno.it
Un sistema rapido e immediato per discutere in forma semianonima con tutti gli utenti oppure solo con quelli vicini, in questo caso senza bisogno di connettività a Internet. È FireChat, app gratuita disponibile per iPhone e dispositivi iOS e dall'inizio di aprile, anche per chi ha uno smartphone con sistema operativo Android.
Erroneamente accomunato a Whatsapp e alle sue alternative - come WeChat, Telegram, Line o Wickr - FireChat è invece un software estremamente semplice. Non si propone come sistema di messaggeria completo ma come strumento immediato e occasionale per messaggi e chat "nei paraggi".
FireChat non necessita di alcuna configurazione e non richiede alcuna registrazione. Possiamo scegliere un nome o pseudonimo a piacimento che si può cambiare in qualsiasi momento. I messaggi in FireChat sono quindi anonimi, anche se al nome scelto viene aggiunta una provenienza di massima, geolocalizzata alla buona: ad esempio nelle nostre prove connettendosi dalla provincia di Bologna si risultava essere di Ravenna o di Maranello.
Le modalità sono due, a cui si accede con i pulsanti in alto, etichettati "Everyone" e "Nearby". La prima è una chat di gruppo globale via Internet con tutti gli altri utenti che usano il programma. È abbastanza caotica e dispersiva e non contempla "stanze" o messaggi privati, né la possibilità di bloccare utenti fastidiosi.
Premendo su "Nearby" si attiva la funzione più interessante dell'app, ovvero la possibilità di "vedere" e scambiare messaggi con altri utenti nei "paraggi". Questa modalità non necessita della connessione a Internet e crea una rete via WiFi o in alternativa via Bluetooth, sempre anonima.
Dopo averla provato per alcuni giorni posso affermare che FireChat è effettivamente un metodo pratico e molto veloce di inviare messaggi tra più dispositivi nei paraggi, sia per il fatto che non necessita di un account (basta lanciare l'app) sia perché non richiede una connessione dati. Può essere utile in quelle situazioni in cui due o più persone vanno insieme da qualche parte (escursione, concerto, visita guidata a un museo, shopping familiare) e capita di perdersi di vista o ci si vuole coordinare grazie allo smartphone.
Attenzione, però, perché l'app ha alcuni limiti con cui bisogna fare i conti e che purtroppo ne riducono l'efficacia.
Il primo limite è che anche se FireChat è disponibile sia per iOS che Android, la modalità di chat nei paraggi funziona solo tra dispositivi con lo stesso sistema operativo. In altre parole: chi ha un iPhone non "vede" chi ha un Android e viceversa. Va' poi aggiunto che se su iPhone si possono inviare immagini, su Android per ora si ha a disposizione solo il testo.
Il limite maggiore è però che l'area utile per le chat locali è abbastanza piccola, circa 30 piedi, ovvero una decina (scarsa) di metri. Questo raggio d'azione può ridursi ulteriormente a causa di altri fattori come ostacoli o la poca affidabilità dell'antenna del dispositivo. Se quindi se le distanze sono ampie o i partecipanti si allontanano parecchio, sarà necessario ricorrere ad altri sistemi di messaggeria, ad un SMS o... A una telefonata.
Fonte: http://mytech.panorama.it
Firechat è un'applicazione per iPhone che permette di scambiare messaggi ad utenti nelle vicinanze anche senza una connessione di rete dati attiva, sfruttando Bluetooth e Wi-Fi.
In altre parole, grazie a FireChat sarà possibile ad esempio scambiare messaggi nei piani seminterrati di un edificio, come ad esempio le aule universitarie, anche quando non è possibile ricevere il servizio di rete cellulare. Un'altra particolarità di questo sistema è che si espande ogni volta che un nuovo utente accede al servizio.
"Finché c'è un dispositivo FireChat abilitato che agisce come parte della catena, non ci sono limiti geografici per quanto concerne le dimensioni della rete", ha specificato a GigaOm Micha Benoliel, sviluppatore di FireChat:
http://gigaom.com
L'applicazione si basa su una delle funzionalità meno note di iOS 7 chiamata Multipeer Connectivity Framework.
Questo permette alle applicazioni che supportano il protocollo, di comunicare fra diversi dispositivi sfruttando Bluetooth o Wi-Fi, anche senza una connessione dati attiva. Si tratta, in sostanza, di una funzionalità simile a quella su cui si basa AirDrop, il servizio proprietario per lo scambio di foto fra utenti iOS, attivo dall'ultima major release.
La tecnologia è ancora poco diffusa all'interno di App Store, anche perché ad una riflessione poco attenta non sembrano molti gli scenari d'uso della funzionalità. FireChat, tuttavia, potrebbe facilitare enormemente lo scambio di messaggi in aree in cui è del tutto assente la connettività di rete cellulare, dando per scontato che in qualche modo sia possibile scaricare i quasi 5MB necessari per installare l'applicazione su iPhone.
FireChat, che potete trovare in questa pagina su App Store
https://itunes.apple.com
si approccia in un mercato incredibilmente affollato, con proposte ormai già consolidate da tempo. Tuttavia si concentra in un settore ben specifico, nella speranza di poter lanciare una nicchia in alcuni casi di estrema importanza.
Fonte: http://www.hwupgrade.it