Nel 1986 Konrad Lorenz, etologo di fama mondiale, dichiarò “Sono pienamente convinto che gli animali hanno una coscienza. L’uomo non è il solo ad avere una vita interiore soggettiva, ma è troppo presuntuoso. Il fatto che gli animali abbiano una coscienza “solleva dei problemi”. Forse l’uomo ha paura, perché riconoscendo una vita interiore agli animali sarebbe costretto a inorridire per il modo in cui li tratta”. Oggi la scienza lo conferma: eminenti scienziati internazionali (ricercatori cognitivi, neurofarmacologi, neurofisiologi, neuroanatomisti e neuroscienziati computazionali) hanno sottoscritto un atto ufficiale, la “Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza” nella quale confermano che “gli esseri viventi sono coscienti e consapevoli allo stesso livello degli esseri umani”.
La dichiarazione è stata firmata in presenza di Stephen Hawking, matematico, fisico e cosmologo, fra i più importanti del mondo, noto per gli studi sui buchi neri. L’elenco comprende tutti i mammiferi, uccelli, invertebrati, insetti. Ma cos’è la coscienza? Il termine deriva dal latino Cum-scire, cioè "sapere insieme": l'uomo ha 3 centri indipendenti chiamati "centro intellettivo","motore-istintivo" e "emozionale", posti nel cervello. La "coscienza" indica lo stato di sintonia tra i 3 centri, che permette la consapevolezza di sè, delle proprie azioni e scopi, dei rapporti con il mondo esterno, dei sentimenti, capacità di valutare i valori morali, ravvedersi, pentirsi, etc. Queste facoltà non sono più doti uniche dell’uomo, ma di tutte le creature! Un aspetto molto interessante rilevato dagli studiosi è che la coscienza emerge anche negli animali che sono molto differenti dagli umani, compresi quelli che si sono sviluppati su percorsi evolutivi differenti, come uccelli, insetti,e acefalopodi (polipi, seppie, calamari), in quanto l’assenza di neocorteccia cerebrale non impedisce ad un essere vivente di provare stati affettivi.
Scrivono gli scienziati “Prove convergenti indicano che gli animali hanno substrati neuroanatomici, neurochimici e neurofisiologici di stati di coscienza, insieme alla capacità di esibire comportamenti intenzionali, di provare stati affettivi e di sognare come l’uomo, incluso il sonno Rem. Di conseguenza l'evidenza scientifica indica che gli umani non sono gli unici a possedere i substrati neurologici che generano coscienza”. E’ una rivoluzione scientifica e morale nei loro confronti!
Testi scientifici hanno scoperto prove di coscienza commoventi: animali che meditano su un brano musicale o ricordi su un pezzo di torta, elefanti che si aiutano per risolvere problemi, scimpanzè che insegnano ai giovani a fare arnesi, polpi in grado di pianificare, uccelli che sognano come noi (incluso il sonno Rem), gazze che dimostrano eclatanti analogie con umani, grandi scimmie, delfini e elefanti: si riconoscono nello specchio, mentre i pappagalli africani grigi hanno livelli di coscienza simili a quelli umani. La ricerca sulla coscienza è in rapida evoluzione e ciò richiede una rivalutazione periodica dei preconcetti in questo settore.
Dichiara l’istituto di ricerca della coscienza Umberto di Grazia “Questa scoperta rappresenta un grande e importante cambiamento, la scienza sta realizzando che tutta la vita è interconnessa e interdipendente, e che gli umani non sono gli unici esseri coscienti del pianeta”. Gli animali sono consapevoli nello stesso modo in cui lo siamo noi. Ciò comporterà di rivedere la nostra responsabilità morale nei loro confronti.
Marinella Meroni.
Fonte: http://attraversololtre.blogspot.it