I microbi si nutrono di carbonio attraverso i fluidi che fuoriescono dalle falde acquifere oceaniche.
Le falde acquifere sotterranee delle dorsali oceaniche agiscono come veri e propri reattori biologici naturali consentendo ai microbi di abbattere, in quantità molto elevata secondo un nuovo studio, la quantità di carbonio refrattario. Mentre altri elementi come zuccheri e proteine vengono inghiottiti in maniera relativamente rapida dai microrganismi, altri, come ad esempio la chitina che si trova nelle squame dei pesci e negli esoscheletri marini, risultano più difficili da consumare. Proprio questo carbonio definito come “refrattario” va a depositarsi sul fondo dell’oceano facendo crescere i sedimenti nelle acque profonde.
Secondo una nuova ricerca apparsa su Nature Geoscience, realizzata da Peter Girguis, professore di biologia organismica ed evolutiva, e dal collega Suni Shah Walter, le falde acquifere sotterranee che si trovano lungo le creste oceaniche movimentano l’acqua fredda e ossigenata facendo sì che i microbi riescano ad abbattere questo carbonio refrattario più di quanto o le ricerche precedenti avessero mai fatto intendere.
Secondo Girguis, non si è mai saputo veramente dove tutto questo carbonio finisce ma ora si sa che le falde acquifere rappresentano la risposta. Michael Sieracki, direttore del programma della Divisione Ocean Sciences della National Science Foundation, dichiara: “Questo lavoro dimostra che la vasta comunità di microbi sottomarini potrebbe essere alimentata dall’acqua di mare che circola attraverso la crosta oceanica profonda. A loro volta, questi microbi cambiano la composizione dell’acqua di mare che poi circola nuovamente nell’oceano.” Lo studio è stato pubblicato su Nature Geoscience.
Fonte ed altri link: https://notiziescientifiche.it