Un gruppo internazionale di ricercatori dopo decenni di lotta contro le condizioni meteo sfavorevoli della regione ha ritrovato i resti fossilizzati del più pesante elasmosauro noto alla scienza.
Su una piccola isola dell’Antartide gli studiosi, la cui scoperta è stata pubblicata su National Geographic, sono riusciti a trovare i resti di un esemplare di elasmosauro, una famiglia di rettili marini estinti appartenente all’ordine dei plesiosauri. Si tratta di uno degli esseri marini più grossi del Cretacico, l’ultimo periodo dell’era Mesozoica. Gli elasmosauri vivevano al tempo dei dinosauri.
Gli scavi sono durati molti anni e in alcune occasioni sono stati interrotti per anni a causa delle rigide condizioni meteo. Le ricerche in Antartide sono terminate nel 2017 e sono state seguite da un periodo di studi necessari a identificare e descrivere l’animale.
Nelle mani degli scienziati è finita gran parte dello scheletro dell'esemplare, privato tuttavia del cranio. Secondo le stime degli studiosi l’elasmosauro, che ancora non ha ricevuto un nome, pesava da 11,8 a 14,8 tonnellate. La sua lunghezza dalla testa alla punta della coda si aggirava intorno ai 12 metri. Ad oggi si tratta del più pesante animale marino mai esistito noto alla scienza.
In precedenza i ricercatori avevano trovato esemplari del genere degli elasmosauri del peso di circa 5 tonnellate e del genere degli aristonecti (facente parte della stessa famiglia) di circa 11 tonnellate. Per ora gli studiosi non si affrettano ad affermare l’appartenenza dei resti ritrovati agli aristonecti: non si esclude che l’esemplare appartenga a un genere ignoto, almeno fino ad ora.
È stato stabilito che la creatura visse circa 30 mila anni prima dell’estinzione dei dinosauri. Questo conferma l’ipotesi che gli elasmosauri vissero nel tardo Cretacico.
Fonte: https://it.sputniknews.com