Droni piccoli, piccolissimi, talmente piccoli da essere messi in tasca. È quello a cui sta pensando l’esercito americano, che vorrebbe dotare i propri soldati di droni tascabili da portare sul campo di battaglia. In questo modo il Pentagono vuole dare ai suoi uomini strumenti per avere un’idea più chiara possibile dell’ambiente che li circonda. Per ora si tratta solo di un’idea, ma c’è già un termine di riferimento: il 2018.

Droni e satelliti sono già utilizzati dall’esercito per raccogliere informazioni utili a chi opera sul campo, ma Washington vuole qualcosa di più pratico ed economico. I droni insomma saranno sempre più parte della guerra del futuro, come il cinema e la televisione hanno già intuito.

Con i mini-droni, per i soldati in missione sarà possibile avere un quadro dettagliato della situazione ed evitare imboscate grazie alle immagini trasmesse in tempo reale a un operatore.

Questi droni dovranno avere caratteristiche precise. Anzitutto la leggerezza: i soldati infatti si portano dietro attrezzature già molto pesanti. Questi strumenti non dovranno dunque essere più pesanti di un normale smartphone. Il peso totale, display compreso, non dovrà andare oltre il chilo e mezzo.

Per quanto riguarda l’autonomia, dovranno poter volare per una quindicina di minuti coprendo un’area del raggio di mezzo chilometro a un’altezza di venti metri, ed essere dotati di una telecamera in grado di restituire immagini abbastanza nitide, visione notturna compresa. Dovrà inoltre resistere a raffiche di vento sui quindici nodi. Tempo di ricarica della batteria: non più di due ore. La facilità di utilizzo dovrà essere estrema, con non più di sessanta secondi per essere preparato e lanciato in volo.

Su questo terreno, il Pentagono non è all’avanguardia. L’esercito britannico e quello norvegese ad esempio hanno già qualcosa di simile: si chiama Black Hornet Nano ed è un mini-drone leggero e compatto che fornisce informazioni sul campo di battaglia grazie appunto a una piccolissima telecamera. Washington però vorrebbe realizzare qualcosa di più economico e che possa soprattutto essere costruito su larga scala.

Fonte: http://www.flyorbitnews.it
 


 

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