Sulla base del velivolo senza pilota Tu-300, studiato dalla compagnia Tupolev, si prevede di creare un modernissimo sistema operativo di ricognizione e di attacco.
La settimana scorsa, alla mostra di sistemi robotizzati e di droni allestita nei pressi di Mosca, l’attenzione dei militari è stata attratta appunto dal modello sperimentale del velivolo Tu-300. La versione ammodernata del sistema deve avere caratteristiche di volo migliorate, ossia una distanza di volo più lunga, con una velocità fino a 950 chilometri all’ora. La massa al decollo del velivolo sarà di oltre 3 tonnellate con un carico utile (attrezzature radioelettroniche e armamenti missilistici o bombe) fino ad una tonnellata. Nella versione ammodernata è previsto l’uso del motore Jak-40 prodotto in serie. Tutto il carico utile è collocato nella fusoliera e agganciato all’esterno. Come mezzi d’attacco sul Tu-300 possono essere usate bombe aeree dirompenti ed esplosive ed altre munizioni aeree teleguitate o non teleguidate. La compagnia Tupolev è ben nota come progettista e produttore di una serie di sistemi senza pilota. Il periodo d’oro in questo senso sono stati gli anni ‘70 del secolo scorso, quando sono stati realizzati sistemi come Rejs e Striž. Il sistema senza pilota Tu-300 veniva studiato negli anni ‘90 e non aveva allora analoghi nel mondo. Per una serie di motivi, finanziari ed organizzativi, il progetto non è stato realizzato, ma può servire benissimo da prototipo per ulteriori elaborazioni, dice Denis Fedutinov, direttore del sito UAV.RU:
Se ci si prefigge di usare gli elaborati degli specialisti della compagnia Tupolev nel campo dell’aviazione non pilotata, anziché modernizzare il sistema sovietico, ciò non è privo di logica. Se i lavori nella sfera dei velivoli senza pilota da parte della Obiedinennaja Aviastroitenlnaja Korporatsija (OAK) saranno continuati, questa esperienza sarà probabilmente richiesta.
Oltre al progetto Tu-300, la compagnia Tranzas di San Pietroburgo continua il lavoro al drone che pesa attorno ad una tonnellata. Un velivolo del peso di circa 5 tonnellate viene studiato dall’ufficio di progettazione “Simonov” di Kazan. La durata di volo di questi droni può essere di 20-30 ore. Non si può tuttavia dire che il velicolo da 5 tonnellate sia esclusivamente quello d’assalto, sarà un apparato di ricognizione e di assalto, fa notare Denis Fedutinov:
La compagnia Sukhoj studia un drone abbastanza pesante. Il peso dell’apparato sarà di circa 20 tonnellate. Questo lavoro durerà, probabilmente, ancora a lungo ed in questo caso potrà essere richiesta l’esperienza degli specialisti della compagnia Tupolev.
Questo aereo d’assalto senza pilota può compiere il suo primo volo nel 2018. Il lavoro al sistema procede secondo il programma. Il vantaggio del drone pesante russo può consistere nella sua poca visibilità per i radar dell’aversario ed anche nella capacità di operare a quote abbastanza alte e di portare un maggiore carico.
I dirigenti del Ministero della Difesa della Russia hanno preso la decisione di formare compagnie di droni nella composizione delle grandi unità delle forze armate e delle armi. In questo momento brigate e divisioni delle truppe terrestri ricevono già in dotazione sistemi senza pilota Granat, Eleron, Takhion e Zastava. Grazie alla riduzone del tempo di rilevamento dei bersagli un piccolo drone Granat eleva di 2 volte l’efficacia del tiro di un gruppo d’artiglieria. Il drone Eleron è uno speciale strumento di ricognizione a corto raggio d’azione. A seconda del compito il personale addetto può agganciare a questo apparato una fotocamera, un termovisore, una videocamera o strumenti di ricognizione radioelettronica.
Fonte: http://italian.ruvr.ru