Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1977, e durante la prima metà del 1978, lo stato brasiliano del Pará fu invaso dagli UFO. E non si trattò di semplici avvistamenti. Niente a che vedere con le luci misteriose erranti ad alta quota. Si trattò di oggetti luminosi, di diverse forme e dimensioni che volavano sopra gli alberi ed emettevano raggi luminosi contro le persone. La gente, allarmata dal fenomeno – uno dei più importanti nel mondo dell’ufologia e indagato tuttora – ha dato nomi diversi ai silenziosi oggetti luminosi: “luce vampiro”, “insetto”, “la cosa” e soprattutto “chupa-chupa” (il "succhiatore”). Dissero che i piloti dell’oggetto erano esseri alti 1.20 o 1.30 m.
Articolo scritto da Carlos Mendes
Inviato al quotidiano O Liberal
Divulgato dal Brazilian UFO Magazine [1]
Tradotto dall’inglese da Lavinia Pallotta
28 febbraio 2006.
La gente lo ha chiamato chupa-chupa a causa delle strane cicatrici che le vittime riportavano sul corpo. Il raggio luminoso lasciava minuscoli fori sulla pelle. Nelle donne le cicatrici erano sul petto. Le vittime sembravano perdere sangue durante gli attacchi. Gli abitanti delle città di Colares, Santo Antonio do Taná, Mosqueiro e Baía do Sol si sono fatti prendere dal panico in questi giorni di amara memoria. Il panico ha assalito anche la capitale dello stato, Belém, con conseguenti resoconti di attacchi da parte di strane luci e chupa-chupa in diversi quartieri della città, sbalordendo le autorità.
Mistero profondo.
Alla fine degli anni ’70, scienziati di tutto il mondo andarono a Pará, in Brasile, ma non riuscirono a spiegare il fenomeno. Ventisette anni dopo, documenti provenienti dai servizi segreti dell’aeronautica militare brasiliana rivelano che queste luci dallo spazio erano qualcosa di più inquietante di quanto si possa immaginare. La spiegazione del fenomeno è: non c’è spiegazione. E’ ancora un grande mistero e un’enorme sfida per la scienza e per gli esperti dell’aeronautica. Ufologi, scienziati e ricercatori delle università brasiliane stanno raccogliendo firme per una petizione che sarà recapitata al presidente brasiliano Lula da Silva. Si chiede che l’aeronautica riveli le conclusioni delle indagini sul caso del chupa-chupa. La petizione ha già migliaia di firme: fisici, biologi, giornalisti, ufficiali e politici tra i firmatari. La campagna si chiama UFO: Freedon of Information Now [ http://www.ufo.com.br/secrecy.php ]. Il rapporto militare, chiamato "Operazione Saucer", ha 2.000 pagine, 5.000 fotografie e circa 16 ore di filmati. E’ stato inviato dagli ufficiali di più altro grado dell’aeronautica. All’epoca, il paese era sotto dittatura e, per questo motivo, questi documenti sono rimasti classificati per più di 23 anni. La conclusione del rapporto non è mai stata rivelata. I militari temevano qualche relazione tra l’invasione degli oggetti e i comunisti, forse una nuova arma per destabilizzare il regime militare. Il servizio nazionale d’informazione (SNI in portoghese) e i servizi segreti dell’aeronautica decisero di mantenere classificati i risultati. Ciò nonostante, grazie a un coraggioso ufficiale dell’aeronautica, il capitano Uyrangê Hollanda, parte di questo rapporto venne reso pubblico, mediante un’intervista da lui rilasciata all’editore del BrazilianUFO Magazine, A.J.Gevaerd. Era il comandante dell’operazione, incaricato dal governo per questa operazione segreta, per indagare sui fatti e intervistare le vittime del chupa-chupa. I ricercatori ebbero una copia del rapporto e, fra tutte le vittime di cui era venuto a conoscenza l’ufficiale, la storia più interessante era quella di un(a) agricoltore di nome Claudomira Paixão. Viveva a Baía di Sol e raccontò che, nella notte del 18 ottobre 1977 venne svegliata dall’apparire di una forte luce attraverso la finestra di casa sua. “L’aria si riscaldò. Da principio, la luce verde mi toccò la testa e mi attraversò la faccia. Mi svegliai completamente e la luce diventò rossa. Potei vedere una creatura, simile ad un uomo, che indossava qualcosa come una tuta da sommozzatore. Aveva un congegno che assomigliava ad una pistola. Me la puntò contro e l’oggetto lampeggiò tre volte, come se stesse sparandomi al petto, quasi sempre nello stesso punto. Era caldo e mi fece male. Sentii come se ci fossero degli aghi che mi pungevano. Credo raccogliessero il mio sangue. Ero terrorizzata. Non potevo neanche muovere le gambe. Ero shockata”. Ciò che ha raccontato ai militari è molto importante perché per la prima volta qualcuno menziona un essere che lascia l’oggetto volante per estrarre sangue. Quasi tutte le storie parlano di luci che provocano capogiri, debolezza e “tremori corporali”. L’unica eccezione è un caso, anch’esso a Baía do Sol, che racconta dell’apparizione di una coppia dello spazio che sparò ad un pescatore con una pistola a raggio luminoso, lasciandolo senza conoscenza per diversi minuti.
Carpentiere sparò a un disco volante.
Il capitano Uyrangê Hollanda ha raccontato nel suo rapporto Operazione Saucer, che i velivoli alieni in volo sulla regione, causavano panico tra gli abitanti e portarono delle persone alla disperazione. Erano soliti usare dei fuochi d’artificio per avvertire il vicinato dell’arrivo di un chupa-chupa. Spesso sparavano agli UFO con i loro fucili da caccia, ha raccontato il capitano al Brazilian UFO Magazine [ http://www.ufo.com.br ]: "Noi dicevamo sempre di non farlo: non sparate, non sparate. Una volta fu puntata una forte luce contro un carpentiere. L’uomo aveva 50 o 60 anni. Prese il fucile e sparò al disco volante. La luce lo circondò e lui cadde al suolo, praticamente paralizzato. Per 15 giorni il carpentiere non riuscì quasi a muoversi. Il primo giorno non poté muoversi per niente. Poteva vedere, udire e parlare ma era molto difficile per lui muoversi.” Ha spiegato il capitano in un’intervista per il Brazilian UFO Magazine, l’unica rivista interessata ad ascoltare la sua impressionante storia. Anche un pescatore di Colares vide un UFO entrare e uscire dall’acqua della baia di Marajó. A volte potevano vedere la loro luce bluastra muoversi sott’acqua. “Una volta stavo dormendo quando il sergente – membri dell’operazione – mi disse che avevano fatto una fotografia al disco volante che si tuffava nell’acqua vicino all’imbarcazione. Andai alla spiaggia e aspettai il pescatore. Quando tornò mi raccontò ciò che era successo. Era terrorizzato. Molte settimane dopo vidi una luce vicino ad un peschereccio. Era blu e girò attorno all’imbarcazione una volta o due, per 300 m., poi si tuffò in acqua. Non ci fu alcun suono. Era come una lama che passa attraverso l’acqua.” Ha dichiarato il capitano.
Nessuna spiegazione per le ferite.
Il capitano ha ascoltato anche Wellaide Cecim Carvalho, il medico della città di Vigia nel 1977. Disse di aver curato più di 40 vittime e di aver visto bruciature sui loro corpi. Per via del suo lavoro, gli chiese di mantenere segreta la sua intervista. Temeva di essere ridicolizzata se la gente avesse scoperto che non aveva spiegazioni per le ferite. Gli abitanti, per la maggior parte pescatori e agricoltori, non capivano perché venivano scelti dalle luci. Avevano solo una certezza: erano terrorizzati di essere cavie per esseri sconosciuti di un altro pianeta. E non sapevano se sarebbero sopravvissuti a questa strana esperienza. Il capitano e il suo team erano stanchi di vedere oggetti luminosi volare loro davanti. Gli oggetti si fermavano pure, aspettandoli quando scattavano fotografie o filmati. Non poteva nascondere il suo stupore. Nel rapporto ammette che questi sono fenomeni insoliti. Quando sviluppò le foto dei velivoli, prese ad una distanza di 20 m., ebbe una sorpresa: gli oggetti non comparivano in nessuna di queste. Si potevano vedere solo nei negativi. “Credo che questi oggetti stessero facendo uno show per noi”, ha detto il capitano nel rapporto. Infatti, in una foto molto buona scattata sull’isola di Mosqueiro, si può vedere la sagoma di un UFO che si avvicina al team a quota molto bassa. Hollanda ha affermato che poteva vedere “esseri umanoidi di bassa statura” dentro il velivolo. E questo, se detto dal comandante dell’operazione, può seriamente influire sulla credibilità dell’Operazione Saucer. Sebbene il superiore di Hollanda, il comandante Protásio Lopes de Oliva, ora deceduto, credesse all’esistenza di esseri extraterrestri, ha detto il militare al Brazilian UFO Magazine [ http://www.ufo.com.br ]. Il capitano Hollanda ha anche detto che il comandante Oliveira sarebbe stato “molto contento” di sapere che il chupa-chupa fosse qualcosa di così interessante e sconosciuto alla scienza umana. E ciò che videro i militari era qualcosa di sconosciuto dagli abitanti. Un pescatore di Ponta do Cajueiro disse che uno degli esseri era alto 1.20 m.
Prete testimoniò l’apparizione di un oggetto.
Anche il prete Alfredo de Laó, responsabile della chiesa di Colares all’epoca e oggi scomparso, fu ascoltato dai militari. Uno dei suoi racconti: una notte, mentre stava guidando, vide un oggetto luminoso, lontano, a forma di cono. Era più o meno a 100 m. di altitudine, e si stava abbassando. Sembrava stesse atterrando. “Mi fermai e uscii dalla macchina per vederlo meglio. Le sue luci erano verdi, rosse e gialle e si accendevano e spegnevano in senso orario. Oscillava ma improvvisamente le luci diventarono più forti e tornò su. Scomparve e non atterrò”, ha dichiarato il prete. Alle due del mattino del 27 novembre 1977, gli agenti dell’aeronautica stavano osservando tre oggetti luminosi, di diverse dimensioni, in un posto chiamato Ponta do Machidinho. Sembravano atterrati ad una distanza di 3.000 m. da loro. Improvvisamente, l’oggetto più piccolo si avvicinò a quello più grande. Pochi secondi dopo si diressero verso nord-est, verso Belém. Gli altri due rimasero per alcuni secondi di più e poi risalirono rapidamente, scomparendo in diverse direzioni. Altri cinque oggetti luminosi furono visti il 28 novembre a 5000 m., sulla città di Colares. Dopo un po’ di tempo si avvicinarono ad uno più grande. Avevano luci gialle, rosse e verdi. Un oggetto si allontanò degli altri e cominciò ad emettere una forte luce blu in direzione di un posto chiamato Ponta do Bacuri. Più tardi, si avvicinarono nuovamente e partirono verso Baía do Sol, Mosqueiro, ad alta velocità. Un pescatore, terrorizzato, raccontò ai militari l’avvistamento di un UFO scuro che rifletteva una luce bluastra. Fu poi intervistato da un team del Brazilian UFO Magazine [ http://www.ufo.com.br ].
Uno dei resoconti descrive un oggetto volante tra il giallo e il rosso che volava a bassa quota e senza rumore. Improvvisamente aveva emesso un lungo raggio luminoso bluastro e colpendo la vittima nella regione lombare. Questa parte del corpo si era intorpidita. La vittima lamentò anche paralisi, dolore muscolare e altro per diversi giorni. Un’altra storia parla di un oggetto volante di più o meno 100 m. di dimensione, descritto da un abitante di Colares. Questi disse che l’oggetto emetteva forti raggi luminosi in direzione della città. Quando si era fermato, l’abitante aveva puntato il fucile verso l’oggetto e sparato una volta. Poi era fuggito e si era nascosto tra i cespugli. Molti abitanti parlarono di un avvistamento sull’estuario del Jejutauá. Un grosso oggetto luminoso a più o meno 1.500 m. che volava più veloce di un jet. L’oggetto virò improvvisamente e scomparve nella buia notte della baia di Marajó. Il 1 novembre 1977, i militari prepararono una postazione d’osservazione sul serbatoio d’acqua, quando uno strano evento catturò la loro attenzione: a mezzanotte, una luce blu, già vista in precedenti avvistamenti, si stava spostando da sud a nord e si fermò sopra il banco di sabbia di nome Coroa Vermehla. Un altro oggetto luminoso, tra il giallo e il rosso, si avvicinò e si oscurò quando toccò la luce. Mezz’ora più tardi, un altro oggetto fece lo stesso, scomparendo dopo essere “atterrato” sulla luce blu. Il capitano Hollanda ha raccontato che un’ enorme oggetto luminoso, che sembrava la “nave madre”, stava a 100 m. da loro. “Ero terrorizzato. In quel momento non sapevo cosa poteva succedere. Avrebbero potuto prenderci. Avrebbero potuto farci quello che volevano. Un’altra volta, erano a Baía do Sol ed erano circa le 7:00 del mattino,ha raccontato Hollanda, subito dopo il sorgere del sole. Non vedevamo niente quando, improvvisamente, un enorme oggetto a forma di disco, di più o meno 30 m. di diametro e 50 m. di altezza, si librò sopra di noi.”
Raccoglievano materiale.
L’Operazione Saucer non giunse mai ad una conclusione. L’aeronautica revocò il lavoro senza spiegazioni. Le conclusioni di Hollanda (trovato morto impiccato con la sua stessa cintura nel bagno dalla dalle figlie, nel 1997, al secondo piano della sua costosa casa, una morte dichiarata ufficialmente “suicidio per asfissia”): “gli esseri dello spazio chiamati chupa-chupa dagli abitanti non attaccavano le persone ma raccoglievano materiale. Coprivano lo spazio aereo brasiliano per fasce, come fa la fotografia aerea. Cominciarono su Maranhão, poi Colares, Maraj, Monte Alegre, Santarém, Manaus, coprendo tutte le regioni come se avessero un programma.” Perché l’aeronautica revocò l’operazione? La risposta di Hollanda: “Non so perché la diedero per scontata. L’aeronautica non era interessata, ma io sì”. Il Brazilian UFO Magazine [ http://www.ufo.com.br ] ha sul suo sito oltre 500 pagine di documenti ufficiali segreti dell’aeronautica brasiliana, la maggior parte dei quali mai riconosciuti dai militari o dal governo. Circa 230 pagine di questo materiale, sono documenti dell’Operazione Saucer, ottenuti attraverso diverse fonti. Tutti questi files si possono scaricare come esempio che il governo brasiliano, anche se continua a negarlo, ha veramente un grande interesse per il fenomeno UFO e ha condotto serie indagini in materia.
A.J.Gevaerd, direttore del Brazilian UFO Magazine, può essere contattato al:
Per scaricare i documenti segreti dell’Operazione Saucer:
http://www.ufo.com.br
Altri documenti ufficiali segreti dell’Aeronautica militare brasiliana:
http://www.ufo.com.br
[Si ringrazia A.J.Gevaerd per l’articolo]
Note
[1] L'articolo apparso sul Brazilian UFO Magazine:
http://www.ufo.com.br
Copiato da: http://impattoalieno.altervista.org