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Prima gli incendi, inspiegabili, inspiegati, adesso le polemiche, i sospetti, i veleni che rischiano di fare ancor più danni delle fiamme. In via del Mare, nella frazione Canneto di Caronia, conosciuta ormai in tutto il mondo per i misteriosi fenomeni che per mesi hanno tenuto alta l'attenzione dei mass media internazionali, si respira un'altra aria.

 

 

Non c'è più quell'odore acre di fumo, non c'è più quella tensione che fino a qualche tempo fa si toccava a mani nude. Qui, adesso, spira il vento del sospetto. Un vento gelido che ti fa alzare il bavero del cappotto e ti fa stare guardingo. Qui gli abitanti, i "42 sfollati della zona rossa", non sono più gli stessi, affiatati come un tempo, pronti ad aiutarsi reciprocamente al minimo segnale di pericolo. E tutto perchè. Per i soldi, quelli destinati ad ognuno di loro dalla Protezione Civile a titolo di risarcimento per i danni subiti. I veleni, le polemiche, le spaccature, si sono determinate in quanto alcuni abitanti avrebbero ottenuto un riconoscimento danni maggiore rispetto a quelli realmente patiti, così come altri avrebbero ottenuto risarcimenti inferiori rispetto ad danni subiti. L'inghippo sarebbe sorto a causa dei conti presentati per l'ottenimento dei risarcimenti. Secondo Nino Pezzino, portavoce degli abitanti nei mesi "caldi" dei fenomeni, "qualcuno avrebbe voluto speculare presentando conti gonfiati". E così la somma di 209 mila euro avrebbe finito per essere ripartita in modo non equo. Ma come è possibile che, qualora i sospetti e le accuse mosse fossero fondate, possa essere successa una cosa simile ? Difatti da qualche parte dovrebbe pur esserci qualche verbale, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della protezione civile, in cui sono riportati (e quindi riscontrabili) i danni subiti casa per casa, famiglia per famiglia. Basterebbe guardare le carte per fugare ogni sospetto e riportare tutto sui canoni della normalità. Già, la normalità, una parola che qui, in questo posto, suona strana ancora oggi che gli incendi non ci sono più. E si, perchè se qualcuno pensa che i fenomeni siano del tutto finiti evidentemente si sbaglia di grosso. L'ultimo, in ordine di tempo, si è verificato proprio qualche giorno fa quando Paolo Pizzuto, riponendo il proprio telefono cellulare nell'apposito apparecchietto per la ricarica della batteria si è accorto che all'improvviso, quasi per magia, il telefono ha iniziato a ricaricarsi. Normale no ? No se la presa non è collegata alla corrente elettrica. E la cosa è andata avanti per quasi 24 ore con questo telefonino che indicava sul display la carica della batteria, così come il led luminoso che si è acceso. Mistero. Mistero nel mistero. Ma qui di misteri ce ne sono... Come quelli legati ai periodici controlli che la Protezione civile effettua con l'ausilio della Marina militare a mare, nello specchio d'acqua antistante Canneto, ma non propio vicino la spiaggia. Si scrutano i fondali, gli abissi in cerca di cosa?

 

 

Si parla di ufo, anche se la notizia è sempre rimasta relegata nelle voci di corridoio. Niente di ufficiale, tutti hanno le bocche cucite. La Procura di Mistretta, intanto, ha deciso di prorogare le indagini sui "misteri di Canneto". Sta di fatto che ancora nessuno e a chiare lettere ha detto a queste persone, agli abitanti di via del Mare, cosa ci sia o ci sia stato dietro ai roghi spontanei. Le case sono state munite di impianti antincendio (in ogni stanza c'è un sensore che si mette in funzione se capta del fumo; all'esterno ci sono le sirene pronte a "urlare" l'allarme).

 

 

 

 

Sui tetti ci sono antenne, telecamere ed altre apparecchiature che dovrebbero monitorare la situazione.
 

 

 

Ma l'incredibile sta nelle bussole che ancora oggi continuano ad impazzire invertendo il nord con il sud e viceversa. "Siamo tornati a casa perchè quando eravamo in albergo o nelle case affittate ci è stato detto che se volevamo continuare a stare là dovevamo provvedere noi a pagare o l'affitto o la stanza d'albergo - dicono gli abitanti - ma nessuno ci ha detto che il problema è stato risolto, scoperto e risolto. Anche prima ci era stato detto che non c'era pericolo e poi d'improvviso iniziarono a bucarsi i tubi dell'acqua, le nostre case iniziarono ad allagarsi. Subito dopo ci fu la ripresa degli incendi". A queste parole si aggiungono anche quelle di Rosalia Mirabella che adesso vive nella sua piccola casa insieme alla figlia, al genero e ai due nipotine. La casa della figlia, al piano superiore, è andata completamente distrutta dalle fiamme e i soldi per i lavori di ristrutturazione e per arredarla nuovamente non bastano. "Non viviamo più sereni, come si fa. Ogni volta che scattano le sirene scappiamo fuori in strada, in piagiama, in camicia da notte, come ci troviamo. Viviamo continuamente nel terrore per quello che è successo", dice l'anziana che tenta di tornare alla vita di sempre con un milione di difficoltà.

 

 

Si guarda la tv, si usano nuovamente gli elettrodomestici, ma le scariche elettriche continuano a far paura a grandi e piccoli, ad addetti ai lavori e non. E tutti si chiedono: si conoscerà mai la verità sui misteriosi fenomeni di Canneto di Caronia ? Si saprà mai se a scatenare tutto il pandemonio che c'è stato è stato un fenomeno naturale, dispersioni di elettricità, campi elettromagnetici causati da chissà qualche congegno o, perchè no, gli ufo che potrebbero aver scelto la zona di Caronia per mettere su casa ? L'importante è che non si parli di "diavoleria".

 

Fonte: http://www.nebrodinews.it

 

 

 

 

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