I giochi si fanno piu' scoperti. Intanto che Canneto Di Caronia brucia e viene messa completamente al tappeto (dopodiche' gli esperimenti avrebbero senso solo se continuassero contro un insediamento molto piu' grande) i Vigili Del Fuoco si trovano al centro della bufera, come se qualcuno NON volesse che siano presenti a testimoniare che gli incendi avvengono come fenomeni spontanei. Che brutto essere potenziali testimoni molto qualificati, si chiedera' qualcuno? Forse gli abitanti di Canneto dovrebbero convocare centinaia di ex-pompieri per procurarsi un sacco di testimoni attendibili e non controllabili dalle istituzioni?
09/10/2014
I misteriosi roghi si sono ripetuti con una sequenza impressionante. Nella frazione di Caronia, gli abitanti abbandonati non sanno più cosa fare.
L'inafferrabile energia incendiaria, che ha preso come bersaglio principale la Via Mare di Canneto, nella mattinata di ieri ha scatenato tutta la sua violenza superando persino l'escalation dei giorni di fuoco del 2004. Le sirene non hanno cessato di suonare per i ripetuti improvvisi roghi, che si sono manifestati a macchia di leopardo. Dalle 8 di lunedì, l’area era sguarnita del presidio fisso dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile. In un primo momento a intervenire è stato Roberto Consentino, volontario vigile del fuoco europeo, che si trovava sul posto fuori servizio: ha potuto fare ben poco sugli incendi che, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco volontari del vicino Distaccamento di Santo Stefano di Camastra, hanno avuto il tempo di divorare gran parte dell'appartamento dell'anziana Rosalia Mirabella e dei coniugi Pizzuto. L'appartamento dei Pizzuto, allora sposini, era stato distrutto già nel 2004 e di nuovo attaccato ieri con violenza tanto che il fumo si vedeva anche da Santo Stefano distante 5 chilometri. In contemporanea l'energia distruggeva un gruppo di oggetti posti al "sicuro" sotto una tettoia, dove ha letteralmente liquefatto parte di una fotocopiatrice, un'enciclopedia, indumenti e altro. Quest'ultimo episodio ha lasciato i residenti con i soli vestiti che portano addosso e per di più malandati a causa dei tentativi di spegnere i fuochi. Intorno alle 10, dopo breve tregua, nuova ondata di roghi, e la sola squadra dei volontari di Santo Stefano, al comando di Antonino Torcivia, non è stata sufficiente per fronteggiarli. Di nuovo il sibilo delle sirene e il fumo che fuoriusciva da balconi, finestre e comignoli. Nella confusione un incontrollabile rogo scaturito nella parte bassa della strada ha sprigionato un fumo tanto nero e intenso da oscurare letteralmente la via Mare raggiungendo anche la vicina 113: proveniva dalla cantina di casa Pezzino, dove il rogo ha danneggiato seriamente il congelatore e il solaio in muratura. Telefonate di richiesta di rinforzi sono giunte al Comando provinciale dei vigili del fuoco. Paura e sgomento anche tra i giornalisti richiamati dagli avvenimenti. I residenti mostravano bene i segni della stanchezza associata a una sorta di rassegnazione con atteggiamenti di disperazione contenuta, tranne l'episodio di escandescenza al cellulare da parte di Nino Pezzino contro il responsabile dei volontari vigili del fuoco europei, per aver diffidato il volontario che nella giornata precedente si era prodigato, da privato cittadino, a spegnere gli incendi, dall'avvicinarsi alla via Mare. «Non sei degno - gli ha detto fra l'altro - d'indossare la divisa che porti». Fra gli slanci di aiuto, c'è stato anche quello dell'ex vigile del fuoco volontario Giuseppe Gerbino, che trovandosi per caso sul posto, è intervenuto con un estintore e nella foga e per l'intenso fumo ha battuto il capo tanto da essere soccorso dal dott. Antonino Puglisi del Pte di Santo Stefano, che gli ha praticato 5 punti di sutura. Sul posto anche il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Santo Stefano Giuseppe D'Avena per costatare di persona quanto accade ed un carabiniere per i rilievi fotografici.
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it
Non c’è pace per Canneto di Caronia. Dopo una notte abbastanza tranquilla, stamattina un nuovo episodio. Le fiamme hanno attaccato il divano posto sotto la tettoia di Via del Mare, utilizzato dai residenti per riposarsi durante le “guardie” notturne. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fucoo di Sant’Agata Militello.
Fonte: http://www.amnotizie.it
l box doccia, la borsa, una valigia. E qualche giorno prima il motore di una vettura, le persiane che si abbassano d’improvviso, come se una mano misteriosa li avesse toccati. Piccoli incendi, piccoli misteri, dieci anni di guai nella piccola frazione sul mare di Caronia, Canneto, ormai assurta ai vertici della cronaca nazionale ed internazionale, senza che si possa dare una spiegazione plausibile agli eventi.
Dopo i primi fuochi vennero svolte indagini da parte di tecnici ed esperti. La relazione conclusiva, dapprima riservata poi resa pubblica a stati di avanzamento, lasciò a bocca aperta tutti, perché ipotizzava di tutto, anche gli alieni e gli esperimenti di armi sofisticate, laser raggi laser ed altre diavolerie. La qualità e la quantità delle ipotesi fu tale da rendere ancora più fitto il mistero. L’incredulità, lo stupore, lo scetticismo prevalsero.
Trascorsa questa stagione di investigazioni, conclusa con un nulla di fatto, c’è stata una lunga pausa. Da qualche tempo le fiamme sono tornate a spaventare la gente di canneto e i media sono tornati nella piccola frazione di Caronia. Le indagini sono state di fatto abbandonate, anche il piccolo distaccamento dei Vigili del fuoco ha abbandonato Canneto.
Qualunque sia l’origine dei piccoli incendi – si deve sospettare di tutto a questo punto – di certo occorre rimettere mano alle investigazioni, condurle con mezzi, risorse, uomini, tempi idonei.
Non sappiamo se gli episodi segnalati alle autorità competenti siano oggetto di indagine, monitoraggio. Il sindaco di Caronia da qualche mese, in concomitanza di nuovi incendi e episodi misteriosi, ha battuto il pugno sul tavolo e riferito suoi suoi sospetti, segnalando una causa “militare”. Sarebbero gli esperimenti di potenze straniere a provocare i danni a Canneto. Ma la sua ipotesi non è stata accolta, né presa in considerazione, a giudicare dal silenzio sopravvenuto agli allarmi.
Fosse convinto o meno, il primo cittadino ha creduto che fosse il tempo di sollevare comunque la questione, perché giudica intollerabile il tiepido interesse delle autorità preposte. La gente è spaventata e gli abitanti della frazione non vivono più una vita normale.
Sugli schermi della tv tre settimane or sono, canali Rai, sono stati proposti dei servizi dedicati a Canneto con aalcune interviste. Sarebbe utile visionarle e cercare di capire qualcosa. Uno dei cittadini di Canneto, intervistato, ha raccontato piccoli episodi che solo parziualmente avevano a che fare con i fuochi, come l’abbassamento improvviso delle persiane. Il suo racconto subiva degli strani inceppamenti, quasi che avesse delle remore a riferire ciò che sapeva. Una naturale ritrosia a mettersi in mostra? Il disagio di chi non è abituato al microfono? O la preoccupazione di chi sa e non vuole problemi?
Se c’è chi sospetta di alieni e potenze straniere, è naturale che ci sia chi sospetta anche di “piromani” sul posto. Non c’è più che cosa pensare.
In un Paese normale l’enigma di una piccola frazione “visitata” dagli incendi avrebbe meritato ben altro interesse.
Fonte: http://www.siciliainformazioni.com