Dalla base dell’Alliance Ground Surveillance, il principale asset della Nato per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, decolla un drone Global Hawk (UAVGH). Il sistema RQ-4 decolla da Sigonella intorno le 1,30 di notte e raggiunge un’altitudine di 46 mila piedi prima di fare rotta verso il nord della Libia. Dopo una missione di 21 ore, il drone atterra nella base siciliana alle 22,28. Ufficialmente questa missione non esiste, tuttavia il drone strategico è stato rilevato per l’intera durata del suo pattugliamento ombra dai siti commerciali gratuiti che monitorano il traffico aereo. Non sarà l’unico RQ-4 quel giorno ad essere monitorato. A rilevare l’anomalia è stato il sito the Aviationist . Il motivo per cui i droni spia che decollano da Sigonella siano visibili a tutti su internet, resta un mistero.
L’AGS di Sigonella è composto da due segmenti: quello aereo basato sulla piattaforma robotica Hale, High-Altitude Long-Endurance Unmanned Aircraft System, Globak Hawk RQ-4 Block 40 e quello a terra a cui è demandata sia la capacità di controllo della missione che l’analisi, distribuzione ed archiviazione dei dati. Sigonella ospita sia il MOS o Mission Operation Support che l’Air Vehicle Missions Command and Control (AVMC2), compreso l’intero apparato logistico. Il segmento aereo del programma AGS si basa sul drone RQ-4, in grado di volare ad altitudini massime di 60.000 piedi per più di 32 ore a velocità prossime ai 340 nodi, ben al di sopra dello spazio aereo occupato dal traffico commerciale.L'RQ-4 può operare a duemila miglia nautiche dalla sua base operativa principale. E’ ritenuta la migliore piattaforma robotica esistente per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione in grado di sorvegliare in un solo giorno centomila chilometri quadrati di terreno. Il radar ad apertura sintetica ad alta definizione MP-RTIP, è in grado di rilevare e tracciare ogni oggetto a terra e missili da crociera a bassa quota. Fin dal 2011, i Global Hawk decollano da Sigonella in operazioni Imagery Intelligence e Battlefield Airborne Communications Node. Il profilo di volo per tutti i velivoli spia, impone un basso profilo con alcuni accorgimenti come, ad esempio, il transponder spento ed il silenzio radio con il controllo ATC. Accorgimenti che sembrano non essere stati adottati per i Global Hawk che decollano da Sigonella, rilevati da semplicissimi e gratuiti siti come Flightradar24 . Si ignora il motivo per cui un velivolo a cui è demandata la ricognizione persistente, debba essere rilevabile da chiunque, compresi coloro che in teoria dovrebbe spiare. Sigonella ospita i Global Hawk della Nato e dell’Usaf oltre ai Predator dell’Aeronautica Militare Italiana.
Fonte: http://www.ilgiornale.it